La chiamavano ossessione, per alcuni era un sogno, per altri un imperativo categorico. Mancava l’alloro olimpico ad uno degli sport che da sempre è fucina di successi azzurri, macchina inarrestabile di vittorie ad ogni livello, in ogni categoria. Qualcosa che nemmeno la Genarazione dei fenomeni era riuscita ad ottenere, quando ad Atlanta 1996 tutto sembrava scritto, apparecchiato per il finale più bello e dolce ed invece l’Olanda ci rubò la scena e con essa la medaglia più importante. Allora su quella panchina c’era Julio Velasco che nel giro infinito della vita e dei grandi amori, a volte ritornano, lì dove era nato quel sogno. Questa volta a guidare 13 meravigliose atlete azzurre alla conquista di quel sugello definitivo che riempie finalmente quel voto in una bacheca colma di tutto. Una vittoria che arriva dopo tre finali maschili perse (Atlanta 1996, Atene 2004 e Rio 2016) e dopo che la nazionale femminile mai si era spinta oltre i quarti di finale del torneo olimpico. Insomma, è STORIA.
L’Italia ha travolto gli USA in una finale letteralmente a senso unico, imponendosi con uno schiacciante 3-0 (25-18; 25-20; 25-17) in appena 80 minuti di gioco: il divario tra la nostra Nazionale e le Campionesse Olimpiche di Tokyo 2020 è stato semplicemente enorme. Come è stato enorme nel battere la Serbia campione del mondo o la Turchia campione europea. Per tutte loro un secco 3-0 servito su un piatto d’argento su cui brilla la medaglia d’oro azzurra. Una medaglia che è la 40esima per la spedizione azzurra (come a Tokyo) ma la 12 del metallo più pregiato (meglio di Tokyo). L’Italia chiude così al nono posto del medagliere generale e settimana forza per numero di medaglie conquistate: una prova di forza importante per tutto il movimento sportivo italiano che ha saputo in questi anni dare una forma alle idee, traslandole su atleti e discipline che abbracciano tutto, dalle piste all’acqua, dalle corse ai salti, dalla leggerezza alla forza.
Da oggi è il primo giorno di un nuovo quadriennio olimpico, perché ricordiamoci che i Giochi sono il punto di arrivo di qualcosa che parte da più lontano. Ecco oggi è quel punto lontano che unisce la fine di qualcosa a Parigi e l’inizio di qualcos’altro dall’altra parte del mondo. Los Angeles è un bel posto per continuare a vincere.