Una mattinata da dimenticare per il tennis azzurro impegnato nelle qualificazioni del WTA 1000 di Cincinnati. Dopo la sconfitta di Sonego nel circuito maschile, anche Lucia Bronzetti e Martina Trevisan sono costrette ad abbandonare anzitempo il suolo statunitense.
I pronostici non erano certo a loro favore, ma il livello delle avversarie lasciava sperare sfide più combattute. Punteggi forse fin troppo severi, ma il controllo della sfida è sempre stato nella racchetta avversaria.
Bronzetti sembrava poter girare a proprio favore l’inerzia del set, dopo il break recuperato e le chance sprecate (2 set point in risposta sul 5-4). Lulu Sun, sventata la paura, non ha concesso più nulla, chiudendo con grande decisione.
Sfida di grande lotta per Trevisan, che in campo lascia il cuore. Nonostante i due break di svantaggio nel secondo set, ci ha provato fino alla fine, recuperandone uno e costruendosi tre chance per tornare in parità. Ahinoi, il servizio di Montgomery è stato fin troppo dominante, decidendo il match con un doppio 6-4.
[3] L. Sun b. [9] L. Bronzetti 7-6(4) 6-3
Amaro primo set per Lucia Bronzetti, a un passo dalla vittoria in un set che sembrava già perso. La neozelandese parte decisa, il break nel terzo gioco mette le cose in chiaro: lei è la giocatrice da battere, almeno oggi. Sun domina sulle ali del vantaggio, senza mai concedere chance al servizio. All’improvviso, però, l’azzurra torna a in partita: sopra 40-30, Sun spreca la palla che le avrebbe permesso di servire per il set. L’inerzia è così ribaltata: Lucia ottiene il gioco in risposta e vince quello successivo, portandosi in vantaggio. Il contraccolpo psicologico sembra ancora gravare sulle spalle dell’oceanica, in difficoltà su ogni punto al servizio. Costretta ad allungare il set, per ben due volte vede il baratro aprirsi ai suoi piedi: è brava ad annullare entrambi i set point, ma l’italiana adesso sembra superiore. Bronzetti tiene a zero anche il gioco successivo, senza riuscire a crearsi ulteriori chance in ribattuta. Il tiebreak, però, premia la giocatrice dai nervi più saldi: Bronzetti torna a sbagliare, si concede fin dai primi punti e non riesce nella rimonta. Sun chiude con grande determinazione, il rovescio incrociato sulla riga con cui conquista il set, ne è la perfetta fotografia.
Al rientro in campo Bronzetti sembra voler proseguire quanto fatto fino a prima del tiebreak: alla prima occasione, conquista il break a zero. Il rovescio dell’azzurra, però, continua a tradirla: i gratuiti aumentano, e il vantaggio diventa impossibile da difendere. Tutto da rifare. Nonostante i giochi successivi siano ancora equilibrati e sempre vinti dalla giocatrice in risposta, comincia a palesarsi la miglior condizione della neozelandese. Dal 3 a 2 a favore dell’italiana, Sun infila 4 giochi consecutivi, dominando la seconda parte di set. Lucia, non può che arrendersi al primo matchpoint.
R. Montgomery b. [16] M. Trevisan 6-4 6-4
Inizio in salita fin da subito per Martina Trevisan, chiamata a recuperare il break subito nel gioco inaugurale. Il game successivo è da cardiopalma: 23 punti, 5 palle break annullate dalla statunitense. Alla fine è lei ad avere la meglio, su un’azzurra poco cinica nei momenti decisivi. Le due continuano a lottare, Martina riesce a vincere i due punti che avrebbero portato Montgomery ad avere due break di vantaggio, restando in scia. La statunitense, però, non concede più nulla. Il secondo set point è sufficiente, dopo 58 minuti di gioco. A far la differenza certamente la percentuale di prime palle: al 74% quella americana, solo al 55% quella di Trevisan.
Come a inizio partita, per Martina, l’impatto col secondo set è destabilizzante: ancora break, ancora un parziale da giocare all’inseguimento di una Montgomery fin qui quasi ingiocabile sul proprio servizio. L’azzurra continua a far fatica alla battuta, con una prima troppo debole e una seconda da giocare fin troppo spesso. L’americana, sulla prima, ottiene il 92% di punti, ma solo il 29, 2 su 7, con la seconda. Ogni gioco è estremamente lottato, Trevisan continua a provarci, ma l’unica palla break che riesce a conquistare è ben annullata da Montgomery. Alla terza chance la statunitense si regala anche un secondo break di vantaggio: dopo un game infinito, si concede il servizio per chiudere il gioco. Conscia dell’importanza della vittoria, il braccio mancino della giocatrice a stelle e strisce, trema proprio sul più bello: serie di errori, il servizio smette di funzionare e improvvisamente è sotto 0-40. Vince il primo punto, vince il secondo, e commette doppio fallo: 5 giochi a 3, Martina non molla. Il game alla battuta dell’azzurra è soltanto una formalità verso quello che sarà il secondo tentativo di qualificazione di Montgomery. Il servizio statunitense che tanto male aveva causato nel corso di tutto il match, sparisce, improvvisamente ma neanche troppo. Tanti, troppi dubi nel suo braccio, nuovamente sotto 0-40. Vince il primo, vince il secondo e, questa volta, anche il terzo e il quarto. Non è sufficiente, Trevisan non arretra e annulla primo match point. La battuta di Montgomery è tornata a far male, malissimo, e Martina non può resistere. Game, set and match, dopo un’ora e cinquantacinque minuti.