A testa alta. Jasmine Paolini lascia il Centrale di Wimbledon tra gli applausi scroscianti che l’hanno accompagnata fino a questo storico 13 luglio 2024. La tennista italiana si è arresa contro Baroba Krejcikova al terzo set nella finale dello Slam per antonomasia, ma lo fa da nuova numero cinque al mondo. Ecco le sue parole in conferenza stampa.
D. Jasmine, di cosa ti sei pentita nell’ultimo set? Forse quel challenge prima del doppio fallo…
Paolini: “Mi sono pentita di aver sbagliato la seconda (ride, ndr). Il challenge ci poteva stare, sinceramente la palla era fuori di poco, tornassi indietro però mi prenderei un pochino più tempo. Sicuramente ci ripenso a quell’occasione, se non avessi chiesto il challenge magari perdevo uguale e avrei avuto il dubbio, magari era buona. Era la cosa giusta da fare, anche perché non era uscita di tanto”
D. In queste settimane sei entrata in un’altra dimensione, hai riportato in alto il tennis femminile italiano. Come pensi sarà ritornare alla normalità?
Paolini: “Al momento cerco di non mettermi pressioni addosso perché è un periodo positivo per me, mi sto godendo il livello con cui sto giocando ed è tutto positivo. È bello giocare questi match, mi sto divertendo sinceramente. Giocare a questo livello era un sogno, un obiettivo e ci sono riuscita. È difficile mantenere questo livello, ne sono consapevole, ma cercheremo di lavorare ogni giorno per mantenerlo più a lungo possibile. Senza mettermi pressione, ma semplicemente di godermi queste sfide”.
D. Alle Olimpiadi ci vai con la spinta di Wimbledon, scarica per la fatica o con voglia di rivalsa dopo la finale?
Paolini: “Sicuramente le Olimpiadi sono una competizione che ogni atleta sogna, ci sono una volta ogni 4 anni, spero di giocare un buon tennis. Adesso staccherò qualche giorno probabilmente, poi ci alleneremo sulla terra per cercare di essere pronti. Vediamo cosa viene, cercherò di dare il massimo perché è un obiettivo importante così come ognuno cercherà di mettercela tutta”
D. Per quanto riguarda la vita normale, di tutti i giorni, c’è qualcosa che ti manca e che hai voglia di fare?
Paolini: “Sincerante stavo bene qui se devo essere onesta (ride, ndr). Ora c’è un po’ di stanchezza di fine torneo, penso sia normale, ma niente di speciale. Credo di tornare ad allenarmi presto perché come detto prima ci sono le Olimpiadi dove cercheremo di fare bene. I prossimi saranno semplicemente un paio di giorni in cui non giocherò però poi si torna a lavorare. Ci sono altri tornei e obiettivi che cercheremo di preparare al meglio per essere pronti”.
D. Qual è il ricordo più bello di questo Wimbledon che ti porterai dietro?
Paolini: “Forse la partita contro Donna Vekic, è stato un momento molto positivo. Quando ho vinto mi sono girata e c’era la mia famiglia, è stato un momento molto importante. Chiaramente anche il calore che ho sentito sul Centrale mi ha fatto molto piacere. Direi queste due cose”
D. C’è un punto in particolare dei sedici dell’ultimo game che ti ricordi in particolare?
Paolini: “Sicuramente sulla sua seconda dove ho trovato il rovescio a rete, mi è rimasta un po’ lì mentre provavo a spingere. Dico pazienza perché ora non posso farci niente, tornassi indietro qualcosa di meglio potrei provare a fare. Purtroppo è il tennis, va così, l’altro giorno è andata bene per me, questa volta per l’avversaria.”
D. Qual è il passo che manca per vincere gare come queste?
Paolini: “Oggi secondo me è stata una partita dove sono andata molto vicina, magari se fossi partita leggermente meglio poteva succedere.. Lei però ha messo un sacco di prime, ha giocato meglio. L’altra finale è stata veramente dura, l’ho accettata meglio perché era veramente difficile. Oggi è più tosta da digerire”