[Q] M. Bellucci b. [WC] S. Wawrinka 6-4 7-6(5) 6-3
Mattia Bellucci (23 anni, numero 101 del ranking ATP) vince il primo incontro in un torneo dello slam della sua carriera, qualificandosi al secondo turno dello US Open dopo aver eliminato quel che rimane del campione dell’edizione del 2016 Stan Wawrinka (39 anni, ormai sprofondato al numero 176 della classifica mondiale) con il punteggio di 6-4 7-6(5) 6-3 in due ore e 13 minuti di gioco. Mattia, reduce dalle qualificazioni e dalle cocenti delusioni con Tiafoe e Shelton rispettivamente al Roland Garros e a Wimbledon, entrambe al quinto set, può finalmente sorridere, avvicinandosi ancora di più alla top 100 del ranking mondiale. Al secondo turno il 23enne di Busto Arsizio dopo una vittoria così prestigiosa potrà verosimilmente continuare a sognare, perchè affronterà il numero 87 Christopher O’Connell, che ha sconfitto a sorpresa la testa di serie numero 26 Jarry.
Primo set: Wawrinka è arrugginito, Bellucci mette in mostra tutto il suo talento
Mattia, fin dai primi scambi, sembra avere qualcosa in più dell’avversario, e ci riferiamo all’esplosività e alla freschezza delle gambe: Stan è pesante, soffre gli spostamenti laterali, rinucia completamente a quelli in avanzamento e per il braccio talentuoso di Bellucci diventa fin troppo facile muovere la palla e l’avversario, perfino con lo sfizio del chop di dritto. La parte centrale del set – contrassegnata da tre break consecutivi – premia l’italiano, che difende il vantaggio nel punteggio fino al 6-4 finale, concludendo il set con una deliziosa smorzata di rovescio: Wawrinka, sostenuto dal pubblico del campo numero 17, paga una percentuale mediocre di prime palle in campo (38%) e tutta la ruggine dell’ultimo periodo, nel corso del quale ha giocato poco e male.
Secondo set: due discese a rete disordinate di Stan regalano il tie break a Bellucci
Wawrinka nel primo game annulla una palla break pericolosissima, e da quel momento riesce finalmente a sciogliere un pochino il braccio, aumentando l’incisività del servizio. Lo svizzero nei game di risposta non vince praticamente un punto, rimanendo spesso lontano dalla palla avversaria, ma riesce in qualche modo a comandare il punteggio, che segue ordinatamente i binari dei turni di battuta: si arriva così al tie break nonostante qualche doppio fallo di troppo di Stan, che però non concede altre occasioni. Mattia non riesce a strappare la partita, per la prima volta sembra subire la pressione del palcoscenico e dell’avversario, e, per la paura di colpire il dritto, si rifugia nella timidezza del chop: l’italiano nel corso del tie break torna però a indossare la maschera giusta, si carica, ritrova il coraggio, mette a segno due dritti vincenti consecutivi in uscita dal servizio, e, infine, sul 5 pari, approfitta di due discese a rete disordinate dell’avversario, che si arrende alla chela mancina di Mattia, regalando il primo e unico minibreak.
Terzo set: Mattia si gode l’emozione più forte della carriera
Wawrinka ormai non ci crede più, e nel quarto game comincia a scherzare con il pubblico: i siparietti distraggono Bellucci, che si ritrova a dover annullare un paio di palle break nel corso del quinto gioco. Il bustocco risponde presente, mettendo a segno altrettanti ace, e di fatto, in quel momento, chiude l’incontro: sul 3 a 2 arriva infatti il break decisivo, con Stan che regala un errore banalissimo e gratuito di dritto, consegnandosi definitivamente all’avversario. Mattia non trema e, chiamato a servire sul 5 a 3 per la vittoria più importante della carriera, raccoglie quel che rimane del campione del 2016 e difende il turno di battuta a zero, mettendo a segno, sul match point, il dodicesimo ace dell’incontro (e in generale il 36esimo colpo vincente di una partita brillante).