Gruppo D, Manchester
ARGENTINA b. GRAN BRETAGNA 2-1
T. M. Etcheverry b. D. Evans 6-2 7-5
F. Cerundolo b. J. Draper 7-6(4) 7-5
D. Evans/N. Skupski b. M. Gonzalez/A. Molteni 6-3 7-5
Non tutto è perduto, c’è ancora speranza: si può racchiudere in questo concentrato di sentimenti, la vittoria dell’Argentina di Guillermo Coria sulla Gran Bretagna. Le pesanti sconfitte nei due singolari contro il Canada apparivano infatti un pesante macigno da sostenere per le possibilità della formazione albiceleste di qualificarsi alla Final Eight di Malaga.
Tuttavia, alla falsa partenza, i sudamericani hanno reagito nel migliore dei modi non soltanto vincendo il confronto con i britannici ma anche convincendo per le prestazioni offerte dai protagonisti scesi in campo. E in questo senso ha pagato eccome la decisione di Capitan Coria di sostituire l’opaco Baez, schierato in prima giornata e mandato KO da Shapovalov, con Tomas Martin Etcheverry come secondo singolarista della squadra.
Il tennista di Mar de Plata ha difatti risposto benissimo alla chiamata, dando ragione al suo capitano tramite una prova di grandissima consistenza grazie a cui ha schiantato (6-2 7-5 in 2h06′ di partita) un rivale molto esperto di certi palcoscenici e delle atmosfere da Davis come Daniel Evans. Il primo punto portato a casa dagli argentini, ha fornito quella la sicurezza necessaria a Francisco Cerundolo per poter giocare libero da eccessive pressioni e rispolverare così il suo miglior tennis.
Una versione del numero 31 ATP che ha messo in mostra una prova imperiale, da un lato riscattando la negativa performance offerta al cospetto di Auger-Aliassime; dall’altro prevalendo (7-6(4) 7-5 in 2h09′ di gioco) su avversario non solo quotato ma anche estremamente in forma come il fresco semifinalista dello US Open Jack Draper – forse però giunto con il serbatoio in riserva alla AO Arena di Manchester.
Il maggiore dei fratelli Cerundolo ha fatto registrare quasi trenta vincenti con il dritto sigillando un’affermazione dell’Argentina che vale moltissimo e che ora pone i favori del pronostico per il passaggio alla fase di novembre proprio sulla compagine sudamericana.
Questo tie con la Gran Bretagna era di fatto uno spareggio e nell’ultima sfida, gli uomini di Coria avranno il vantaggio di vedersela con la Finlandia: il fanalino di coda – non eliminato matematicamente, ma con un differenziale di 1-5 nei rubber lo è ufficiosamente – del girone. Mentre i ragazzi di Leon Smith avranno certamente un impegno sulla carta più complesso: Il Canada a punteggio pieno dei terribili splash brothers della Foglia d’Acero, ritrovatisi a brillare assieme come due anni fa quando conquistarono l’Insalatiera.
A punteggio acquisito, vittoria molto importante per il doppio britannico formato da Daniel Evans – che ha potuto così redimersi dopo la sconfitta in singolare, difficile da digerire per lui soprattutto perché rappresentava un traguardo prestigioso: la ventisettesima presenza che lo ha reso il secondo più presente ogni epoca trai i britannici in Davis – e Neal Skupski che hanno superato il collaudato duo argentino Maximo Gonzalez/Andres Molteni con lo score di 6-3 7-5. Successo pesante perché in caso di sconfitta, e dunque di 0-3, gli uomini di Smith avrebbero avuto uno svantaggio di 2 rubber nei confronti della compagine albiceleste: con questa vittoria però, entrambe le nazionali sono in parità con 3 e 3 persi. Ricordiamo che in caso di classifica avulsa potrebbero fare la differenza.