Da Berlino, il nostro inviato
Si respira un clima da grandi occasioni, ma al contempo ampiamente rilassato, nella sala conferenze della Laver Cup 2024, nel cuore della Uber Arena di Berlino. D’altronde per quanto sia un torneo atteso, che dà il simbolico via alla stagione indoor europea, rimane un’esibizione, in cui tutti hanno l’occasione di essere compagni per una settimana. L’espressione spensierata, quasi incredula del nostro Flavio Cobolli, le continue risate di Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, le battute di Grigor Dimitrov e l’arguzia di Daniil Medvedev, senza dimenticare i sorrisi caldi di Casper Ruud e Stefanos Tsitsipas fanno da cornice a una sala stampa stracolma.
E a un capitano all’ultimo giro di giostra, ben determinato a riprendersi quanto perso negli ultimi due anni. “Perdere negli ultimi due anni è stato davvero deludente, ma non penso che quest’anno perderemo. Questo è uno degli anni buoni“, asserisce Bjorn Borg, “guardate che squadra. Godiamo di una bella atmosfera, ed essere qui con tutti loro sarà bello, ci sarà del gran tennis, tante belle partite. Anche il Team World però gioca bene, hanno degli ottimi giocatori che hanno ben figurato durante lo US Open“. Chiaramente uno dei protagonisti annunciati in questa edizione della manifestazione, la settima, è il padrone di casa Alexander Zverev, un veterano, giunto ormai alla sua quinta partecipazione, la prima dalla schiacciante vittoria del 2021.
“Non mi vedo come il leader“, sorride Sasha dopo un siparietto con Borg, “e non penso che questo gruppo ne abbia bisogno perché siamo tutti dei campioni. Ho giocato più Laver Cup di tutti, ma qui sarà diverso. Ci divertiremo, ognuno cercherà di dare il suo meglio e sappiamo cosa serve per vincere. Siamo qui per alzare il trofeo a prescindere da chi sia in campo“. Aspettative alte soprattutto perché si gioca in casa, a Berlino, una motivazione in più per venire a giocare una competizione per quanto importante comunque non valevole per il ranking? “Ho giocato la Laver Cup in tanti posti diversi“, si difende il n.2 al mondo, “certo giocare a casa è speciale ovviamente, e soprattutto importante per il tennis tedesco. Stiamo soffrendo un po’ negli ultimi anni come movimento, specie nei junior non siamo al meglio, non siamo ai livelli abituali. Portare qui giocatori del genere è importante per i giovani e per far crescere il gioco qui“.
E Zverev sarà grande protagonista già nella prima giornata, in un doppio da sogno insieme a Carlos Alcaraz, contro l’estrosa coppia composta da Shelton e Tiafoe: “Abbiamo scoperto ieri sera che avremmo dovuto giocare in doppio insieme…tu copriti le orecchie e non ascoltare (ridendo, rivolto ad Alcaraz). Per me è un privilegio condividere il campo con un giocatore che è già una leggenda del nostro sport. È estremamente speciale per me, negli Slam quest’anno abbiamo avuto un paio di incontri molto lottati. Ed essere dalla stessa parte è incredibile“. Un’investitura non da poco per lo spagnolo, bravissimo a tenere alto il livello delle risposte.
“Essere qui è un privilegio“, commenta l’unico debuttante nel Team Europe tra i titolari, “Borg, McEnroe, Laver…qui ci sono tante leggende del nostro sport. Qui è un bel torneo, cercherò di divertirmi più che posso e di apprendere più cose possibili da tutti loro. Con i miei compagni siamo di solito abituati a giocare contro, qui siamo insieme, ed è una bella cosa. Proverò a divertirmi. Per quanto riguarda il doppio con Sasha condivido quanto ha detto, abbiamo avuto partite molto interessanti quest’anno, ed essere dalla stessa parte della rete sarà fantastico“.
Prima di chiudere, non poteva però mancare per Carlitos una domanda su quanto sia stata forte per lui in passato l’emozione, sempre unica, di sfidare Nadal: “La prima volta in cui ho sfidato Rafa è stata per me una sorta di incubo, è sempre difficile affrontarlo. Condividere il campo con lui, a prescindere che giochiamo insieme o contro, è sempre un privilegio. Ogni volta che gioco contro di lui cerco di fare il mio meglio per batterlo. E penso che tutti coloro che sono questo a tavolo considerino un privilegio affrontare Nadal“.
Anche se la palma di momento migliore della conferenza spetta, a sorpresa, a Ruud. I giocatori sono chiaramente in rapporto di confidenza, e hanno trascorso insieme la serata di mercoledì 18 settembre, raccontandosi anche storie come vecchi amici. Ovviamente rivelarle pubblicamente sarebbe stato troppo…ma il norvegese ha trovato lo spazio per una divertente citazione: “C’è stato un momento divertente quando Bjorn ci ha raccontato della volta in cui perse il Concorde per New York…e Carlos non sapeva cosa fosse. Abbiamo dovuto farglielo vedere su Google perché è troppo giovane“.