[18] L. Musetti b. [PR] R. Opelka 7-6(3) 1-6 6-1 7-5
Al quarto tentativo, Lorenzo Musetti riesce a battere Reilly Opelka, il 211 cm dal Michigan arrivato al n. 17 del ranking due anni e mezzo fa. 7-6(3) 1-6 6-1 7-5 in poco meno di tre ore a favore dell’azzurro che, appunto, aveva perso i primi tre confronti diretti senza vincere un set. Se Opelka aveva chiuso in anticipo la stagione 2022 per sottoporsi all’intervento all’anca, con un solo match disputato l’anno scorso e rientrando solo a Newport in luglio, Musetti è cresciuto tanto da allora, a livello tecnico, tattico e mentale, aspetti chiaramente correlati tra loro.
Si è visto nella posizione in risposta, da come si è lasciato scivolare addosso le quattro palle break non sfruttate del primo parziale, da come ha reagito al passaggio a vuoto del secondo set. Non benissimo la partenza del quarto, non che sia semplice rimanere sul pezzo quando il gioco è frammentato e l’avversario anche di più, e obiettivamente pareva inevitabile la partita finale, tre set point consecutivi per Opelka in battuta, altre due ai vantaggi, bastava un ace, una risposta sbagliata o troppo leggera e svolazzante. E invece. Reilly ha regalato e Lorenzo non si è fatto trovare impreparato, anzi, lo aspettava al varco come sanno fare quelli forti, ha preso la rincorsa e, lui sì leggero, è volato sopra l’ostacolo.
Primo set – Musetti merita, anche se deve aspettare il tie-break
Lorenzo sceglie di partire al servizio, cinque game sono messi al sicuro da chi è in battuta, un paio arrivano ai vantaggi. Musetti varia la posizione in risposta, l’idea è di rimetterne di là il più possibile e si procura un succulento 0-40. Non riesce però mai a rispondere, nonostante un paio di seconde statunitensi, con forse il rimpianto sulla terza chance quando cerca il rovescio d’incontro invece di accontentarsi dello slice, però il match è qui e ora, non si gioca con il senno di poi. Torna a contenere e si procura il vantaggio esterno, stavolta la seconda di Opelka è da far invidia alla prima di qualche collega e il 3 pari alla fine arriva.
La seconda metà del parziale è dominata dai servizi e allora è tie-break. Lorenzo parte benissimo, 3-0 rispondendo in qualche modo alla prima e incassando il successivo errore e facendo giocare una volée non comodissima. Reilly risponde tirando i dadi, a volte esce il numero sperato, a volte manca il tavolo; troppo poco per un Musetti convinto che si assicura il primo parziale.
Secondo set – Lorenzo sparisce insieme al servizio
La prima azzurra latita, in realtà dall’inizio del match, ma ora ne entra una su tre e Reilly ha trovato il tempo risposta, ne mette parecchie e pesanti. Il gioco è sempre nelle sue mani, Musetti non fa sentire la sua presenza e il primo break arriva al quarto gioco. Ne piazza subito un altro, Opelka, aiutato anche dai doppi falli e pareggia il conto in una mezz’ora con un 6-1 che riassume bene la situazione in campo.
Terzo set – Ancora un solo uomo in campo, però è Musetti
Dopo due turni di servizio persi, Lorenzo si ritrova con l’avvio della nuova partita, tiene a zero chiudendo con una magia in avvicinamento alla rete e approfitta della prima battuta americana dimenticata in bagno durante il break: risponde al serve&volley facendo giocare un primo colpo scomodo (Opelka ha tutt’altra sensibilità rispetto al nostro) che, se anche supera la rete, permette il passante. Di nuovo reattivo anche in uscita dal servizio, Musetti è padrone della situazione; l’altro si affida alla battuta evitando il bagel in extremis, ma non che gli venga restituito il 6-1.
Quarto set – Il quinto è dietro l’angolo, Musetti non ci sta
Il match ha forse preso la direzione definitiva? Proprio no, al secondo game Opelka strappa, non solo risposte ma anche scambi ben diretti, mentre il classe 2002 toscano forza di nuovo (senza fortuna) la prima sulla palla break da sinistra. Come ogni servebot che si rispetti, il vantaggio gli permette giocare più tranquillo; viceversa, l’avversario deve stare ancora più attento sui propri turni di battuta cercando di non pensare che potrebbe non avere chance di rientrare. Una piccola possibilità c’è, no, potrebbe esserci al quinto gioco, ma Lorenzo manca il passante dello 0-30.
Avanti veloce fino al 5-3, game che sembra andare veloce verso il Michigan, 40-0. A quel punto, tuttavia, Reilly combina un disastro dietro l’altro, concede una palla break sulla quale Lorenzo non riesce a giocare una risposta competitiva, ma non è finita, si rimane lì, altri due set point se ne vanno, nuova opportunità per Lorenzo e doppio fallo, 5-4. Ora la parte mica scontata, bisogna completare l’opera e il Muso lo fa a zero. Ormai risponde come se sapesse in anticipo le domande e, lasciando un punto degli ultimi quindici, va a prendersi il secondo turno contro Nishioka o Kecmanovic.