SPAGNA – AUSTRALIA 2-1
Carreno Busta (ESP) b. J. Thompson (AUS) 2-6 6-2 7-6(3)
A. Popyrin (AUS) b. P. Martinez (ESP) 6-4 6-4
M. Granollers/P. Martinez (ESP) b. M. Ebden/M. Purcell (AUS) 5-7 6-4 6-4
Nonostante l’assenza di Carlos Alcaraz nell’ultima giornata, la Spagna di David Ferrer chiude comunque il Gruppo B al primo posto e da imbattuta. In una sfida utile soltanto a decretare il primato del girone, le furie rosse battono a sorpresa l’Australia, sì senza il suo top player (De Minaur) ma nettamente favorita una volta giunti al doppio decisivo. Ma facciamo un passo indietro.
La giornata si è aperta con grande anticipo rispetto al solito, alle 11 anziché alle 15. Il rientrante Pablo Carreno Busta non è partito benissimo contro Jordan Thompson, reduce dagli ottavi di finale allo US Open (dove ha anche vinto in doppio), ma è riuscito a trovare il modo di ribaltare la partita e portare il primo punto ai suoi. Dopo oltre due ore e mezza il campione di Montreal 2022 si è imposto al tie-break decisivo, trionfando 2-6 6-2 7-6(3) e facendo esplodere di gioia il pubblico di casa.
Meno gioia, ma solo momentaneamente, l’ha (comprensibilmente) regalata Pedro Martinez nel secondo singolare, costretto ad arrendersi ad un Alexei Popyrin troppo superiore. Molto difficile ipotizzare che lo spagnolo potesse fare partita pari contro l’australiano in condizioni indoor – e infatti così non è stato. Un’ora e mezza precisa precisa, 6-4 6-4 senza mai perdere il servizio, 9 ace e 77% di punti vinti con la prima: Popyrin il suo lo ha fatto.
A sovvertire il pronostico finale è invece il doppio, dove questa volta Martinez – affiancato da un super Marcel Granollers – ha potuto gioire. Nelle scelte di inizio giornata avrebbe dovuto giocare Carreno al posto di Martinez, ma l’inattesa vittoria contro Ebden/Purcell è arrivata comunque. Appena tre break in tutta la partita, uno per ogni set: il primo viene conquistato dagli australiani al fotofinish (7-5), mentre gli altri due (entrambi 6-4) dagli spagnoli, che affidandosi al n°1 di specialità volano a Malaga da primi nel girone. Ai quarti sfideranno quindi la Germania oppure la seconda del Gruppo A, quello dell’Italia. Secondo posto invece per l’Australia, che sfiderà la vincente del Gruppo A o del Gruppo C, cioè gli Stati Uniti.
Il Cile batte la Slovacchia in un tie inutile
CILE – SLOVACCHIA 2-1
C. Garin (CHI) b. N. Gombos (SVK) 2-6 6-1 6-2
J. Kovalik (SVK) b. A. Tabilo (CHI) 6-4 6-7(2) 6-1
N. Jarry/T. Barrios Vera (CHI) b. N. Gombos/L. Klein 6-4 6-7(3) 7-6(5)
Senza un Jarry evidentemente non al meglio della condizione, sceso in campo solamente nell’ultimo match della settimana, il Cile non è riuscito a staccare il pass per le Final 8 di Malaga. In un girone ostico – ma non certo impossibile come il Gruppo C – i sudamericani non sono riusciti a passare il turno, come invece hanno fatto gli Stati Uniti (primi) e la sorprendente Germania (seconda) di Marterer e Hanfmann, priva di Zverev e Struff. Se sabato i tedeschi e gli statunitensi si sono sfidati per il primo posto, domenica è invece toccato a cileni e slovacchi affrontarsi in un tie di fatto inutile.
Nel primo incontro, durato poco più di un’ora e mezza nonostante tre set, Cristian Garin ha portato al Cile il primo punto, sconfiggendo in rimonta Norbert Gombos (precipitato fuori dalla top400 ma con un passato da n°80): 2-6 6-1 6-2 per il sudamericano. Più equilibrio nella seconda sfida di giornata, che ha visto la Slovacchia rimettere la sfida in parità grazie al successo di Jozef Kovalik, 6-4 6-7(2) 6-1 su Alejandro Tabilo, che non ha vinto neanche un match questa settimana ed è reduce da sei sconfitte consecutive. A portare il punto decisivo al Cile è stato proprio Nicolas Jarry, che insieme a Tomas Barrios Vera hanno lottato per quasi tre ore prima di riuscire ad imporsi 6-4 6-7(3) 7-6(5) su Gombos/Klein. Sebbene la partita fosse sostanzalmente inutile, l’emozione di vincere un match per il proprio paese sarà sempre speciale, come dimostra la reazione di Jarry subito dopo il successo.