K.Muchova b. [5]J.Paolini 6-3 6-3
NEW YORK – Aveva iniziato bene, Jasmine Paolini, brekkando Karolina Muchova nel terzo game del loro incontro di ottavi di finale, nel bel catino del Louis Armstrong Stadium, pieno quasi in tutti i settori. Da quel momento in poi, però, la partita è passata brutalmente e definitivamente nelle mani dell’avversaria, che non ha più permesso a Jasmine di impensierirla nè col gioco nè tantomeno nel punteggio.
Muchova, dopo avere immediatamente recuperato lo svantaggio, ha iniziato a sciorinare il suo miglior tennis, fatto di pressione in attacco costante, discese a rete, servizi e dritti potenti, rovesci tagliati, e chi più ne ha più ne metta. Frastornata, Paolini ha iniziato anche a sbagliare parecchio, specialmente con il dritto, strappandolo troppo nel comprensibile tentativo di tenere lontana l’indiavolata Karolina dalla rete.
Il primo set finisce 6-3, il secondo rimane in equilibrio fino al settimo game, quando Muchova piazza un break, sale 5-3, e per chiudere la contesa strappa nuovamente la battuta all’italiana. Un’ora e 8 minuti di match, soli 10 vincenti a fronte di 16 errori per Jasmine (17-14 per Karolina), 58 punti a 39, poco altro da aggiungere purtroppo. Magnifica giocatrice la ceca, a tratti sembra di ammirare un Federer in gonnella, giornata sottotono per Paolini, ma come detto grandi meriti vanno riconosciuti all’avversaria. Muchova attende ai quarti la vincente fra Wozniacki e Haddad-Maia.