Diciannove anni fa, nel 2005, vinceva il titolo a Bastad. Oggi è ancora qua. A 38 anni e 22 slam conquistati. A Rafa Nadal non basta cullarsi nei ricordi gloriosi del passato: vuole costruirne di nuovi. Intervistato da L’Equipe, lo spagnolo racconta le sue emozioni e tutto quello che ha in serbo per il suo presente e futuro. L’entusiasmo è sempre lo stesso, tanto da non vedere l’ora di cominciare i Giochi Olimpici dove in doppio giocherà con Carlos Alcaraz, per poi passare a fine agosto allo US Open, l’ultimo Slam stagionale. Per essere più forti qualche ‘no’ ogni tanto non guasta.
Il bel rapporto con Ruud e il messaggio a Borg
Proprio in doppio Rafa ha esordito nell’ATP 250 svedese, in coppia con Casper Ruud. I due hanno agilmente battuto Andreozzi/Reyes Varela: “È bello essere qui, anche se il tempo non è stato dei migliori e non è sempre stato facile allenarsi. Ho dei bei ricordi (ha vinto il titolo una volta, nel 2005 ndr) e tornare qui dopo quasi 20 anni mi fa sentire bene. Avere la possibilità di giocare con Casper è una bella sensazione, abbiamo un buon rapporto. La nostra è stata una buona partita (lunedì) e per me è importante perché le Olimpiadi sono alle porte e devo anche prepararmi per il doppio (che giocherà con Carlos Alcaraz ndr)”. A inaugurare il tabellone di singolare invece la vittoria col figlio di una leggenda, Leo Borg: “Ho mandato un messaggio a Björn Borg quando ho visto il sorteggio e gli ho detto che avevo bisogno di fiducia per la Laver Cup (lo svedese è il capitano dell’Europa), quindi non doveva dargli la tattica giusta”.
Aspettando i Giochi
Nadal, felice di aver scelto di giocare questo torneo, racconta il suo status di forma che vuole migliorare proprio sul rosso di Bastad, un ottimo allenamento per i Giochi. E in vista di Parigi Rafa già scalpita: “Mi sento bene, abbastanza bene da venire qui a Bastad, ecco perché sono qui. Non so cosa mi riservi il futuro, ma la realtà è che non vedo l’ora di giocare. Sarà una settimana dura, con condizioni che potrebbero essere un po’ difficili per me. Il campo è piuttosto pesante e le palle non aiutano molto. Ho sicuramente fatto un buon mese di allenamento. Non ho giocato molti set, ma ne ho giocati alcuni in Grecia contro Etcheverry e qui, ci sono state alcune giornate positive. Sono felice di giocare sulla terra battuta qui in Svezia e non vedo l’ora di essere al Roland Garros tra quindici giorni per giocare i Giochi, questo mi dà una motivazione in più”.
Ci vuole passione e qualche no
Svelato anche il segreto di Rafa che lo fa continuare imperterrito ad allenarsi anche a 38 anni. La chiave sono la passione e il sapersi centellinare: “Amo giocare a tennis. Dopo gli Open di Francia, persi al primo turno contro Zverev, la cosa che mi ha rattristato è che solo una settimana prima ero riuscito ad allenarmi al livello fisico necessario per darmi la possibilità di essere competitivo nel circuito. Per questo ho deciso di continuare a insistere, per vedere come il mio corpo reagiva alla prospettiva dei Giochi. Non andare sull’erba è stata la decisione giusta”.
Presente a New York con ranknig protetto
Che questa sarà la sua ultima stagione della carriera o meno ancora non ci è dato saperlo con certezza, ma quello che sappiamo è che Nadal sarà a New York anche quest’anno per l’ultimo Slam della stagione. Rafa infatti ricorrerà al ranking protetto per disputare lo US Open. L’entry list del torneo è stata rilasciata e nella stessa sua situazione ci sono anche Carreño Busta, Shapovalov, Opelka, Kwon, Stricker, mentre il tennista che chiude la lista è Goffin.