Giornata, quella del mercoledì, in cui al WTA 250 di Palermo sono andati in scena 4 degli 8 ottavi di finale, tre della metà bassa del tabellone ed un della parte alta. Giovedì, poi, il main-draw si allineirà ai quarti di finale.
I. Begu b. [6] A. Rus 6-2 7-5
Per la quarta volta in carriera, ma a distanza di undici anni dalla prima in assoluto, Irina-Camelia Begu è ai quarti del Palermo Ladies Open, Rus eliminata 6-2 7-5 in poco meno di due ore di gioco.
IL MATCH
La partita vede accelerare i suoi battiti nel terzo game, quando Arantxa con tre gratuiti si consegna nelle mani di Irina che a zero strappa così il servizio alla mancina orange. Sia Begu sia Rus possono contare su una sostanziosa prima di servizio, che tuttavia si articola in maniera diversa come in parte accade anche con il loro tennis. La testa di serie numero 6 sfrutta infatti le sue traiettorie mancine, mettendo più effetto nello slice e facendo molto più uso del kick.
Al contrario, la campionessa palermitana del 2022 è una giocatrice che ama spingere in maniera lineare, al proprio ritmo, con spallate semi-piatte in grado di costruire lo spazio necessario per l’affondo conclusivo. La trentatreenne di Monster cerca invece di sporcare maggiormente il suo sviluppo tecnico, alternando sapientemente l’altezza dei propri colpi con parabole arcuate a cariconi liftati che curvano verso sinistra.
In battuta per confermare l’allungo, proprio sul più bello cioè sul 40-30 e quindi con la palla game a disposizione, l’ex n.22 WTA commette un pesante doppio fallo. Per sua fortuna, riesce a riprendersi immediatamente e a salire 3-1. Anche nel suo successivo turno di battuta, Begu concede degli spiragli per riaprire realmente il parziale: dapprima sparando in maniera malconcia un dritto oltre la linea di fondocampo, dopodiché trovando pochissime prime. Nonostante ciò, nei momenti clou è sempre la rumena ad essere più lucida e ficcante: il vantaggio rimane invariato, 4-2.
A questo punto, Rus molla e subisce un secondo break che sancisce la fine della frazione. Irina-Camelia, a quindici, incassa per 6-2 in 40 minuti di gioco il parziale d’apertura.
Da evidenziare il 75% di punti sulla seconda avversaria da parte di Begu oltre a due ottimi dati in risposta: il 50% sia sulla prima che sulla seconda, mentre Arantxa non è andata oltre il 33% rispondendo alla prima da Bucarest.
Già sul finire della prima frazione, la tennista dei Paesi Bassi aveva tentato di modificare qualcosa a livello strategico cominciando a spingere in modo più deciso dal lato bimane, invece che limitarsi a giocare di rimessa con l’utilizzo di variazioni di altezza. Tattica che aveva contribuito a cambiare l’inerzia nel primo turno contro Trevisan. Tale tendenza prosegue in modo più massiccio nella ripresa, mentre un aspetto che non si inverte minimamente è la capacità della classe ’90 dell’Est Europa di esaltarsi quando più conta, a discapito di una Rus che invece irreversibilmente si scioglie.
A testimoniare ciò, la rimonta dal 15-30 dell’attuale n.5 di Romania nel suo primo turno di battuta della seconda frazione. Storia che pedissequamente si ripete anche sul 2-2: stavolta a scacciare i cattivi pensieri per Irina, è l’ace messo a segno sempre a due punti dal subire il break. L’olandese, giunti a tale stadio dello cose, è sempre più ingabbiata sul filo del rasoio tra il rimanere in partita e subire il colpo del KO: cancella una palla break nel quinto gioco, si salva ai vantaggi nel settimo ma alla fine dopo aver vissuto l’effimera sensazione di trascinare il match al terzo – con l’oltranza sul 5-4 – vede Irina infliggerle la zampata finale con il break sul 6-5 che poco dopo diventa 7-5 al termine di poco meno di due ore complessive di confronto.
Gli altri risultati
Nel primo incontro sul Campo Centrale, con orario d’inizio alle 17.30 – partita trasmessa su Rai Sport, come ogni match che apre il programma del centre court palermitano, con telecronaca dal posto della coppia Fiocchetti-Canè – Erika Andreeva ha maramaldeggiato sulla ventunenne lettone Darja Semenistaja per 6-1 6-2 in 1h23‘ di gioco. Agli ottavi per la sorella di Mirra, l’ostacolo sarà la statunitense Ann Li. In contemporanea ma sul Campo 6 si è invece assistito ad uno spettacolo agli antipodi: quasi tre ore di accesa sfida, infatti, sono servite alla monomane transalpina Diane Parry (testa di serie n.°4) per superare l’elvetica Jill Teichmann con lo score di 6-2 (4)6-7 6-2. Ai quarti di finale, alla ventunenne nizzarda toccherà la vincente di Pacquet/Carle, quindi con in vista su un possibile derby.
Nell’incontro clou, invece, di questa giornata la seconda favorita al successo finale, Karolina Muchova, prevale ma con fatica sulla mancina tedesca Noma Noha Akugue: alla fine, il punteggio conclusivo recita (0)6-7 6-2 6-3 in 2h39‘ di scontro
Bisogna però sottolineare come la tennista di Olomouc non fosse al 100%, avendo fatto il proprio ingresso in campo con una vistosa fasciatura sulla coscia destra. La finalista, a sorpresa, del WTA 250 di Amburgo del 2023 non si è fatta pregare muovendo Karolina a suo piacimento e soprattutto chiamandola sempre in avanti per sollecitare il fastidio fisico accusato dalla n.35 del mondo.
A conclusione di giornata, si è infine consumata una discreta sorpresa con l’eliminazione anzitempo di Alja Tomljanovic che da beneficiaria di una wc in questo evento, deve arrendersi alla connazionale Astra Sharma di tre anni più giovane: 6-4 3-6 6-1 in poco più di due ore di match.
Per la nativa di Singapore sono i primi quarti nel circuito principale da Rabat 2022 – edizione del torneo marocchino in cui trionfò Trevisan -, i secondi a Palermo dopo quelli del 2021.