Dopo la vittoria di Anisimova a sorpresa su Aryna Sabalenka e la vittoria di Navarro nel derby con Taylor Townsend, il programma del WTA 1000 di Toronto prevedeva due derby, uno a stelle a strisce tra Pegula e Stearns e uno tra tenniste russe tra Shnaider e Samsonova.
Ad avere la meglio sono la campionessa in carica Jessica Pegula e la giovane Diana Shnaider che saranno le protagoniste della seconda semifinale. Pegula ha avuto la meglio in due set (6-4 7-5) sulla connazionale Stearns, Shnaider, invece, ha impiegato oltre due ore per avere la meglio sulla finalista della passata edizione Samsonova (4-6 6-1 6-4).
Vediamo quindi come si sono svolti gli ultimi due quarti del National Bank Open.
[3] J. Pegula b. P. Stearns 6-4 7-5
Non è stata la stagione che si aspettava quella di Jessica Pegula. La tennista statunitense ha dovuto affrontare problemi fisici, ma tra alti e bassi è riuscita a portare a casa un titolo lo scorso giugno a Berlino. Adesso è tornata in Canada, torneo nel quale si presenta come campionessa uscente, avendo vinto il WTA 1000 lo scorso anno in quel di Montreal.
Pegula, numero 6 WTA e testa di serie numero 3 del WTA 1000, è la tennista con il ranking più alto rimasta in tabellone e ha impiegato un’ora e ventinove minuti per avere la meglio della connazionale Peyton Stearns, numero 53 al mondo.
Il primo set scivola senza pensieri per la trentenne di Buffalo. Pegula cede solo cinque punti al servizio, non concedendo nessuna occasione per piazzare il break alla più giovane connazionale. Stearns dal canto suo paga un passaggio a vuoto nel quinto gioco che permette a Pegula di scappare via.
Il secondo set segue un altro copione. I colpi pesanti di Stearns permettono alla ventiduenne di difendersi al meglio, annullando ben sei palle break, per poi tentare la fuga strappando il servizio alla più esperta connazionale. Sotto 5-2 Pegula però cambia marcia. Un magnifico game di risposta riporta la numero 6 WTA in carreggiata, recupera il break e poi scappa via per il 7-5 finale.
Per Pegula si tratta della quarta volta che raggiunge almeno la semifinale nel torneo canadese, dal suo debutto nel main draw avvenuto nel 2021. La nativa di Buffalo ha infatti raggiunto la semifinale nel 2021 e nel 2022 e poi vinto il titolo lo scorso anno. Pegula è la quarta tennista nell’Era Open ad aver raggiunto per almeno quattro volte consecutive la semifinale del National Bank Open.
Aggiunge il suo nome a quelli di Monica Seles (1995-1999), Gabriela Sabatini (1988-1991) e Simona Halep (2015-2018).
“Ho solo cercato di ricordare a me stessa su cosa dovevo concentrarmi“, ha dichiarato Pegula al termine del match. “Anche se lei era in vantaggio per 5-2, sapevo che c’era sempre ancora una possibilità che poter tornare in gioco, specialmente dato che avevo avuto delle palle break all’inizio del set, e sapevo cosa poteva funzionare per me”.
[14] D. Shnaider b. [6] L. Samsonova 4-6 6-1 6-4
Una delle tenniste più in forma di questa estate è sicuramente Diana Shnaider. La ventenne russa ha trionfato in poche settimane prima a Bad Homburg e poi a Budapest, con l’aggiunta del terzo turno conquistato a Wimbledon. Dopo l’argento conquistato in doppio ai Giochi Olimpici, Shnaider è volata in Canada continuando a macinare bel gioco.
La ventenne nata a Zigulevsk ha regolato in tre set Liudmila Samsonova, 4-6 6-1 6-4, conquistando la sua prima semifinale in un WTA 1000, dopo aver conquistato il primo quarto “1000” ventiquattrore prima.
Shnaider dall’inizio del mese di giugno ha conquistato 18 match, colei che ha vinto di più in questo orizzonte temporale, risultati che le permetteranno di entrare in top 20 al termine del torneo canadese.
La russa con la vittoria contro Samsonova è diventata la più giovane tennista a raggiungere le semifinali in Canada da Bianca Andreescu che nel 2019 ha sollevato il trofeo davanti ai propri tifosi.
Dopo un primo set giocato meglio da Samsonova, Shnaider ha incrementato le sue percentuali al servizio, non concedendo nessuna palla break alla più esperta connazionale. Samsonova al contrario ha giocato un secondo set nel quale ha sofferto tanto al servizio, per poi tornare a lottare nel terzo set, ma pagando a caro prezzo il break subito nel settimo gioco.
“Penso che ogni passo che ho fatto sia stato qualcosa di incredibile“, ha dichiarato Shnaider. “È onestamente incredibile. Quando ero al numero 100, ho pensato sono circondata da tutte queste giocatrici, era qualcosa di nuovo per me che provenivo dagli juniores. Poi ho raggiunto la top 70, la top 50. Tutto è stato così veloce, e ora eccomi in Top 30″.
“Dopo il mio primo titolo ho pensato, Ok, ho vinto ma il mio obiettivo era già quello di conquistarne un secondo titolo. L’ho già raggiunto, ma di sicuro ho ancora più fame di prima”.