Dal nostro inviato ad Amburgo
Giornata soleggiata, calda (per gli standard tedeschi) e persino elettrica ad Amburgo, dedicata alla seconda parte degli ottavi di finale. Oltre alla sconfitta di Cobolli contro l’ottava testa di serie Zhang, anche altre forze del seeding sono scese in campo nello stadio Am Rothenbaum. E anche oggi, nessun upset di spicco. Tutti ai quarti di finale. Prima Arthur Fils, poi Holger Rune e infine, seppur soffrendo più del previsto, pure l’idolo di casa e campione in carica Alexander Zverev. Qui sotto i dettagli di ogni incontro.
[1] A. Zverev b. H. Gaston 4-6 6-2 7-5
Un po’ a sorpresa Hugo Gaston si è esaltato contro il beniamino del pubblico Alexander Zverev. Una sfida dignitosissima quella del francese, capace di mettere in crisi il tedesco mostrando una preparazione fisica eccellente che gli ha permesso di recuperare moltissime palle oltre che di gestire spesso le direzioni proponendo traiettorie a parabola insidiose. Ma tutto ciò non è comunque bastato contro la prima testa coronata del tabellone, Alexander Zverev, vittoriosa per 4-6 6-2 7-5 dopo oltre due ore e mezzo di tennis.
Neppure le insistenti smorzate del transalpino lo hanno paralizzato. Lui è andato dritto per la sua strada come sa fare: spingendo a tutta con il rovescio, servendo alla grande e costruendo con il dritto. Per lui il 75% di punti con la prima, il 37% con la seconda (pochi), ma ben 43 vincenti a fronte dei 27 del suo sfidante.
Quest’ultimo, nel quarto set point a suo favore nel primo parziale, ha messo a segno un recupero sospetto che poi, con un ulteriore passante di rovescio, gli ha regalato il punto e di conseguenza il parziale. Sospetto perché il recupero era al limite del doppio rimbalzo e Sascha, dopo aver perso il punto, è andato su tutte le furie chiamando in causa l’arbitro e il supervisor. Ma niente da fare. Il set ormai era andato. Ma la qualità di Sascha si è vista in seguito, quando ha cancellato i ricordi passati fino ad arrivare alla sudata vittoria.
La 42esima della stagione, al pari di Jannik Sinner in cima alla classifica di successi nel 2024. A metà, quindi a 21, procedono le vittorie consecutive del teutonico contro i tennisti mancini. Infine, 10 sono i suoi successi contro tennisti francesi su terra battuta su altrettanti incontri. Prossima fermata: Cina. Zhizhen Zhang lo attende al varco.
Rimandata, poi, nuovamente la prima vittoria in carriera di Gaston contro un top 10 (0-4 ora), così come il sesto quarto di finale a livello ATP. Zverev, oggi, è stato ancora troppo forte.
[2] H. Rune b. [Q] M. Trungelliti 6-4 6-3
Tredici anni di meno, ma molta più esperienza e qualità in questi palcoscenici. Holger Rune non ha faticato eccessivamente nel suo ottavo di finale contro Marco Trungelliti. Il qualificato argentino si è arreso dopo ottanta minuti di gioco con il punteggio di 6-4 6-3. Un match, quello tra il danese e il sudamericano, che ha visto Rune tenere con fermezza la testa dello score, tranne all’inizio della sfida in cui si è fatto brekkare per primo. Ripresosi il servizio subito dopo, però, il secondo favorito del seeding ha giocato in maniera eccellente con il colpo di inizio gioco, terminando poi il match con 8 ace e il 73% di punti vinti con la prima.
Per Rune, questo successo determina la 13esima vittoria in terra (rossa) tedesca con due sole sconfitte. Per giunta, diventa il primo danese a raggiungere i quarti di finale in questa manifestazione e tiene imbattuta la sua striscia di vittorie su terra, da inizio 2023, contro giocatori fuori dalla top 50 (ora 18-0). Ma da ora la sua strada inizia a salire. Prossima tappa: Arthur Fils al turno dei migliori otto.
Il più stagionato (per non dire vecchio, ha 34 anni) del tabellone, invece, esce prima di raggiungere il terzo quarto di finale ATP in carriera. L’ultimo lo aveva conquistato cinque anni fa, mentre l’ultima (e unica) vittoria contro un top 20 – ne ha affrontati solo tre in carriera – rimane quella contro Marin Cilic all’esordio del Roland Garros 2016.
[5] A. Fils b. L. Djere 7-6(3) 6-2
È durata solamente un set la resistenza di Laslo Djere contro Arthur Fils, quinta testa di serie del torneo. Il francese ha avuto la meglio con il punteggio di 7-6(3) 6-2 in circa cento minuti di gioco con un primo set durato un’ora abbondante. Qui, il serbo era riuscito a recuperare un break prima che fosse troppo tardi ma, giunti al tie-break, si è sciolto sotto il sole – oggi bello splendente, si è giocato dopo giorni con il tetto dello stadio aperto – e sotto i colpi dell’avversario, che poi nel secondo parziale ha gestito gli scambi con ancora più aggressività. Fino, chiaramente, alla vittoria.
Eccellenti sue risposte non hanno consentito a Djere di poter comandare nei suoi turni di battuta (nonostante il 73% di prime in campo), mentre Fils è uscito a testa alta con un ottimo 76% di punti vinti con la prima e ben 26 vincenti contro i 17 dello sfidante.
Per il classe 2004 transalpino questa vittoria porta il terzo quarto di finale in stagione su terra, l’undicesimo nella sua acerba carriera che lo fa diventare il più giovane quartofinalista in questo torneo da Kent Carlsson nel biennio 1986-1987. La corsa verso la difesa della semifinale, quindi, continua.
Niente da fare invece per Djere, che quest’anno non ha ancora vinto due match consecutivi in un tabellone principale del circuito maggiore. L’ultimo suo quarto di finale risale allo scorso ottobre, nel 250 di Stoccolma dove si fermò in semifinale, mentre l’ultimo successo contro un top 50 è da datarsi un anno fa giusto quando sconfisse il nostro Lorenzo Musetti in questo torneo. Non un bel periodo quindi per il serbo, che si vede strappare davanti agli occhi il 31esimo quarto di finale ATP, terzo ad Amburgo, dove difendeva la finale dello scorso anno.