Gruppo D, Manchester
CANADA – FINLANDIA 2-0
D. Shapovalov (CAN) b. E. Vasa (FIN) 7-6(2) 6-2
F. Auger-Aliassime (CAN) b. O. Virtanen (FIN) 6-2 6-3
In attesa del doppio a completare il risultato, il Canada si assicura la vittoria sulla Finlandia grazie ai successi in singolare di Denis Shapovalov su Eero Vasa e di Felix Auger-Aliassime su Otto Virtanen, entrambi in due set. Battuta l’Argentina 2-1 (vittorie nei singolari) nella prima giornata, il Canada è a punteggio pieno, mentre la Finlandia – priva di Emil Ruusuvuori che ha chiuso la stagione in anticipo – rimane a zero vittorie, sconfitta all’esordio dalla Gran Bretagna, andando a segno solo nel doppio.
D. Shapovalov (CAN) b. E. Vasa (FIN) 7-6(2) 6-2
A volte la Coppa Davis riduce le distanze e il tennista anche nettamente inferiore sulla carta (e in classifica e in tutto il resto) gioca alla pari con l’avversario di nome e magari lo batte, sospinto dalla bolgia del pubblico di casa. Non è il caso di questo primo rubber del tie fra Canada e Finlandia, anche perché si gioca a Manchester e di casa qui al massimo ci sono Liam e Noel Gallagher. È invero presente un rumoroso gruppetto di tifosi finlandesi, tuttavia non sufficiente per impedire a Denis Shapovalov di imporsi su Eero Vasa per 7-6(2) 6-2 in 74 minuti.
Non potendo contare su Ruusuvuori, il capitano Jarkko Nieminen ha appunto schierato Finlandia 3, il n. 703 ATP Vasa, ventisettenne di Turku (la più antica città del Paese). Alto 185 cm come l’avversario e anch’egli con il cappellino al contrario ma non mancino, Vasa ha avuto il merito di restare in partita nel primo parziale, ma la velocità di crociera di Denis Shapovalov era troppo superiore e al canadese è bastato entrare negli scambi, magari contenendo l’altrui servizio invece di rispondere fortissimo mancando il campo, senza strafare in attesa dell’errore di Eero. In pratica, quello che fanno solitamente contro di lui gli avversari del Tour.
Primo set – Equilibrio anche nello sparire dal campo, poi Shapovalov trova la chiave
Eero sceglie di partire in risposta, ma a partire è solo Denis che sale tranquillo 3-0. Vasa muove il punteggio, mentre Shapo inizia a mancare il campo presto e spesso; in pratica, altri tre giochi con un top 100 opposto a un seconda categoria, però a ruoli invertiti, ed è 3 pari.
All’ex numero 10 del mondo e ora numero 100 basta tenere tre palle consecutive in campo per vincere il punto, come dimostrano le rispettive e ben differenti percentuali di conversione sulla seconda battuta, e pare riuscirci (abbastanza) in questa seconda fase del set, procurandosi anche un set point sul 5-4, cancellato però dall’ace. Insomma, Eero ha bisogno della prima e ne mette a sufficienza per arrivare al tie-break.
Potrebbe non essere un’ottima notizia per il mancino canadese considerando che quest’anno ne ha vinti 6 su 18, ma essere quello più solido contro il n. 703 ATP non è troppo complicato neanche per lui; infatti chiude 7-2, mentre Vasa lo sorpassa per numero di grauiti (24-22).
Secondo set – Quando il favorito vince un primo parziale equilibrato…
Come da copione, l’underdog che si ritrova sotto di un set giocato alla pari non è più in grado di opporre una valida resistenza: Vasa subisce il break in apertura, gli errori ora sono quasi tutti suoi, l’illusione del servizio tenuto al terzo game svanisce in fretta e Shapovalov arriva in scioltezza al 6-2.
F. Auger-Aliassime (CAN) b. O. Virtanen (FIN) 6-2 6-3
Andamento un po’ diverso e addirittura più semplice nel secondo rubber, dove Felix Auger-Aliassime, n. 21 ATP con un best ranking al numero 6, ha fatto valere superiorità ed esperienza nella sfida inedita tra i numeri 1 nazionali con Otto Virtanen, n 110. 6-2 6-3 in 71 minuti per Auger-Aliassime che garantisce la vittoria alla propria squadra dopo appena due ore e mezzo complessive.
Primo set – Virtanen regge solo all’inizio
Tutto piuttosto tranquillo per la battuta fino al sesto gioco. In realtà, anche in quel turno Otto pareva in controllo, ma un’uscita lenta dal servizio, una buona difesa canadese e un serve&volley senza fortuna ribaltano rapidamente la situazione e Felix brekka.
Ben diretto e concluso lo scambio con cui annulla la palla dell’immediato rientro, il classe 2000 di Montreal può andare a sedersi in vantaggio 5-2 sulle note di Livin’ on a prayer. Virtanen accusa il colpo, non riesce nemmeno a restare in scia e Auger-Aliassime incamera il 6-2.
Secondo set – Una replica o poco più
Virtanen dà ancora segnali di vita, almeno nei primi game. Di nuovo, però – e questo non è un buon segnale dal punto di vista mentale – è il sesto gioco a rivelarsi dirimente: Otto cerca qualche prima alla T da destra che sembra più un servizio al corpo nel rettangolo sbagliato, le risposte di Felix accentuano l’uscita non brillante dalla seconda battuta, un paio di seconde battute uscite poco brillantemente ed è break.
Il ventitreenne finlandese questa volta riesce a restare in scia, costringendo l’altro a servire per chiudere. Può succedere che Auger-Aliassime senta la pressione e le sue seconde di servizio prendano strade a caso, ma non in questa occasione, anche perché mette subito tre prime che non tornano indietro e chiude al secondo match point.