14-15 settembre, Grecia-Serbia, Gruppo 1 di Coppa Davis. Da una parte Novak Djokovic, dall’altra Tsitsipas… ma è Petros, non Stefanos. Il n°1 ellenico ha infatti abbandonato la sua nazionale per un motivo singolare, ossia la partita di Serie A tra la Roma e il suo Genoa. Già, perché Stef pare cavarsela bene non soltanto con la racchetta: anche coi la palla tra i piedi non è affatto male!
In una domenica soleggiata, i rossoblù ospitano la Roma a Marassi, lo stadio di casa, dov’è presente un ospite d’eccezione (due, in realtà). Insieme ai giocatori del Genoa, infatti, sul rettangolo verde fa il suo ingresso anche Stefanos Tsitsipas – che ha giocato anche a calcio fino a 12 anni – accompagnato dalla fidanzata e collega Paula Badosa, ex n°2 del mondo ma che nessuno pare prendere troppo in considerazione.
L’invito del Genoa, tuttavia, è rivolto in particolar modo al n°12 ATP, storico tifoso rossoblù. “Se ti dico la verità non mi crederesti mai: quando ero più piccolo, io e mio fratello giocavamo alla playstation. Ricordo che dovevo scegliere una squadra con cui giocare, ho visto il Genoa sullo schermo e mi è piaciuto tutto di questa squadra“ – ha raccontato Tsitsipas ai microfoni di DAZN, prima dell’inizio della partita. “‘Il logo è splendido’, ho pensato, quindi la scelta è ricaduta sul Genoa. È nato tutto così! Sono molto felice di aver avuto questa opportunità“ – ha detto ancora Stef, che ha avuto modo anche di aiutare i portieri nelle operazioni di riscaldamento, sia con il pallone che con racchetta e pallina da tennis.
Per la cronaca, il Genoa ha strappato un punto importante, evitando la sconfitta in pieno recupero grazie al primo gol in Serie A di Koni De Winter, giunto al 96esimo minuto. Per la gioia, oltre che dei 33 mila di Marassi, anche di Stefanos Tsitsipas.