Qualche problema fisico ha limitato la prima parte della stagione di Jessica Pegula, numero 6 del mondo ma appena ventesima della Race, posizione che in ogni caso migliorerà sensibilmente in virtù del risultato al National Bank Open presented by Rogers.
Nel sabato sera canadese, Pegula è riuscita a venire capo in due set del derby contro Peyton Stearns, nonostante la connazionale abbia servito per andare terzo. “Condizioni difficili”, ha detto Jessica, “un sacco di vento, raffiche, mulinelli. Ho ricordato a me stessa quello su cui dovevo concentrarmi. Anche sotto 5-2, sapevo che c’era una possibilità di recuperare, avendo già avuto palle break e ha funzionato”.
Ha fatto parecchi complimenti a Stearns, battuta dodici mesi fa a Washington: “Rispetto all’anno scorso è più ‘match tough’ [qualcuno che gioca parecchio per prepararsi ai grandi eventi, ndr], meno “sporadica” e non ero sicura sulle sue intenzioni di come volesse giocare”. Peyton è una delle cinque giocatrici statunitensi ad aver raggiunto i quarti a Toronto; tre sono in semifinale. “C’è un’ottima profondità del movimento da qualche anno a questa parte, cinque tenniste in top 15 [Gauff, Pegula, Collins, Keys, Navarro], fantastico. Spero che una di noi possa compiere un ulteriore passo in avanti e vincere altri tornei importanti. Io non sono più giovanissima, ma Emma e Coco hanno tutta la carriera davanti e Coco ha già uno Slam. È dura giocare a tennis negli USA con la concorrenza di altri sport più seguiti, quindi è bello avere un gruppo di giovani al vertice e magari possiamo far crescere il movimento”.
Esattamente un anno fa, Jesse vinceva a Montreal, battendo Iga Swiatek in semifinale. Una macchina di solidità, ma questa settimana non sembra ancora a quel livello. “Probabilmente giocavo meglio, ma a dirla tutta questa settimana è strana, mi pare che nessuna stia giocando un tennis fantastico, ci sono stati match brutti, non so perché. Forse perché siamo tornate alle ‘regular duty’ [le palline Wilson con cui le ragazze giocano da qui allo US Open], più leggere, volano un po’ di più; poi le condizioni degli ultimi due giorni sono state particolarmente complicate. All’esordio contro Pliskova ho tenuto un livello alto, anche in doppio [ha perso ai quarti in coppia con Olmos]. Difficile però fare confronti con un anno fa, nel tennis ogni giorno è diverso e non sai veramente quello che stai per mettere in campo”.
Con Stearns avanti 5-2, Pegula si era alzata dopo il cambio campo trasformata, infilando una striscia di cinque giochi. Qual è il trucco? “A volte fa bene lasciarsi andare alle emozioni. Almeno per me, non particolarmente emotiva, così quando lo faccio mi aiuta a schiarirmi i pensieri, resettare e tornare al momento presente, quello in cui c’è bisogno di vincere i prossimi punti. Non è mai lo stesso, ti dici cose diverse, ma per me si tratta di rimanere calma e concentrarmi su quello che serve e, se c’è dell’energia repressa, liberarla, verso te stessa o il tuo allenatore o chicchessia”.