Il ragazzo sta iniziando a farsi notare sempre più spesso. Si parla di Jack Draper, numero 1 britannico e 28esimo tennista mondiale. Nelle ultime settimane: primo titolo sull’erba di Stoccarda, una vittoria al Queen’s contro un certo Carlos Alcaraz (campione uscente e pochi giorni dopo vincitore di Wimbledon) e, più recentemente, l’ennesima grande prestazione. Questa volta, sul cemento americano di Cincinnati. La vittima, Stefanos Tsitsipas, numero 11 ATP.
Tre set, in rimonta, perdipiù con il greco che nel set decisivo era andato a servire per il match. Il sangue freddo di Draper, però, gli ha permesso di riprendersi il servizio brekkando l’avversario a 0 e poi, guadagnando un altro break, la vittoria. Agli ottavi, per Jack, ci sarà il vincente del match tra Felix Auger-Aliassime e Casper Ruud. Una vittoria lo porterebbe al secondo quarto di finale 1000 in carriera due anni dopo esserci riuscito a Montreal 2022. Inoltre, arriverebbe pure il best ranking di numero 24 ATP. Alla vigilia degli ottavi Draper si è concesso ai microfoni di Tennis Channel, dove ha parlato di svariate tematiche.
Nonostante non siano arrivati i risultati sperati negli ultimi tornei, il numero 28 al mondo si è detto soddisfatto della sua prova contro Tsitsipas e, in generale, della sua condizione attuale. “A partire dai Giochi Olimpici ho sentito di non star mettendo in campo il mio miglior tennis. Nel match contro Stefanos, però, ho cercato di trovare un modo per spuntarla e sono molto contento della mia grinta e determinazione. Ogni giorno sento di giocare sempre meglio, mi sento davvero bene e non vedo l’ora di continuare su questa scia”.
Jack entra poi nel dettaglio sull’incontro con Tsitsipas che gli ha regalato il suo terzo ottavo di finale 1000 in carriera. “Stefanos è un avversario estremamente duro e sapevo che sarei dovuto rimanere lì ogni punto a combattere. Perdere il servizio nel finale e poi essere capace di rimontare ha significato molto per me e mi aiuta tanto anche a livello mentale”.
Infine, qualche parola sui campi di Cincinnati, che sembrano estremamente rapidi dalla tv. Non immaginiamo per chi le partite le debba giocare. “I campi di Cincinnati sono i più veloci su cui io abbia mai giocato. Tutti i tennisti sono abituati a giocare su campi più lenti dove, quando rispondi, ti trovi la palla giusto sopra di te. In questi campi invece tanti giocatori sbagliano colpi che di solito non sbaglierebbero. Forse non escono le migliori partite del mondo ed è per questo che cogliere le occasioni fa ancora più la differenza”.