Un po’ di rammarico per Jessica Pegula, sconfitta in finale al WTA 1000 di Cincinnati dalla numero 2 del mondo, Aryna Sabalenka. Un, quasi, totale dominio da parte della bielorussa, sempre in controllo del match. Per la statunitense, nonostante la sconfitta, c’è la consapevolezza di aver giocato due settimane a livello altissimo, con la vittoria a Montreal e la finale in Ohio, in una stagione per lei non del tutto soddisfacente.
Non c’è nulla che possa dar più fiducia in vista dell’ultimo appuntamento slam dell’anno, dove arriva da testa di serie numero 6.
Le occasioni, su suolo newyorkese, non mancheranno: la numero 1 del mondo, Iga Swiatek, non è apparsa al meglio su una superficie così veloce, mentre la campionessa in carica di Us Open e Cincinnati, Coco Gauff, è uscita al primo turno. La più papabile vincitrice è forse ancora Sabalenka, ma il suo gioco di grande potenza è da sempre vittima di grande discontinuità. Che possa essere una chance per Pegula? Di certo è la giocatrice che su cemento ha fatto veder le miglior cose in queste ultime due settimane. Le sensazioni non possono che essere ottime.
Queste le sue parole nella conferenza stampa post partita.
D. Non è il risultato che avresti voluto, ma come hai vissuto queste settimane?
Jessica Pegula: “Due settimane incredibili. Oggi, sfortunatamente, Aryna è stata troppo brava. Ha giocato a un livello altissimo, senza calare. Ho avuto qualche occasione alla fine, ma non sono riuscita a sfruttarle. Sono molto fiera di me e del livello che sono riuscita a mostrare in queste due settimane, giocando molte partite e dimostrando, a me stessa, di poter reggere questi ritmi per diversi match, superando varie sfide e adattandomi sempre alle condizioni di diverse città e campi. Sono veramente orgogliosa di me stessa“.
D. Hai giocato tanto in queste due settimane. Come ti sentivi prima di entrare in campo? Pensi che la stanchezza abbia influito?
Jessica Pegula: “Mi sono sentita molto bene nelle ultime due settimane, anche fisicamente. Ho avuto il mio allenatore con me, cosa che credo abbia fatto una grande differenza per il mio modo di muovermi in campo. Sento che non sempre sono riuscita a mantenere così a lungo una preparazione fisica cosi buona. A volte ho qualche ricaduta fisica, ma questa volta è stato fantastico riuscire a continuare a questo livello. Io e il mio team abbiamo fatto un buon lavoro, così come i fisioterapisti WTA a Toronto. Mi sento benissimo, ma non vedo l’ora di non far niente per i prossimi due giorni“.
D. Qual è la tua priorità da qui all’inizio dello Us Open?
Jessica Pegula: “Mi sdraierò sul mio divano con i miei cani per i prossimi due giorni, per rilassarmi e riprendermi. Poi, ovviamente, testa a New York. Probabilmente tornerò a colpire qualche palla entro giovedì, solo per cercare di abituarmi alle condizioni. Ovviamente non ho bisogno di un sacco di partite, ma quando arrivo a New York è sempre difficile combattere con la “follia” della città. Mi auguro di poter cancellare alcuni appuntamenti previsti con gli sponsor per questa settimana, ho una buona scusa. Spero di riuscire a fare qualcosa in più, sperando poi di riuscire velocemente a concentrarmi sulla routine e sul buon momento delle ultime due settimane“.
D. Sei sempre lucida nell’analisi del tuo momento e delle tue partite nelle conferenze stampa, restando sempre molto obiettiva. Pensi sia una dote di famiglia?
Jessica Pegula: “Non lo so. Credo di esser sempre stata brava a vedere le cose da diverse prospettive, riuscendo a parlarne in modo obiettivo ed esaustivo. Su alcuni argomenti, non so da dove derivi. Ho molta fiducia in me, non in modo arrogante ed egoista, ma so di essere in grado di fare molte cose. Credo possa derivare anche solo dal tempo che passo giocando a tennis. Immagino mi venga naturale. Tutti mi dicono sempre che dovrei andare più in TV, ho una voce televisiva“.
D. Visto il tuo ultimo periodo, nei prossimi due giorni probabilmente potrai sederti sul divano senza avere preoccupazioni. Quanto tempo è passato dall’ultima volta?
Jessica Pegula: “Si da inizio anno mi sembra che l’ultima volta sia stata durante la scorsa stagione. Quando arrivi a uno slam sapendo di aver fatto bene nelle ultime due settimane, vuoi fare ancora meglio. Bisogna ricominciare da capo, con tutto lo stress e l’ansia che tornano. Serve avere fiducia nel corso di tutta la stagione. Non mi stresso al pensiero di dover difendere dei punti, ma comunque so di essere in un buona posizione per la fine dell’anno e per arrivare alle Finals, dove difendo una finale. Questa è l’unica cosa che mi ha stressata un po’, sapere di non star facendo una buonissima stagione e quindi di dover ottenere buoni risultati per riuscire a qualificarmi. Se non ti qualifichi, non hai neanche l’occasione di difendere quella finale. E non è bello vederla in questa prospettiva. So che questo mi stava stressando un po’, ma ora posso stare più tranquilla”.