Archiviata la parentesi Laver Cup, terminata con la vittoria del Team Europa, è tempo di tornare a fare sul serio, con l’avvento dell’ATP 500 di Pechino, che vedrà protagonisti i “big” del circuito maschile. Alcuni di loro hanno preferito riposare dopo l’intenso swing statunitense, culminato con lo sfiancante US Open, altri hanno optato invece per la frizzante esibizione a Berlino, difendendo i colori dell’Europa e del resto del mondo. Sono pochi i primi della classe che hanno preceduto i colleghi in Asia, cimentandosi nei tornei di Chengdu e di Hangzhou.
Pechino mette tutti d’accordo, o quasi, poiché diversi top player, inclusi alcuni azzurri, hanno preferito la tappa giapponese di Tokyo, che si svolgerà parallelamente a quella cinese. Non disperate, il numero uno, Jannik Sinner, insieme a Carlitos Alcaraz e Daniil Medvedev, sono pronti a dar spettacolo nella capitale, dove nel 2023, l’altoatesino fece un sol boccone dello spagnolo e del russo. Il China Open riunisce non solo l’élite estrema del tennis mondiale, ma accoglie benevolmente i talenti più puri che militano nelle retrovie, protagonisti di grandi exploit nelle ultime settimane.
Cosa aspettarsi, dunque, dall’edizione 2024 dell’ATP di Pechino? Andiamo con ordine. Carlitos Alcaraz torna a sorridere a Berlino, trascinando il Team Europa alla vittoria, e tentando di lasciarsi alle spalle una deludente tournée sul cemento americano. La capitale cinese potrebbe offrire un’occasione di riscatto al murciano, che nei giorni precedenti all’inizio del torneo, si è esposto sulla questione “calendario”, affermando: “Il calendario è così serrato che a volte ho davvero voglia di prendermi dei giorni per me, ma non posso perché devo allenarmi. Succede che non abbia voglia di giocare un torneo, mi è capitato di non essere per nulla motivato”. Parole non banali dell’ex numero uno al mondo, che è parso ispirato e al tempo stesso divertito a Berlino, sarà così anche a Pechino? Lo spagnolo sarà messo immediatamente alla prova, dato che al primo turno affronterà il talentuoso francese Giovanni Mpetshi Perricard, dotato di un servizio degno di dar fastidio ad Alcaraz, che dovrà superare parecchi scogli, incluso l’imponente Medvedev (in una ipotetica semifinale) prima di giungere ad una possibile finale col numero uno azzurro. Allora, è abbastanza motivante, Carlitos?
Sul fronte azzurro, Jannik Sinner affronterà al primo turno il cileno Nicolas Jarry, che qui, lo scorso anno, giocò un tennis meraviglioso, spazzando via tennisti del calibro di Tsitsipas e Arnaldi, riuscendo anche a strappare un set a Sascha Zverev. Un incontro che non dovrebbe riservare sorprese, sulla carta, per il più forte giocatore del circuito, che tra le sue vaste abilità, riserva anche quella di non sottovalutare nessun avversario.
Rimanendo in tema Tricolore, dopo l’abbaglio preso in finale a Chengdu, Lorenzo Musetti potrebbe avere già la sua chance di rifarsi. L’azzurro attende al primo turno un giocatore proveniente dalle qualificazioni, e se dovesse rispettare i pronostici, avrebbe già l’opportunità di vendicarsi del giovanissimo Shang, ammesso che anch’egli superi il match d’esordio contro il connazionale Bu. In finale, il padrone di casa ha mostrato di esser dotato di uno straordinario talento e di grande completezza nello stile di gioco. Accelerazioni repentine, servizio solido e ottimo rovescio bimane. Il diciannovenne, nativo di Pechino, pare che riesca ad assorbire perfettamente il tifo del pubblico, senza cadere negli eccessi, e lasciando trasparire l’impressione di essere un tennista navigato, glaciale nei momenti opportuni. La vendetta è un piatto che va servito freddo, ma Musetti – nel caso in cui avverrà uno scontro al secondo turno – potrà risfidare il cinese a distanza di pochi giorni. Opportunità di rivalsa oppure occasione per rincarare la dose?
L’ultimo tema – non certo per importanza – da trattare in questa anticipazione del torneo di Pechino, è quello che riguarda l’attuale numero cinque del ranking mondiale, Daniil Medvedev. Il russo, compagno di Alcaraz nella Laver Cup, non ha particolarmente brillato contro Tiafoe e Shelton a Berlino, perdendo entrambi gli incontri al supertiebreak finale. A Pechino torna con la voglia di rifarsi, con la speranza di rincontrare il giocatore che più lo ha destabilizzato negli ultimi match, nonché Jannik Sinner. Come detto in precedenza, l’azzurro, nel 2023, sconfisse Medvedev vincendo entrambi i tiebreak dell’incontro, e da lì seguirono le sconfitte più dure. Il duo Sinner-Medvedev, ultimamente, ha un po’ sostituito il famigerato Alcaraz-Sinner, che molti interpretano come lo scontro moderno per antonomasia. In realtà, ogni incontro tra il russo e l’azzurro ha sempre lasciato qualcosa di speciale, costringendo spesso i due a spingersi oltre il loro limite per neutralizzare il logorante gioco dell’avversario. Medvedev avrà un lungo percorso da affrontare in quel di Pechino, partendo dall’ostico primo turno che lo vede impegnato con Gael Monfils per spingersi sino all’ipotetica semifinale contro Carlitos Alcaraz, che rappresenterebbe l’ultimo ostacolo prima della finale con Jannik.