È un Sonego che è tornato a combattere, ma purtroppo non è stato sufficiente per conquistare la semifinale a Umago. Nel penultimo atto del torneo croato sarà di scena invece Francisco Cerundolo che la spunta sul piemontese al termine di un match intenso che per due ore e mezza ha regalato una grande battaglia agli spettatori. Segnali positivi da parte dell’azzurro che è sembrato in crescita rispetto all’ultimo periodo, a decidere la contesa un super tie break giocato dal sudamericano che chiude i giochi con il punteggio di 6-4 2-6 7-6(2). Ora affronterà il vincente della sfida tra Andrey Rublev e Fabian Marozsan
[4] F. Cerundolo b. L. Sonego 6-4 2-6 7-6(2)
Primo set: Sonego gioca meglio ma il parziale è di Cerundolo
Il terzo confronto, il primo sulla terra rossa, tra Francisco Cerundolo e Lorenzo Sonego inizia con una buona fase di studio. I primi game sono interlocutori e vanno via abbastanza velocemente. Sul 2-2 ecco che la prima opportunità di break è per l’azzurro, ma l’argentino è attento e conserva il turno di servizio. Tra i duellanti è Sonny a sentire maggiormente l’odore della zampata dato che anche nel nono game le occasioni sono ghiotte. Gioco intelligente giocato da Sonego, con la gentile partecipazione del dritto del sudamericano che si stampa per ben due volte sul nastro: due palle break. Poco mordente per l’italiano e le due chance sfumano permettendo a Cerundolo di uscire dalla buca. Tutto terreno fertile per la regola non scritta più vecchia del tennis: break fallito, break subito. I punti del argentino di fila diventano sei e, sotto 0-30, il piemontese deve tirare giù un ace a 215km per tamponare l’emorragia. Non basta perché il game si allunga e, dopo 13 colpi e 5 parità, il torinese esegue male una palla corta dopo essersi aperto il campo con il servizio e regala la prima e pesantissima palla break. Francisco è spietato e mette in cascina un set che lo ha visto più rincorrere che comandare, lasciando a Sonego l’amaro in bocca per le opportunità fallite.
Secondo set: Calo di Cerundolo e ottima reazione di Sonego
Il maggior numero di vincenti e il minor numero di errori gratuiti sono dei buon elementi da cui ripartire e con un Sonego che nonostante lo svantaggio riconosce la bontà del tennis che sta esprimendo. Lorenzo preme il tasto reset e volta pagina e gli effetti sono palpabili fin dagli albori del secondo parziale. E’ nel terzo game che il piemontese mette la freccia e piazza il break, dando una spallata alle certezze dell’argentino che annaspa clamorosamente nei turni in risposta, alla fine del parziale l’italiano concederà solo cinque punti al servizio. L’argentino sotto 4-2 prova a rimanere aggrappato al set ma sul 30-30 chiama il rivale a rete con una palla corta, ma Sonego compie un recupero mostruoso con Cerundolo che sbaglia la volée successiva, concedendo ancora palla break. Dritto sgonfio in rete che regala doppio break all’azzurro. Il numero 54 al mondo va di fretta e con un servizio e dritto si guadagna il primo set point, tanto basta per scrivere l’1-1 e protrarre il match al terzo.
Terzo set: Il match diventa una battaglia, Cerundolo è super al tie break
1-1 e che vinca il migliore. Sembra essere questo il claim sotto cui parte il terzo e decisivo set dove entrambi toccano un livello godibilissimo di tennis, con un sentito ringraziamento da parte degli spettatori del campo dedicato a Goran Ivanisevic. Cerundolo e Sonego non arretrano di un millimetro e accendono un botta e risposta che non produce palle break in tutto l’arco del set, con la naturale conclusione del tutto rimandato al tie break. L’azzurro parte aggressivo ed è il primo a mettere a referto il primo mini break, ma è un fuoco di paglia prima che ad accendersi in modo risolutivo sia l’argentino che strappa per due volta di fila il servizio al piemontese. Il numero 58 del ranking avrebbe anche da recriminare qualcosina quando, sul 2-1 appunto e il sudamericano al servizio, il let viene chiamato con abbondante ritardo annullando un punto che stava nettamente andando in direzione italiana. Punto ripetuto e vinto da Cerundolo che aumenta il proprio vantaggio. Ormai i buoi sono scappati dalla stalla per il piemontese che, nonostante una prova pieno d’orgoglio, deve arrendersi ad un avversario abile a sfoderare il suo miglior tennis nel clou dell’incontro.