[2] C. Alcaraz b. [9] T. Paul 6-3 7-6(7)
Carlos Alcaraz supera Tommy Paul i due set e si iscrive alla semifinale “bassa” del tabellone del torneo olimpico, da dove aspetta il vincente tra Ruud e Auger-Aliassime.Lo spagnolo ha giocato molto bene nella prima frazione per poi calare in continuità e precisione nel secondo parziale, lasciando spazio all’intelligenza del tennista americano, che ha saputo rimettere insieme il servizio e da lì il gioco in spinta. Lo spagnolo è emerso con la consueta personalità da un tie-break disputato anche qui in maniera non perfetta ma implacabile quando c’era da fare il punto.
Alcaraz entra in semifinale da favorito, al netto di qualche momento di distrazione e forse anche di stanchezza; non dovendo più pensare al doppio, c’è da pensare che il suo rendimento non possa che crescere.
Primo set: Alcaraz solido e concentrato non concede nulla e vince 6-3
I quarti di finale del torneo olimpico sono il primo episodio sul rosso di una rivalità che vede lo spagnolo in vantaggio per 3-2, con quattro incontri sul duro e uno sull’erba di Wimbledon un mese fa circa. Il campione murciano entra con la personalità che ben conosciamo: sonnecchia in uscita dal servizio e non spinge a sufficienza per sorprendere il rivale con un dritto violento ma centrale. Il vincitore dei due Slam europei si obbliga così a fronteggiare due palle-break consecutive e si fa coraggio con un servizio vincente e due ace, scampando il pericolo.
Alcaraz rimane piuttosto indietro in risposta e non riesce a incidere più di tanto nelle trame offensive del velocissimo Paul, che viceversa staziona più avanti ma non ha modo di addomesticare la seconda battuta del suo rivale; nel quinto game di nuovo l’americano si fa notare con un 30-30 in ribattuta, raggiunto con un rovescio incrociato vincente, ma di nuovo l’iberico fa la voce grossa con dritto e servizio e si porta sul punteggio di 3-2. Fino a quel momento tre ace per Carlos e uno per Tommy. Nel sesto game Alcaraz mostra chiari progressi nel calibrare la profondità della risposta e subito Paul fa meno paura nel dritto in spinta; per il secondo favorito del torneo arriva presto lo 0-40 e il break grazie a un dritto che Paul prova invano a controllare in demivolée.
Alcaraz coglie il 5-2 perché l’atleta del New Jersey prova la carta della risposta iperaggressiva e va vicinissimo allo 0-30, che però non acciuffa perché è troppo timido con lo smash a rimbalzo e impegna Carlos in uno di quegli scambi apparentemente disperati tra gatto e topo dove lo spagnolo da roditore diviene felino ed esce tra gli applausi per un passante di rovescio lungolinea in spaccata. Il numero due del seeding sale 5-2 e perfeziona dopo trentanove minuti un 6-3 concreto e in sicurezza: tredici colpi vincenti, solo sette errori non forzati e cinque ace.
Secondo set: Carlos cala ma Tommy non ne approfitta e perde il tie-break
Paul deve cercare di essere più appuntito in battuta, altrimenti Alcaraz gli ruba il tempo e gli impedisce di mettere in pratica il suo forcing; inoltre, cosa non proprio semplice, deve dare più pensieri allo spagnolo con la risposta. Alcaraz si fa per una volta prendere dalla fretta e semplifica le cose all’avversario: ben tre dritti consecutivi non trovano il campo e arriva il break, sorprendente. Paul serve in un terzo game divertente seppur con non poche leggerezze da entrambe le parti: l’americano fa buon uso della discesa a rete per accorciare gli scambi ma sul 40-30 si impegola in un palleggio con due smash a rimbalzo.
Non ne chiude nemmeno uno e Carlitos pesca un nuovo ribaltamento dello scambio con passante vincente. Paul guarda il cielo con un mezzo sorriso ma non perde la bussola e riparte. Vince a sua volta un rally complicato giovandosi di un errore dello spagnolo sottorete e finalmente aggancia il 3-0. Paul peggiora i numeri con la prima palla in campo ma lavora decisamente meglio la battuta di scorta; Alcaraz perde mordente in risposta. Anche nello scambio fatica a ritrovare i dintorni delle linee e nel braccio di ferro che ne consegue Paul ha più spazio di manovra e tempo per costruirsi il punto. Carlos seguita a produrre, non senza successo, dropshot e si porta sul 2-4 non prima di aver annullato due palle per lo 0-4.
Lo statunitense corre e serve per il set sul 5-3 e Alcaraz sa bene che è il momento per essere più aggressivi: si prende lo 0-15 con un’incursione a rete e si fa annullare una prima palla-break da un dritto inside in del rivale, ma non molla la presa. Carlos si procura un’altra opportunità e la tramuta nel 4-5 con un passante lungolinea di dritto in corsa che è il miglior colpo del pomeriggio. Paul riemerge con carattere dopo la sconfitta parziale e trova comunque la strada per il tie-break.
Il tredicesimo game è laborioso ed equilibrato perché Alcaraz non riesce a dare sufficiente continuità alla sua azione per staccarsi di dosso Paul. L’americano si porta sul 2-2 con un ottimo utilizzo del kick sulla battuta di riserva e il cambio di campo vede i due atleti appaiati sul 3-3. Il murciano ha un primo matchpoint sul 6-5 ma la sua risposta di dritto è debole e viene respinta dal net, e allora Paul prende la rete e si fabbrica il setpoint con un buon colpo di volo.
È per lui l’ultimo punto; Alcaraz cancella l’opportunità con un passante in corsa di rovescio magnifico e se ne crea un’altra con il dritto a uscire. Il match finisce termine dello scambio successivo, per Carlos è semifinale dopo due ore di gioco.