Ultima giornata di qualificazioni sui campi del WTA 1000 di Cincinnati, protagonista di grandi domini da parte delle giocatrici favorite, e una grande sorpresa.
Dopo aver faticato nel primo turno di qualificazioni, si sperava in una partita più semplice per l’ex numero uno del mondo Naomi Osaka. A sorpresa, invece, Krueger vince una partita di nervi, rimontando il break di svantaggio nel parziale decisivo.
Accedono al main draw anche Townsend, Frech e Gracheva, tutte vincitrici in due rapidi set sulle rispettive avversarie.
[12] T. Townsend b. C. Paquet 6-3 6-4
Tutto facile per Harriet Dart che, in poco più di sessanta minuti di gioco, conquista la prima vittoria di giornata sulla neo-armena Elina Avanesyan.
Nonostante l’avvio favorevole col break nel terzo gioco, Avanesyan non riesce concretizzare il vantaggio, sciogliendosi sul più bello. In controllo fino al settimo game, un fulminante 0-40 non le lascia scampo. Sono forse quei pochi attimi, a decidere l’esito dell’intera sfida. Da quel 4 a 3 in suo favore, l’armena perde 5 giochi consecutivi, regalando il primo parziale. Alla ripresa le cose non sembrano cambiate, Avanesyan è ormai uscita dal campo: due break concessi e secondo set che termina col breadstick in trentacinque minuti. Una sola palla break concessa dalla britannica, nonostante la percentuale di prime inferiore al 60%. Dart vola così verso il tabellone principale e, molto probabilmente, verso un nuovo best ranking.
[1] M. Frech b. [14] J. Bouzas Maneiro 6-4 6-1
Non delude le aspettative la testa di serie numero 1 delle qualificazioni, con una netta vittoria ai danni della spagnola Bouzas Maneiro, sconfitta in due set. Frech ottiene cosi la rivincita delle precedente sfida sulla terra di Valencia, accedendo al main draw.
A discapito del punteggio, il primo set non è privo di insidie. La spagnola, capace di mettere in campo soltanto il 38% di prime palle, difende un solo game alla battuta: il primo. I giochi successivi sono sempre di grande lotta, ma la polacca continua a dimostrarsi superiore: annulla sei palle break su sei, concretizzandone due delle tre offerte dall’avversaria.
L’inizio del secondo parziale sembra voler chiudere definitivamente i giochi, col break a favore della polacca nel terzo gioco. La spagnola riesce a restare mentalmente aggrappata alla partita, rientrando di prepotenza sul 3 pari. Sforzi inutili, però: Frech torna in vantaggio nel game successivo e, questa volta, Maneiro non è più in grado di difendersi. 6-4 in cinquantaquattro minuti.
[10] V. Gracheva b. A. Sasnovic 6-4 6-3
Dopo aver faticato al primo turno con la cinese Wang, Gracheva archivia in due set la pratica Sasnovic. Dopo un inizio lottato, la francese riesce a portarsi avanti sfruttando la prima palla break del match nel secondo gioco. Tutto fila liscio, fino al 4 a 2. La bielorussa sale in cattedra, cinica alla prima occasione di controbreak. Il servizio perde efficacia da ogni lato del campo, con un susseguirsi di giochi vinti dalla giocatrice in risposta. Alla fine, dopo aver servito per il set, la francese riesce a concretizzare il il parziale sulla battuta avversaria.
Nel secondo set la trama non cambia: difficile, troppo difficile, tenere un turno di servizio. Come nel parziale precedente, però, ad avere la meglio è la giocatrice di maggior talento. Le servono tre martchpoint prima di riuscire a chiudere, ma alla fine la qualificazione è sua
A. Krueger b. N. Osaka 6-3 2-6 6-3
Cocente sconfitta per l’ex numero 1 del mondo Naomi Osaka, a un passo dalla vittoria nel set decisivo.
L’inizio di partita ha poco da raccontare: tanta lotta, ma quasi solamente sul servizio della giapponese. Nei primi tre giochi in battuta, la statunitense domina concedendo un solo punto: Per Osaka, invece, le difficoltà sono infinite, e il break arriva troppo presto. Alla terza occasione nel terzo gioco, Krueger si porta avanti. A un passo dallo strapiombo, la giapponese si vede costretta ad alzare il livello: ci prova, lotta, ma l’americana le soffoca ogni speranza, annullando 3 palle del controbreak. Scontratasi col peso delle occasioni mancate, Osaka si spegne: annulla i primi due set point sul suo servizio, ma al terzo è costretta ad arrendersi.
La testa della campionessa, però, si dimostra ancora una volta fondamentale: la partenza al rientro in campo è fulminante. Break nel gioco inaugurale e due punti soltanto concessi in battuta sino al 5 a 2. Conquistato un secondo break di vantaggio, il braccio torna a tremare quando chiamato a servire per il set: Krueger va sopra 0-40, una montagna da scalare. Osaka non molla, le annulla tutte e tre, una dopo l’altra. C’è una quarta chance, ma la giapponese è ancora superiore. A concretizzare sarà lei, al primo set point. Si va al parziale decisivo.
La numero 95 WTA segue la scia dei giochi precedenti, concedendo le briciole al servizio e dimostrandosi aggressiva nei giochi in risposta: è lei la prima a conquistare il break. L’americana non sembra avere alcuna intenzione di mollare, nonostante lo svantaggio. Dal 3 a 2 Osaka, la giapponese si spegne completamente. Blackout, totale. La tedesca domina i 4 giochi successivi, rimontando con grande cuore e agguantando il tabellone principale.