[23] A. Bublik b. A. Cazaux 6-4 7-6(1) 6-4
6-4 7-6(1) 6-4 contro Arthur Cazaux e Alexander Bublik vola al terzo turno di Wimbledon, confermando il grande feeling tra sé e l’erba. Nelle ultime quattro edizioni il kazako si è spinto al terzo turno altrettante volte in questo Major, mentre negli altri tre ci è riuscito solamente una volta su diciassette totali. Match questo mai in discussione, con il numero 23 del mondo che non ha concesso alcuna palla break al suo avversario e ha dominato il tiebreak anche in un secondo set più lottato rispetto agli altri due. 17 ace, 77% di prime in campo e 90% di resa con esse: questi numeri hanno permesso a Bublik di rischiare qualcosa in più nei propri turni di risposta e di farlo con successo in due circostanze, nel settimo game nel primo set e proprio nel gioco conclusivo, quello al termine del quale il match è andato in archivio. Al terzo turno il kazako troverà Roberto Bautista Agut, semifinalista dell’edizione 2019 e giustiziere di Lorenzo Sonego in quattro set.
T. Kokkinakis b. [17] F. Auger-Aliassime 4-6 5-7 7-6(9) 6-4 6-4
Scene pazzesche quelle provenienti dal match tra Thanasi Kokkinakis e Felix Auger-Aliassime: l’australiano ha perso i primi due set, ha annullato ben quattro match point al suo avversario nel tiebreak del terzo ed è riuscito a portare a casa l’incontro con lo score conclusivo di 4-6 5-7 7-6(9) 6-4 6-4 dopo 4 ore e 27 minuti di battaglia. Straordinaria impresa quella messa a referto dal numero 93 del mondo, che aveva vinto solo una partita in carriera nel main draw di Wimbledon prima di questa. Un match equilibratissimo per tutto il suo corso, ma che possiamo dividere esattamente in due parti: una prima in cui è stato il canadese a vincere tutti i punti più importanti, una seconda iniziata proprio con i match point depennati da Kokkinakis un tiebreak del terzo set terminato per 11 punti a 9 e in cui il 28enne di Adelaide non ha mai tirato indietro il braccio. Premio? Un posto al secondo turno contro Lucas Pouille, anch’egli venuto fuori da una maratona di cinque set.
[12] T. Paul b. O. Virtanen 4-6 6-3 5-7 7-5 6-4
Sofferenza inaspettata per Tommy Paul, che ha vinto il titolo al Queen’s Club meno di due settimane fa ed è uno dei tennisti più in forma di questa stagione su erba. Il numero 13 del mondo ha dovuto sudare tutte le proverbiali sette camicie per avere la meglio di Otto Virtanen, si è trovato in svantaggio per 2 set a 1 ma alla fine è riuscita a spuntarla: 4-6 6-3 5-7 7-5 6-4 il punteggio che ha permesso alla seconda forza statunitense di raggiungere il terzo turno di Wimbledon per la terza volta su altrettante partecipazioni nel main draw. Un successo importante questo per Paul, anche perché si trova nell’apertissima zona di tabellone inizialmente presieduta da Casper Ruud, già non a suo agio sull’erba e ora anche sconfitto al secondo turno da Fabio Fognini. Lo statunitense è il grande favorito per spingersi fino ai quarti di finale, dove potrebbe incontrare il fenomeno Carlos Alcaraz: fino ad allora, tuttavia, dovrà gestire la pressione di esser chiamato a vincere.
M. Kecmanovic b. [27] T. Griekspoor 4-6 7-6(7) 1-6 6-2 6-3
Ad attendere al terzo turno il vincente del derby tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini c’è Miomir Kecmanovic. Il serbo ha sconfitto Tallon Griekspoor con lo score di 4-6 7-6(7) 1-6 6-2 6-3 e ha raggiunto un traguardo che a Wimbledon aveva raggiunto soltanto nel 2022 prima di quest’anno, quando fu sconfitto dal più blasonato connazionale Novak Djokovic. Una partita davvero combattuta, in cui l’olandese era partito meglio e aveva incamerato il primo parziale per 6-4, salvo poi non riuscire a chiudere un tiebreak in cui aveva avuto due set point a disposizione, uno dei quale sul proprio servizio. Il numero 52 del mondo ne ha approfittato, ha fatto suo il tiebreak per 9 punti a 7 e sembrava a quel punto avere l’inerzia dalla sua parte. Non è stato così: Griekspoor è rientrato in campo con rinnovate energie e si è preso il terzo parziale con un nettissimo 6-1. Fine dei conti? Nient’affatto. Sappiamo bene che negli Slam tutto può sempre accadere, e difatti il match è girato nuovamente, stavolta in maniera definitiva. Kecmanovic è salito in cattedra negli ultimi due set e non c’è stato più scampo per la 27esima forza del seeding, che ha dovuto cedere il passo al più fresco tennista serbo.
J. Struff b. [32] Z. Zhang 5-7 6-3 7-6(1) 7-6(8)
Jan-Lennard Struff continua a vincere in un periodo della stagione a lui molto favorevole: dopo aver fatto una bellissima figura ad Halle – giunse ai quarti di finale e mise in seria difficoltà anche Jannik Sinner – il tedesco ottiene l’accesso al terzo turno di Wimbledon per la terza volta in carriera, dopo esserci riuscito già nel 2018 e nel 2019. Partita dall’enorme coefficiente di difficoltà quella vinta contro l’ostico cinese Zhizhen Zhang, sconfitto con il punteggio finale di 5-7 6-3 7-6(1) 7-6(8) dopo 2 ore e 52 minuti di battaglia. Il 34enne, che quest’anno ha vinto il primo titolo della sua carriera sulla terra rossa di Monaco di Baviera, adesso affronterà Daniil Medvedev in un match che lo vedrà sfavorito ma solo leggermente. Il russo non sta, infatti, vivendo un periodo di forma smagliante e Struff sa bene come vincere incontri di questo livello, essendoci già riuscito in più di un’occasione. Proprio a Wimbledon, il tennista teutonico è stato molto vicino a battere sia Medvedev (2021) che Alcaraz (2022).