[1] D. Shnaider b. A. Sasnovich 6-4 6-4
Dopo Hua Hin e Bad Homburg, Diana Shnaider trionfa anche nel WTA 250 di Budapest e conquista il terzo titolo della sua fin qui brillante stagione, uno per ogni superficie. 6-4 6-4 il punteggio con cui la ventenne russa ha sconfitto Aliaksandra Sasnovich, a sua volta alla quinta delusione su altrettanti finali disputate in carriera all’età di 30 anni. Dal prossimo aggiornamento delle classifiche, Shnaider sarà numero 23 del WTA Ranking e adesso i riflettori inizieranno ad essere puntati su di lei anche nei tornei importanti come gli Slam: fin qui i suoi risultati negli eventi di maggior livello non sono stati eccezionali, ma non c’è dubbio che la nativa di Zhigulevsk stia avanzando la sua candidatura come uno dei giovani prospetti più interessanti e talentuosi del circuito.
Primo set: tanti break e ribaltamenti di fronte, Shnaider fa suo il set per 6-4
Il primo parziale vede le due giocatrici faticare tantissimo a difendere i rispettivi turni di servizio: sono, infatti, ben cinque i break che si susseguono nei primi sei game dell’incontro. Il livello non è altissimo, quantomeno non all’altezza di quel che ci si potrebbe attendere dalle giocatrici in campo, ma inizia a salire piano piano con il passare dei minuti, quando la tensione smette di essere principale protagonista del match. Dei cinque break appena menzionati, tre arrivano il favore di Shnaider, che poi allunga sul 5-2 e si avvicina alla conquista del set. Sasnovich non sta a guardare e reagisce con orgoglio, non permette all’avversaria di chiudere nel nono game con il servizio a disposizione e poi lotta con le unghie e con i denti anche nel gioco successivo. La testa di serie numero 1, però, annulla con destrezza una chance per il 5-5 e, al terzo set point, fa suo il primo parziale per 6-4 dopo 44 minuti di lotta.
Secondo set: Shnaider recupera un break di svantaggio e chiude i conti 6-4
Shnaider prova a scappar via nel secondo set e si invola in un batter d’occhio sul 2-0, ma, come abbiamo già potuto constatare nella prima frazione, conquistare un break in questo match non è certo un vantaggio tanto grande quanto può essere solitamente. Arriva puntuale – e già nel game seguente – il controbreak di Sasnovich, la quale poi tiene il suo turno di servizio ed impatta sul 2-2. La numero 28 del mondo si porta ai vantaggi in risposta nel sesto game e prova a mettere nuovamente la freccia, ma in questo caso la bielorussa non cede. C’è grandissima lotta nel match e ogni punto dà la sensazione di poter spostare gli equilibri in un verso o nell’altro. Ed ecco che la resistenza offerta da Sasnovich nel sesto game paga i suoi dividendi nel settimo: ben tre le palle break che la numero 134 del mondo ottiene, e la terza è quella che le permette di portarsi in vantaggio in un momento del set che potrebbe rivelarsi cruciale. Shnaider è però viva e pronta a reagire con immediatezza: il controbreak arriva a 15 nel game successivo, poi una rimonta da 0-30 la porta in vantaggio per 5-4. Nel momento di chiudere i conti, la russa non trema: 6-4 6-4, è lei la campionessa a Budapest.