[5] A. Rublev b. [1] J. Sinner 6-3 1-6 6-2
Il Canada non si conferma terra di conquista per Jannik Sinner. Il National Bank Open presented by Rogers, che lo scorso anno diede il via alla fondamentale svolta della sua carriera, è stato indigesto quest’anno per il n.1 al mondo. E il destino ha trovato il più inaspettato dei carnefici nelle vesti di Andrey Rublev. Il russo, dopo un periodo fatto di quasi solo bassi, sfruttando una versione di certo non al meglio dell’italiano, ha ottenuto la seconda vittoria della carriera contro un n.1 al mondo, ma per palcoscenico certamente più prestigiosa di quella a Belgrado 2022 contro Djokovic. E soprattutto per la prima volta batte Jannik in un match completato, senza ritiro dell’avversario.
Una prestazione di altissimo livello, andata di pari passo a un Sinner ancora una volta alle prese con qualche acciacco durante l’incontro, ha regalato al n.9 al mondo la nona semifinale 1000 della carriera, nell’ottavo torneo diverso. All’appello dei Master manca dunque solo Roma a Rublev, che sfiderà da naturale favorito il vincente del match tra Arnaldi e Nishikori per la sesta finale a questo livello.
Primo set: Rublev in God mode, Sinner non trova le contromisure
Per la prima volta da mesi a questa parte si vede un Rublev tranquillo, con la testa sulle spalle e pronto a giocare il suo miglior tennis. L’avvio del match di stasera aggiunge qualcosa in più ai primi due turni. Il russo, consapevole di essere sfavorito, riesce a giocare a braccio libero e a mettere così in difficoltà nel palleggio sostenuto Sinner, soprattutto dal lato destro. Arriva così il primo break in suo favore, nel quarto game, con un leggero aiutino dell’italiano, non così scoppiettante come nei primi due match. E le due palle del contro-break subito dopo annullate, seppur con enorme merito, da Rublev ne sono la riprova.
Andando avanti la partita non cambia, anzi il russo prende ancor più fiducia e consapevolezza. E commette soprattutto pochissimi errori applicando un piano di gioco ricco di rischi e colpi a tutto braccio, riuscendo a non concedere quasi mai a Sinner di comandare. E così da fondo campo c’è un solo padrone, che sembra aver trovato la chiave per mettere in difficoltà il n.1 al mondo. Chiuderà infatti con un bel vincente di rovescio nel nono game, primo parziale vinto da lui dopo sette di fila per Jannik nei testa a testa. Più di due anni dopo. E, ad annunciare l’eccezionalità della notizia, le nuvole tornano a farsi vedere e la pioggia si riversa ancora su Montreal, costringendo ad una nuova interruzione.
Secondo set: pioggia fortunata. Sinner domina e la porta al terzo
L’interruzione per pioggia sembra fare bene a Sinner, che appare rinvigorito proprio da un punto di vista fisico. E dall’altro lato c’è anche un fisiologico calo di Rublev, che inizia a concedere qualcosa ma soprattutto a risultare meno incisivo nei colpi da fondo. E così Jannik, prendendo in mano lo scambio, trova nel quarto gioco il primo break della sua partita. Che poco dopo, con una bella mano di Andrey, decisamente molto più dubbioso, diventerà un doppio break per l’azzurro, che in un batter d’occhio si trova 5-1 e servizio. E così, approfittando di un russo via via più arrendevole, quasi fosse a un passo dalla sconfitta, il n.1 al mondo va anche a chiudere in scioltezza il parziale. Ricalibrando verso di sé la bilancia dell’equilibrio.
Terzo set: Sinner scompare, Rublev ne approfitta. Va lui in semifinale
Un gioco di altissimo livello, ma agrodolce, apre il parziale. Begli scambi, Sinner arriva ad avere 5 palle break. Per sua sfortuna Rublev su ognuna trova il meglio e schiera le parti migliori del suo tennis, andando addirittura in avanti. E, parafrasando un noto detto calcistico: gol mangiato, gol subito. In un secondo game da dimenticare Jannik, che sembra essere nuovamente in difficoltà da un punto di vista fisico, commette errori vari, tra cui un doppio fallo, di fatto regalando break e nuova fiducia al russo. Che, cavalcando l’onda dei problemi di un n.1 al mondo acciaccato, accasciatosi più volte e tanto volte rimasto senza fiato piegato sulla racchetta, andrà a vincere 6-2 un terzo set con picchi di buonissimo livello che gli regala una vittoria fondamentale per svoltare una stagione finora troppo in chiaroscuro. E che pone nuovi interrogativi, speriamo presto risolvibili, sulle condizioni di Sinner.