Sabato 13 luglio il Centre Court di Wimbledon è stato teatro (e palcoscenico) di tre finali. La più attesa e prestigiosa non è andata come gli italiani avrebbero voluto, con la sconfitta al fotofinish di Jasmine Paolini contro Barbora Krejcikova, ma altri due grandi match hanno animato il Centrale.
Andiamo in ordine cronologico e partiamo dalla finale di doppio maschile, vinta dalle sorprese-non troppo sorprese Heliovaara e Patten. La coppia britannico-finlandese, che all’esordio aveva ahinoi eliminato Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Un percorso pazzesco quello di Harri e Henry, rispettivamente primo finlandese e terzo britannico nell’Era Open a vincere il doppio a Wimbledon, giustizieri anche di Arevalo/Pavic ai quarti e Skupski/Venus in semifinale.
In finale, contro gli esperti Thompson/Purcell, Heliovaara e Patten non hanno mai avuto neanche una palla break durante le quasi tre ore di partita, vincendo dieci punti in meno dei loro avversari (126 a 116) ma conquistando quelli più importanti. La coppia australiana ha tantissimo da recriminare, avendo mancato tre match point nel secondo set (uno sul 6-5 e due al tie-break) e due palle break consecutive – merce rarissima! – nel settimo gioco del terzo parziale. Alla fine, tuttavia, a trionfare sono gli unseeded Heliovaara/Patten, prima coppia non testa di serie dal 2014 a vincere il torneo di doppio maschile: 6-7(7) 7-6(8) 7-6(9). Non male per chi, come Patten, nel 2016 e 2017 lavorava a Wimbledon… come statistico!
A seguire, la terza finale di giornata ha visto protagonise Katerina Siniakova e Taylor Townsend, brave ad imporsi – anche loro grazie ai tie-break – su Dabrowski/Routliffe. Dopo aver vinto i primi sette Slam della carriera insieme a chi, poche ore prima, aveva spezzato il cuore agli italiani, Siniakova incassa una strepitosa doppietta Parigi-Londra. Dopo aver vinto il Roland Garros con Coco Gauff, infatti, arriva un altro successo con una statunitense, il primo in carriera per Townsend.
Un match, anche in questo caso, equilibratissimo, con appena un break per parte. I rimpianti per la coppia canadese-neozelandese sono soprattutto nel primo set, quando le n°2 del seeding non sono riuscite a sfruttare due set point nel decimo gioco con il servizio a disposizione. Tante palle break anche nella seconda frazione, dove però non è arrivato nessun allungo e si è quindi reso necessario un secondo tie-break, dominato però questa volta da Townsend e Siniakova. 7-6(5) 7-6(1) in poco più di due ore per la statunitense e la ceca, che nella race di doppio appare addirittura tre volte nelle prime dodici posizioni: al settimo posto con Storm Hunter, al nono con Taylor Townsend e al dodicesimo con Coco Gauff.