Giornata di grandissime emozioni sui campi dell’ATP 250 di Bastad, con l’eliminazione di ben due teste di serie e del campione in carica, Andrey Rublev. Il russo è vittima di un meraviglioso Thiago Tirante, capace di dominare la diagonale del dritto contro uno dei migliori colpitori del circuito: il periodo nero di Andrey, prosegue. Fuori anche l’altro moscovita, Pavel Kotov, che tante belle cose ci aveva mostrato durante la stagione sul rosso. Ad avere la meglio, è il qualificato Ajdukovic. Rispetta i pronostici, invece, Carballes Baena, che, seppur con grande fatica, supera il kazako Yevseyev in tre set.
T. Tirante b. [1] A. Rublev 7-6(5) 3-6 6-4
Parte bene l’argentino, deciso ad accorciare gli scambi quando possibile, ma altresì disposto a fare da tergicristallo al solito dritto del russo, dal rendimento altalenante. La diagonale di rovescio, almeno nei primi punti, si rivela favorevole a Tirante, bravo a non concedere l’uscita inside-in. In risposta il moscovita appare in difficoltà nel contrastare l’ottimo servizio del sudamericano, bravo a variare le traiettorie e spesso a trovare in quella esterna esterna, la soluzione vincente. L’assenza di palle break, è il preludio del più giusto tiebreak. Il russo, parte con un doppio fallo, e il servizio, nei primi quattro punti, perde di ogni valore: parità ristabilita. A decidere il set, è il più bel colpo del match: la discesa a rete di Rublev manca di convinzione, l’argentino arriva bene, spedendo al russo un passante basso e stretto impossibile da contrastare. Andrey, è sotto di un set.
Rublev vuole da subito mettere in chiaro le cose: è il campione in carica e non intende mollare. Il suo secondo set, comincia con un ottimo gioco vinto in risposta, alleggerendo la propria psiche. Il vantaggio, però, è solamente illusorio: Tirante alza il livello, sfrutta i gratuiti del proprio avversario e rimette le cose in equilibrio. E ora, il nervosismo in Rublev comincia a palesarsi. In Tirante, invece, comincia ad apparire evidente un problema al polso sinistro: medical time out, tantissimi errori e break concesso. Il livello del moscovita è in crescendo, Tirante ne subisce le conseguenze: secondo break e parziale perso. SI va al terzo e decisivo set.
Il terzo, a sorpresa, sorride all’argentino: Rublev continua a essere vittima della propria frustrazione, diventando facile preda del dritto biancoceleste, capace di trovare grande profondità e velocità anche da dietro la riga di fondo: alla prima occasione, il break è di Tirante. Per Andrey, arriva anche il warning, che è solo l’inizio di un lungo sfogo, fra se stesso e chi lo circonda. Sotto 40-0, il numero 8 del mondo riesce a ritrovare continuità, rimontando e trovando la chance del controbreak: Tirante, però, spinge ogni palla, impedendo al russo di prendere le iniziative. L’occasione è persa, e l’upset sempre più reale. Il colpo dal lato destro dell’argentino continua a regalare magie, fra traiettorie di impressionante profondità e dritti in corsa da imprendibili acuti. L’acqua alla gola nel game in cui Tirante serve per la vittoria più importante della propria carriera, costringe il campione in carica a rischiare qualche colpo in più, senza destabilizzare, però, l’argentino. Rublev spreca, Thiago è cinico: per lui è la vittoria più importante di sempre.
T. Monteiro b. [3] C. Ruud 6-3 6-3 (Lorenzo Celenza)
Vittoria inaspettata di Thiago Monteiro contro la testa di serie numero 3 del torneo Casper Ruud. Il brasiliano si è imposto 6-3 6-3 contro uno degli avversari più temibili sulla terra battuta. In questa stagione, infatti, il norvegese è riuscito a vincere ben due tornei (Barcellona e Ginevra), raggiungendo la semifinale del Roland Garros contro Sasha Zverev. Tuttavia, non è stata la giornata del numero 9 al mondo. Nei precedenti ha avuto quasi sempre la meglio, ma Monteiro è riuscito a interrompere questo dominio. Nella prima frazione è arrivato il break nel terzo game e la partita si è messa in discesa per il brasiliano. Ruud ha raccolto solo il 44% dei punti con il secondo servizio, a discapito del 68% portato avanti da Monteiro.
R. Carballes Baena b. [Q] D. Yevseyev 2-6 6-3 6-2 (Danilo Gori)
Dopo aver eliminato il favorito numero sei Roman Safiullin, Roberto Carballes Baena supera in tre set 2-6 6-3 6-2 il kazako Denis Yevseyev, tennista trentunenne solitamente attivo nel circuito minore. Carballes ha sofferto comunque il ritmo del numero 160 del ranking, che ha difeso al meglio i propri turni in battuta e ha facilmente conquistato il primo set. Yevseyev ha ottenuto un break a inizio secondo parziale e di nuovo sul punteggio di 2-2 ha mancato quattro occasioni per tornare avanti. Dal sesto game in poi il livello di gioco dell’iberico è decisamente migliorato e la nuova cadenza ha messo in crisi il kazako che ha perso il set e si è trovato sull’1-5 nel terzo. Carballes deve aspettare il nono matchpoint per chiudere e iscriversi ai quarti di finale dalla parte di Rublev e di Tirante.
[Q] D. Ajdukovic b. [8] P. Kotov 7-6(7) 3-6 6-3 (Danilo Gori/Roman Bongiorno)
Ajdukovic è l’unico nel primo parziale a concedere palle-break: ce ne sono ben tre nel settimo game, ma il croato le annulla e può così approdare al tie-break. Nello jeu decisif la velocità di braccio dello spalatino ha la meglio sulla potenza del russo: Kotov soffre il lungolinea di rovescio dell’avversario e riesce a portarsi sul 3-0 con l’aiuto del servizio. Duje risponde con cinque punti consecutivi dove il colpo bimane si rivela vincente o comunque determinante nell’aprire la strada al dritto da metà campo. Kotov rimedia al 4-6 forzando con coraggio e con un servizio vincente fa 7-7, ma il quarto setpoint è quello giusto per Ajdukovic.
Il croato parte bene anche nella frazione successiva e si prende il primo break del match ma accusa un certo affaticamento che facilità la rincorsa del moscovita, che dall’’1-3 si aggiudica cinque game consecutivi e pareggia il conto dei set. Il buon momento del russo, però. dura poco. Il croato, all’apparenza ripresosi dal problema fisico, torna ad alzare il livello: tre soli punti al servizio in tutto il parziale decisivo, sfruttando la prima e unica palla break nel sesto gioco. Il russo in risposta è disperso, fatica a mettere in difficoltà l’avversario e si concede alla prima chance di matchpoint.