73 anni per un’autentica icona del tennis italiano, giocato e non. Già. Perché Paolo Bertolucci – al secolo, Braccio D’Oro – non è solamente uno dei doppisti più forti della Storia del nostro Paese, ma anche e soprattutto un grande uomo di Sport. Nonché uno dei commentatori tecnici più istrionici e competenti della tv italica.
Come scritto (e raccontato ottimamente) qualche anno fa dal Direttore Ubaldo Scanagatta, infatti, Bertolucci “è diventato come telecronista bravo quanto il tennista.”. E il tennista, anche nel singolare, non è che se la cavasse così male. Anzi. L’ex partner in crime (e amico fraterno) di Adriano Panatta, è riuscito a conquistare ben sei titoli a soli 25 anni, tre dei quali sulla terra rossa nella stessa stagione, spingendosi – all’interno del ranking ATP – fino alla posizione numero 12.
Con il sopraccitato Panatta, tra l’altro, il buon Paolo ha conquistato 12 tornei in doppio (tra cui quello di Montecarlo nel 1980) ed è stato protagonista dello storico successo dell’Italia in Coppa Davis nel 1976, insieme a Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli capitanati da Nicola Pietrangeli.
Dopo una brillante carriera conclusasi nel 1983, Bertolucci è stato poi capitano della squadra azzurra dal 1997 al 2000 riportando l’Italia in finale di Coppa Davis nel 1998, diciotto anni dopo l’ultima in cui egli stesso era in campo. Dal 2001, invece, è una delle voci principali del tennis in TV come commentatore tecnico: prima a Stream TV (2001-2003) in coppia con Angelo Mangiante e poi, in seguito alla fusione di Stream con Tele+, inizia l’avventura a SKY Sport con il torneo di Wimbledon 2003 dove è rimasto fino a oggi ed è la voce tecnica principale al fianco di Elena Pero.
A nome di tutta la redazione e i lettori di Ubitennis, tanti auguri Paolo!