Un match di tennis, spesso, può andare oltre i suoi confini e sfociare in una battaglia che persiste per ore, lasciando impresso nella mente degli spettatori un ricordo indelebile, che, talvolta, riesce a conservare le emozioni vissute in quel momento. I Grand Slam contribuiscono largamente allo spettacolo, rendendo quasi ogni match infinito e “drammatico”, non solo per i giocatori in campo. I set finali degli Slam sono entrati a far parte delle pagine più importanti della storia del tennis, scritte dai protagonisti più grandi ed iconici. C’è chi, come Isner e Mahut, ha infranto ogni record di durata, trasformando un incontro di tennis in una gara di endurance, superando le undici ore di gioco. Chi invece, per la metà delle ore, non ha mai abbassato la guardia, contendendosi il titolo di uno major, nella finale più epica e lunga di sempre, giocata all’Australian Open da Djokovic e Nadal, nell’ormai lontano 2012.
Dodici anni dopo, la musica non è affatto cambiata. Le battaglie in campo sono sudate esattamente come anni fa, anzi, sono sempre di più. L’incontro del secondo turno dello US Open, conteso da Andrey Rublev e Arthur Rinderknech, è diventato il 113° match a raggiungere il quinto set nei Grand Slam del 2024, superando il record di 112 partite che resisteva dal 1992. Una cifra che verrà abbondantemente superata, dato che ci troviamo soltanto a metà della prima settimana dell’ultimo Slam stagionale. Anche Wimbledon, quest’anno, ha contribuito particolarmente a questa statistica, ospitando ben 37 incontri giunti al quinto set, superando il record di 35 match, detenuto congiuntamente dallo US Open 1983 e dagli Australian Open 2024.
Un record che non sorprende affatto, quello registrato nell’epico iincontro tra Rublev e Rinderknech, scaturito sia da un innalzamento del livello dei giocatori della top 100, che non si tirano indietro dinanzi ai top player, spesso costretti ad arrancare nei set finali contro degli avversari indemoniati; ma anche causato dal fittissimo calendario dei giocatori di alta classifica, che non sempre giungono agli appuntamenti del Grand Slam in condizione smagliante.
Il 2024 ha regalato dei match particolarmente emozionanti. Primo fra tutti, l’incontro che ha visto Jannik Sinner trionfare in rimonta all’Australian Open contro Daniil Medvedev, giocando un quinto set senza eguali, mettendo in mostra tutto il suo talento e laureandosi per la prima volta campione Slam. Altrettanto entusiasmante, la finale del Roland-Garros conquistata al quinto set da Carlitos Alcaraz, dopo essere stato in svantaggio 2-1 contro Sascha Zverev. Per ultimo, ma non certo per importanza, lo straordinario match dei quarti di finale di Wimbledon, con protagonista l’azzurro Lorenzo Musetti, che nel set finale piega il gigante Taylor Fritz rifilandogli un severissimo 6-1 e conquista la sua prima semifinale nel Grand Slam.