Il noto giornalista sportivo, Dominik Senkowski, ha svelato – tramite la piattaforma X – l’esclusione di Veronika Kudermetova e Aslan Karatsev dalla prossima Olimpiade di Parigi.
I due tennisti, infatti, non sono stati autorizzati a partecipare all’Olimpiade in terra transalpina come “atleti neutrali”. Sono gli unici tennisti che hanno fallito il “test di neutralità” (dimostrare nessun collegamento con la guerra, l’esercito, nessun simbolo, nessuna dichiarazione).
Fino all’anno scorso, Kudermetova giocava con una divisa con il logo della Tatneft, una compagnia petrolifera e del gas (la quinta più grande in Russia) inlcusa nella lista delle sanzioni dell’UE. Attualmente è numero 38 del mondo. Karatsev, invece, è stato medaglia d’argento delle Olimpiadi di Tokyo nel doppio misto.
Lo scandalo, a detta di Senkowski, è che a Karen Khachanov sia stato permesso di partecipare all’Olimpiade dopo aver pubblicato la Croce di San Giorgio su Instagram (inclusa nell’elenco dei simboli proibiti delle Olimpiadi (accanto al segno Z). Potapova ha fatto lo stesso: una provocazione con una maglietta dello Spartak Mosca un anno fa e le è stato permesso.
Tuttavia, Khachanov e Potapova non giocheranno in quel di Parigi, ma solo perché si sono rifiutati. Proprio come Kasatkina e Rublev, entrambi contrari alla guerra. Discorso completamente agli antipodi, per Andreeva (criticatissima dall’ucraina Yastremska per i suoi post pro-Putin) e Shnaider. Entrambe, infatti, si esibiranno regolarmente all’Olimpiade.
Già note le liste dei tennisti che prenderanno parte ai giochi di Parigi. La decisione sui russi è stata presa dalla Federazione Internazionale del Tennis e dal comitato olimpico. I singoli: Danil Medvedev, Roman Safiullin, Pavel Kotov, Ekaterina Alexandrova, Mirra Andreeva e Diana Shnaider.
Sempre a detta di Senkowski, Shamil Tarpishchev sosterebbe che, ad esempio, Anna Kalinskaya avrebbe ammesso di non volere giocare alle Olimpiadi perché “qualcuno l’ha convinta a farlo” (Sinner?).