La conferenza stampa pre-torneo del tennis femminile italiano ha visto protagoniste ovviamente Jasmine Paolini e Sara Errani che sono la coppia N.3 nel tabellone di doppio. Insieme a loro la capitana di BJK Cup Tathiana Garbin.
Domanda per tutte e tre, Sara, Jasmine e Tatiana: si torna qui al Roland Garros per un’esperienza a cinque cerchi che vale tanto.
Paolini “Fa strano tornarci dopo poco tempo. Non possiamo fare paragoni perchè sono tornei differenti perchè le palle sono diverse, le condizioni climatiche differenti”. Sono contenta di tornarci dopo due mesi.
Errani: “Sicuramente è bello avere l’opportunità di giocare un’Olimpiade sulla terra a Parigi sarà una bella esperienza. Non possiamo fare paragoni con il Roland Garros, ma ci siamo allenate tanto”.
D: Hai giocato una finale qui: a livello emotivo avrai un trasporto?
Paolini: “Ogni torneo è a sé. Sapere di aver fatto bene qui è un qualcosa che aumenta la consapevolezza ma questo è un posto dove puoi far bene, ma può anche non voler dire nulla”.
D: Il fatto che non ci sia Sinner accresce la responsabilità in voi in vista di eventuali medaglie?
Errani: “No assolutamente. Dispiace per Jannik che non ci sia qui a giocarsi l’Olimpiade. Ma ognuno pensa per sè. Il fatto che siamo più candidate dei tennisti a poter arrivare a medaglie, non cambia niente”.
In coro entrambe le giocatrici ribadiscono di non voler conoscere il tabellone.
D: Almeno il primo turno lo conoscete?
Quello sì. Sarà una sfida di doppio molto complicata contro la coppia australiana composta da Sun che è reduce dalla semifinale di Wimbledon. Sarà un match duro e speriamo di far bene”.
Jasmine non hai visto tabellone, io mi sono guardato il tabellone
Paolini: “Non vogliamo sapere il tabellone”.
D: Possiamo affermare che questa è la tua stagione migliore della tua carriera. E che peso ha questa Olimpiade nella tua considerazione di atleta?
Jasmine: “È un evento importantissimo che c’è ogni quattro anni e per questo è difficile non dargli importanza. C’è la voglia di far bene e sono consapevole che ogni torneo è a sé e sarà difficile questa Olimpiade”.
D: Una collega polacca mi ha chiesto perché in quest’anno stai giocando così bene, io allora ti chiedo, perché questo è l’anno d’oro della Paolini?
Paolini: Non lo so nemmeno io. Ho iniziato a giocare meglio già dalla fine della scorsa stagione, poi piano piano sono arrivati i risultati e quindi maggiore consapevolezza e fiducia. Poi dietro c’è tanto lavoro, in campo, fisico, fuori dal campo. Si cerca di migliorare tanti aspetti. Mi auguro di mantenere a lungo questo livello di gioco.
D: Questa cosa di non voler guardare i tabelloni è prettamente riferita al torneo olimpico o fai sempre così?
Paolini: No no, faccio sempre così. Per me non ha senso guardare troppo in là nel tabellone. Mi concentro sulla partita che mi aspetta, poi se vinco penso a quella dopo, altrimenti vuol dire che non aveva senso guardare così avanti
D: Vi abbiamo visto allenare in questi giorni, come vi sentite? Le condizioni del campo sono differenti rispetto al Roland Garros? Fisicamente come state? Come stato vivendo questa esperienza olimpica?
Errani: Ci stiamo allenando bene, stiamo cercando di adattarci velocemente alle nuove condizioni di gioco. Per me l’Olimpiade è sempre stata speciale, sono molto felice di essere qua. Non ci sono molti segreti, stiamo dando il massimo
D: Jasmine, arrivi a questa Olimpiade dopo 2 finali. A Wimbledon avevi detto che stavi una meraviglia in questa sorta di bolla. Poi però Wimbledon è finito e sei dovuta tornare a casa. Come è stato il post-Wimbledon
Paolini: Chiaramente qualcosa è cambiato a livello di attenzione da parte degli altri. Io però ho cercato sempre di fare le stesse cose, di essere sempre me stessa, di allenarmi come sempre, ho fatto le cose normali, ho fatto il mio.
D: Il fatto che il torneo olimpico si giochi al Roland Garros aggiunge qualcosa alla manifestazione, vi dà maggiore adrenalina.
Paolini: Certo, ritornare dopo due mesi lì dove si è giocato uno Slam è una cosa un po’ particolare. Però questo è uno dei circoli più belli del mondo e quindi è sempre fantastico giocare qui. Certo, non è la stessa cosa di 2 mesi fa. E’ un altro torneo, è il torneo olimpico, ci sono altre condizioni.
Errani: Come ha detto lei è bello essere tornate qua. Il Torneo olimpico è di per sé speciale, giocarlo qui lo rende ancora più particolare
D: C’è la volontà di partecipare alla Cerimonia di apertura o se il giorno dopo devi giocare non ci sarai
Paolini: Non so se è uscito il programma di sabato. Mi farebbe molto piacere partecipare alla cerimonia di apertura, ma se poi dovessi giocare sabato, tenendo conto che non siamo al Villaggio Olimpico, diventerebbe una cosa lunghissima e quindi non potrei andare. Vediamo, al momento non ho deciso ancora niente, sicuramente se gioco sabato non parteciperò.
D: Per Sara, tu sei già stata Top10, che consigli ti senti di dare a Jasmine. Domanda per tutte e due, se foste al Villaggio, quale campione vi piacerebbe incontrare.
Errani: Io Lebron. Per quanto riguarda la prima domanda sui consigli, è difficile trovarne uno. Cerco sempre di essere presente quando posso, lei sa che quando vuole può chiedermi qualsiasi cosa. Per il resto penso che stia facendo bene a continuare a fare quello che sta facendo, poi non è mai facile, ci sono tanti input esterni che ti possono disturbare.
Paolini Io non saprei cosa rispondere, queste domande mi spiazzano. Il mio sogno è un selfie con Rafa. Ho la foto con Rafa, ce l’ho con Djokovic, ma con Rafa no
D: Volevo chiedere a Sara, che ha più esperienza, come è cambiata nel corso degli anni l’attenzione verso il tennis femminile?
Errani: Sicuramente il tennis negli ultimi anni è divenuto popolare per tutti i risultati che stiamo conseguendo. Rispetto a 12 anni fa la differenza la fanno soprattutto i social che allora non erano così diffusi. Oggi gira tutto molto più velocemente, allora non era così. Però per noi cambia poco, noi facciamo il nostro
D: Jasmine come hai preparato il torneo olimpico?
P: Mi sono allenata, ho lavorato un paio di giorni con Danilo Pizzorno, mi sono allenata sulla terra, sono arrivata qui martedì e stiamo continuando il lavoro sulla terra.
D: Per Tatiana, sono passati 3 anni dal precedente torneo olimpico e il tennis italiano femminile ci arriva in condizioni diverse. Veniamo da finali Slam, da risultati importanti, abbiamo speranze da medaglia, come ti approcci a questa Olimpiade?
Garbin: Sono felicissima di vivere le emozioni e i risultati delle ragazze. Mi piace la loro mentalità, per noi non cambia niente, è successo, ma noi continuiamo per la nostra strada. Questo è un grande insegnamento, sono contenta della crescita del movimento.
D. “Sarà, che consiglio si può dare alle colleghe quando si arriva a questo livello per non soffrire di vertigini? E se poteste conoscere un atleta di un altro sport, chi vorreste conoscere?”
Errani: “Io sicuramente LeBron. Per quel che riguarda la prima domanda, è difficile dire che consigli si possono dare. Io cerco di essere presente in ogni momento, e se Jasmine ha bisogno di qualcosa me lo può certamente chiedere. Visti i risultati, credo stia facendo le cose giuste, ovvero continuare con il proprio lavoro, con la propria routine senza farsi distrarre dagli input esterni”
D. “Perché LeBron?”
Errani: “Sono una grande appassionata di basket , e LeBron è LeBron”
Paolini: “Io non so proprio. Queste domande mi spiazzano e non so mai cosa rispondere. Il mio obiettivo è quello di chiedere un selfie a Rafa. Ho una foto con Federer, quella con Djokovic delle scorse Olimpiadi, ma Rafa non ci sono riuscita. Se la vedrete su Instagram vuol dire che ce l’ho fatta, altrimenti no”
D. (Ubaldo Scanagatta): “Sarà cosa è cambiato rispetto a 12 anni fa, quando tu eri al top, nell’attenzione che c’è per il tennis femminile? Negli ultimi giorni ho visto interviste a quasi tutti i parenti di Jasmine…”
Paolini: “Lasciamo perdere…”
Errani: “Il tennis in Italia ora è molto più popolare, con tutto quello che sta succedendo anche a livello maschile. E rispetto a 12 anni fa ci sono molti più social, quindi le notizie girano di più. Ma per noi non cambia nulla.”
D. “Come si è preparata Jasmine per le Olimpiadi dopo Wimbledon? Sei andata al mare?”
Paolini: “No, niente mare. Mi sono allenata normalmente, ho lavorato un paio di giorni con Danilo Pizzorno per portare avanti il discorso tecnico, poi siamo venuti qui martedì per proseguire la preparazione.”