Dopo le dichiarazioni della testa di serie numero due del WTA 250 di Palermo, Muchova, si presenta in sala stampa con il suo contagiosissimo sorriso la favorita assoluta al trionfo finale in terra isolana: la cinese e prossima numero 7 del ranking femminile – a partire dal nuovo aggiornamento di domani lunedì 15 luglio, best ranking già raggiunto nel gennaio 2024 – Qinwen Zheng. La classe 2002 nativa di Shiyan, non prima di aver assaggiato la terra rossa di Mondello, esordirà subito col botto in quella che è senza ombra di dubbio la partita di cartello del primo turno al Country Time Club.
Cipriano Colonna, Ubitennis: Cosa ti porti dietro dalla finale dell’Australian Open, oggi in campo, come nuove certezze?
Qinwen Zheng: “Sono passati già 6 mesi dall’Australian Open, dopo quel momento non ho giocato molto bene. Quindi sono qui a Palermo per ritrovare il mio gioco, per ritrovare la mia personalità e fare bene“.
D. Un feeling particolare con Palermo, prima volta in un tabellone principale prima vittoria. Adesso cosa ti aspetti da questo torneo?
Qinwen Zheng: “E’ un torneo per me molto speciale, non solo perché ho vinto l’anno scorso e quindi sono la campionessa in carica. Soprattutto perché quando arrivo qui a Palermo, c’è un’energia particolare. Un’energia che magari mi dà il mare, il sole e non mi capita in tutti i tornei. Palermo, in questo senso, è una cosa particolare“.
Paolo Vannini, Corriere dello Sport: Quando incide nella tua scelta di tornare a Palermo, per cui ovviamente anche ti ringraziamo perché vuol dire che hai fiducia nel torneo, la preparazione per Parigi e quali sono i tuoi obbiettivi per le Olimpiadi delle prossime settimane?
Qinwen Zheng: “Devo essere onesta, non era nei miei programmi il torneo di Palermo però poi ho perso a Wimbledon. Quindi, ho pensato perché no? Perché non andare, visto che c’è questa energia particolare. Per me è un torneo molto speciale e quindi ho pensato perché no? Andarsi ad allenare sulla terra e quindi ritrovare il proprio gioco. Questo mi aiuta sicuramente a giocare e ad avere un gioco migliore“.
D. La finale dello scorso anno è stata Zheng contro Paolini e tutte e due siete state protagoniste, pur perdendo, dei tornei del Grande Slam. Tu all’Australian Open, Jasmine al Roland Garros e Wimbledon. Chi ha fatto i maggiori progressi, i maggiori miglioramenti dal punto di vista del gioco?
Qinwen Zheng: “Paolini, onestamente, non è molto alta. E’ bassina, quindi dal punto di vista fisico non è una giocatrice che ruba l’occhio. Però, secondo me, lei ha avuto un grande miglioramento soprattutto dal punto di vista mentale. Anche a me piace giocare sulla terra rossa, però Paolini c’è riuscita. E’ riuscita ad arrivare in finale al Roland Garros, perché probabilmente ha raggiunto quella condizione mentale che ha fatto la differenza. Sicuramente non ha l’altezza di una Sabalenka o di altre giocatrici molto strutturate, però ha fatto la differenza con l’aspetto mentale. L’Italia è fortunata ad avere una giocatrice come la Paolini, perché appunto ha avuto dei grandi miglioramenti e può dare ancora tanto“.
Cipriano Colonna, Ubitennis: Al primo turno affronterai Sara Errani, giocatrice italiana, una delle veterane del circuito WTA. Per cui, tutto il pubblico palermitano spingerà per lei. Quali sono le tue sensazioni in vista di questo match, considerando che vi eravate ritrovate contro all’esordio nel torneo anche un anno fa?
Qinwen Zheng: “Certo, immagino che il pubblico palermitano supporterà Errani però onestamente ci sono abituata perché noi giocatrici cinesi non siamo molto supportate in giro per il mondo, quindi me ne farò una ragione. Però spero in qualche maniera che supportino anche me“.
D. Domani sarai nuovamente numero 7 della classifica mondiale, nella Race però sei n.° 10. Uno dei tuoi obbiettivi è qualificarti per le WTA Finals?
Qinwen Zheng: “A Wimbledon mi sentivo molto stressata, avevo troppe aspettative su me stessa mentre qui trovo la calma, la giusta energia. Quindi onestamente non voglio guardare tanto più in là. Ma voglio cercare di guardare adesso al torneo di Palermo, a fare bene qui, poi alle Olimpiadi. Questi sono i miei grandi obiettivi. Sì va bene, le Finals certo ci vorrei essere. Rientra tra i i miei obiettivi, però al momento tendo a focalizzarmi torneo per torneo. Trovare il focus torneo per torneo“.