M. Bellucci b. A. Karatsev 6-4 6-0
In una palestra bunker da far invidia persino ai campi di qualificazione di Parigi-Bercy, si disputa il primo turno dell’ATP 250 di Hangzouh tra Aslan Karatsev e Mattia Bellucci, in quello che di fatto è il campo centrale della struttura. Da segnalare le pareti grigio scuro (in tema con la Laver Cup), la totale assenza di spalti o pubblico, e il rimbombo fortissimo della pallina dopo ogni colpi intervallato ogni tanto dagli applausi dei coach a qualche giocata estemporanea dei loro assistiti. Forse anche per queste condizioni poco usuali, i due tennisti fanno fatica a trovare continuità con i loro colpi, commettendo svariati errori da fondo.
Nel primo set l’italiano è il primo a passare in vantaggio di un break (3-1) ma sciupa tutto con un pessimo sesto game, dove commette tanti errori in uscita dalla battuta e riporta il suo avversario sul 3 pari. Karatsev, ex numero 14 del mondo e attuale 115, non sta attraversando un perioda facile (ha vinto appena due match quest’anno a livello ATP, uno sulla terra di Roma e uno sul cemento di Atlanta) e tutte le incertezze si materializzano sotto forma di errori di dritto. Con questo colpo rimanda l’avversario avanti nel punteggio, e questa volta Bellucci non si fa riacciuffare. Tiene il servizio con solidità, soprattutto nel decimo game nel quale, grazie a una risposta lunga, chiude 6-4.
Il contraccolpo psicologico per la sconfitta del primo parziale si protrae anche all’inizio del secondo per il russo, dove Bellucci mantenendo altissima la pressione da fondo si porta avanti 3-0 pesante. Karatsev, ormai desideroso di trovarsi da un’altra parte, cerca di abbreviare gli scambi prendendo la via della rete, e riesce nell’intento di accorciare la durata ma non a suo vantaggio. Mattia, attuale n.108 del ranking, dilaga e chiude con il settimo ace, il secondo set 6-0 in un’ora e 10 minuti totali di match. Al secondo turno affronterà il vincente di Yeseyev-Zhang.