Jannik Sinner è pronto a tornare in campo. Già da qualche giorno a Pechino, il n°1 del mondo si è allenato prima con Lorenzo Sonego e poi con Stan Wawrinka alla vigilia del China Open, ATP500 di altissimo livello in programma nella capitale cinese da giovedì 26 settembre a mercoledì 2 ottobre. Al seguito di Jannik, oltre a Simone Vagnozzi, ci sono fin da ora i nuovi innesti Ulises Badio e Marco Panichi, che non sembrano aver fatto particolare fatica ad integrarsi nel team dell’altoatesino!
“È fantastico essere qui, è un torneo molto speciale per me. Non vedo l’ora di scendere in campo, come l’anno scorso ci sono davvero tanti grandi giocatori” – ha esordito Sinner nella conferenza stampa pre torneo. Un appuntamento decisamente speciale per Jannik, che l’anno scorso lo aveva visto trionfare nonostante abbia vomitato in campo durante il suo match di quarti di finale contro Grigor Dimitrov, che curiosamente potrebbe sfidare di nuovo anche quest’anno allo stesso punto del torneo (qui il link al tabellone completo).
Jannik esordirà contro Nicolas Jarry, reduce da appena una vittoria nei suoi ultimi nove incontri disputati. La testa ormai è già proiettata al suo match di primo turno: i ricordi di New York sono dolcissimi, ma restano appunto tali. “I risultati precedenti e ciò che sono riuscito a raggiungere non contano più. Io cerco sempre di migliorare e di capire me stesso, dentro e fuori dal campo. Ci sono ancora margini di miglioramento e questa è la parte più stimolante. Sono felice di tornare a giocare, è ciò per cui mi alleno” – ha ammesso Sinner.
A tal proposito, in questi giorni si è parlato tanto del calendario e di quanto ai giocatori siano richiesti sforzi extra durante la stagione. L’ultimo ad esprimersi in merito è stato Carlitos Alcaraz, che potrebbe sfidare Sinner soltanto in un’eventuale finale a Pechino. Da Berlino, lo spagnolo aveva analizzato le grandi difficoltà del calendario – anche se certo, dirlo da un torneo che comunque resta un’esibizione lascia un po’ il tempo che trova.
“Il calendario è sicuramente duro, ma noi giocatori abbiamo comunque possibilità di scelta“ – ha detto il n°1 del mondo interpellato in merito. “È vero che ci sono tornei obbligatori, ma possiamo comunque scegliere quale torneo giocare e quale no. Certo ce ne sono tanti, ma non sei obbligato a giocare sempre: se vuoi giochi, se non vuoi non giochi. Sia quest’anno che l’anno scorso, ad esempio, io non ho preso parte a qualche torneo perché volevo allenarmi. Bisogna fare delle scelte“ – ha concluso Jannik, sempre equilibrato nelle sue dichiarazioni.