[31] B. Krejcikova b. [13] J. Ostapenko 6-4 7-6(4)
Look at what it means to Barbora Krejcikova and her team ❤️
— Wimbledon (@Wimbledon) July 10, 2024
A first semi-final for Barbora at #Wimbledon as she defeats Jelena Ostapenko 6-4, 7-6(4)! pic.twitter.com/mUFhnUASzj
Barbora Krejcikova conquista la semifinale a Wimbledon superando in due set 6-4 7-6(4) Jelena Ostapenko. La ceca sconfigge per la terza volta la lettone, la prima sull’erba, impostando una partita tatticamente magnifica, imperniata su una prima palla di servizio che aveva la missione di togliere efficacia alla risposta della rivale. Come è nella sua indole difficilmente correggibile, Ostapenko non ha cercato se non a sprazzi e solo nel secondo set di giocare maggiormente in contenimento e ha perso un set a spingere invano contro i colpi profondi e ben assestati della numero 32 del ranking.
Ostapenko ha trovato qualche spazio in più nella seconda parte del match e ha colto le occasioni per rimanere in corsa fino al tie-break, dove si è però dovuta arrendere dopo undici punti. Church Road saluta l’ingresso in semifinale di una tennista capace praticamente di fare tutto e bene, lontano dalla rete come vicino; in possesso di colpi puliti e profondi da vero esponente di spicco della scuola femminile ceca. Barbora contenderà l’ingresso in finale alla campionessa 2022 Elena Rybakina; la kazaka sarà la favorita ma dovrà giocare al meglio nella scelta dei colpi per prevalere contro la lucidità tattica della ceca.
Primo set: Krejcikova è inavvicinabile in battuta e prevale al decimo game
Per la tennista lettone si tratta della sesta apparizione in un quarto di finale Slam, che per due volte ha significato il passaggio alla semifinale (oltre che la trionfale Parigi 2017 anche Wimbledon 2018), mentre per la ceca siamo alla quinta esperienza come last eight, con un unico successo nella fantastica per lei edizione 2021 di Roland Garros.
L’atleta di Riga staziona in ricezione sulla riga di fondo ma nemmeno la ceca rimane molto indietro, nonostante Jelena abbia all’attivo ben ventiquattro ace nel torneo. Krejcikova ha qualche problema con il lancio di palla e comincia con due doppi errori, del resto la tennista di Brno non può servire palle qualsiasi di fronte a una giocatrice dotata di qualità speciali in risposta. Ostapenko come sempre parte spingendo su quasi ogni palla ma la rivale non è disposta a lasciare il volante dello scambio e dispone di colpi sufficientemente potenti e piatti per contrastare le iniziative della sua contendente.
Barbora tocca nei primi turni alla battuta, considerando anche due doppi falli, il 73% di prime palle in campo e in tal modo mortifica le velleità di contrattacco della lettone, che dopo un inizio promettente inaugura una serie di risposte fuori misura che premiano la cura che la ceca profonde nella fase di inizio gioco. Ostapenko viceversa bisticcia con il servizio: non raggiunge il 50% con la stoccata principale e la ceca, con esperienza e con un utilizzo intelligente dello slice, sa variare la risposta e spostare le rivale che non desiste dal tirare a tutta forza e incappa in errori importanti.
Nel terzo game la lettone si porta sul 40-15 ma a quel punto un dritto incrociato di Krejcikova interrompe il buon momento della campionessa di Parigi 2017; Ostapenko trova maggiore resistenza nel palleggio e sceglie, come quasi sempre fa, di forzare. L’opzione si rivela troppo azzardata per la ottima qualità dei colpi della ceca, che mette a segno quattro punti consecutivi e il primo break del set.
Krejcikova, grande doppista, si conferma una tennista di spessore tattico superiore alla media e prosegue ad aprirsi la strada con la prima battuta e a spingere sin dal colpo successivo, sapendo che la rivale non sa opporre grande resistenza in copertura. I game scorrono velocissimi, il palleggio è piacevole da seguire e Krejcikova sembra una sublime maestra di tennis con le idee ben chiare; dopo trentadue minuti arriva così il 6-4 per lei. Otto errori non forzati per chi ha vinto contro sei per chi ha perso, la ceca cede solo tre punti con il servizio, compresi i due doppi errori iniziali.
Secondo set: Ostapenko sale in risposta ma cede al tie-break
Ostapenko parte alla battuta e vede assottigliarsi il suo 40-15, grazie anche a un doppio fallo, fino alla parità. Jelena serve con apprensione, ricordandosi delle difficoltà di rispondere incontrate nel primo set: Barbora fa partire lo scambio ma la lettone è brava a non cercare l’affondo immediato e, una volta tanto, ad aprirsi il campo con un dritto non definitivo ma molto preciso, che coglie la rivale in ritardo.
La differenza di rendimento alla battuta si fa se possibile più netta: nel terzo game Jelena trova modo di servire due doppi errori e un dritto radente le viene corretto da un net perfidamente dispettoso con la ceca. Jelena trova un ace per il vantaggio interno e in qualche modo scampa il pericolo e si porta sul 2-1. Nel quarto game però la ceca, pur inquadrando il rettangolo giusto, trova meno profondità e concede più tempo alla rivale per organizzare la risposta.
Ostapenko, che nonostante i miserandi risultati sin lì non ha arretrato la posizione dei piedi nemmeno di dieci centimetri, approfitta delle poche frazioni di secondo concesse e ritrova spigliatezza nell’inviare risposte d’acciaio. Arriva così la prima palla break, che Jelena trasforma opportunamente. Krejcikova commette qualche incertezza in più e si affida al dritto in chop, che ogni tanto però prende quota e facilita la sbracciata imperiosa della lettone. Ostapenko serve sul 3-1 e difende con grandi difficoltà il vantaggio.
La ragazza di Riga offre tre palle-break, che annulla servendo decisamente bene nel momento opportuno. Krejcikova stecca due volte con la risposta di dritto e la lettone con intelligenza si trattiene dallo spingere a occhi chiusi, mediando felicemente con l’istinto a calare il colpo definitivo. La testa di serie numero tredici sfrutta la quarta palla-game e si porta sul 4-1. Qui però si ferma la rincorsa della lettone, che smarrisce la prima palla e subisce due break che ribaltano il punteggio e portano Krejcikova a servire sul 5-4. Jelena serve due doppi errori nel primo break e deve ricorrere almeno tre volte su quattro alla battuta di riparazione: si ripropone la differenza di qualità alla battuta.
Ostapenko si reca a rispondere per salvare la partita, non prima di aver convinto il proprio coach ad abbandonare lo stadio, reo forse di aver scosso il capo senza dissimulare abbastanza il movimento. Jelena è soddisfatta e prende a rispondere magnificamente, mettendo in crisi nuovamente le difese della ceca e trovando il contro-break che fa da prologo all’approdo delle duellanti al tie-break.
Ostapenko sprinta con il primo minibreak ma Krejcikova si riaffaccia subito con tre punti consecutivi che la portano sul 4-2 al cambio di campo. Barbora torna a giocare al meglio e guadagna il 6-3 lavorando magnificamente con il dritto con il taglio sopra e assorbendo tutta l’energia dei colpi della lettone, che trova il corridoio con il rovescio. La ceca trova il 7-4 per la semifinale definitivo dopo sessantanove minuti con un servizio vincente.