L’ultima finale di un’italiana nei Campionati Europei Under 16 risaliva al 2008 con Martina Trevisan, mentre l’ultimo successo è datato trent’anni fa, con Alice Canepa. Carla Giambelli è molto ben avviata a raccogliere questa eredità perché nel sabato di Parma, al Tennis Club President di Montechiarugolo, immerso nel verde a pochi km da Parma, la 16enne lombarda ha conquistato la finale nella competizione di punta del calendario Tennis Europe, organizzata dalla FITP. E nel doppio ha già messo in bacheca il trofeo. Ma andiamo con ordine perché la giornata è stata lunga e intensa. La giovane lombarda ha iniziato affrontando in semifinale la svedese di origini asiatiche Tiana Tian Deng che aveva già battuto ad agosto in Repubblica Ceca, nella Summer Cup con la nazionale azzurra, e si è ripetuta in una partita ad alta intensità, chiusa 6-4 7-5 al termine di un confronto dai vari volti. Infatti in entrambi i set è partita meglio la giocatrice nordica ma nel set d’apertura Carla è riuscita a ribaltare l’iniziale 1-3 salendo 5-3 prima di chiudere 6-4; mentre nel secondo si è trovata sotto per 5-4 con la rivale al servizio, ma con tre game di fila si è presa partita e posto in finale, dopo 1 ora e 37 minuti di bel tennis di fronte a un nutrito pubblico. Domenica la milanese si giocherà il titolo europeo contro la slovacca Sona Depesova, non compresa fra le sedici teste di serie, che ha negato la finale tutta italiana battendo per 6-4 6-2 l’altra azzurra Fabiola Marino.
Scesa in campo con una vistosa fasciatura alla gamba destra, eredità della maratona vincente nei quarti di finale di venerdì, la romana non è riuscita ad accendersi come nei giorni scorsi, cedendo il passo a un’avversaria più solida. Di fatto c’è stata partita solo fino al 3-3 del primo set, poi la Depesova ha preso il largo vincendo 7 dei successivi 9 game.
La finale si giocherà domenica alle 15 e a seguire andrà in scena quella maschile che vedrà in campo il mancino spagnolo Tito Chavez e il rumeno Yannick Theodor Alexandrescou. Chavez in semifinale ha battuto al termine di un match durissimo durato due ore e mezza il turco Kaan Isik Kosaner col punteggio di 7-5 5-7 6-2. Una partita che, oltre a mettere in mostra il bel diritto dello spagnolo con la sua magnifica sbracciata mancina, ha evidenziato anche un’ottima tenuta mentale perché i due match point mancati sul 5-4 del secondo set avrebbero potuto indirizzare la partita verso altri lidi. Da parte sua il ragazzo rumeno, che si allena a Bordighera al Piatti Tennis Center, ha regolato 6-4 6-4 l’austriaco Thilo Behrmann in un match di un’intensità ben maggiore di quanto non suggerisca il punteggio. A proposito di precedenti ricordiamo che l’ultimo spagnolo a vincere questa manifestazione fu un certo Carlos Alcaraz che trionfò nel 2018 in Russia.
Ma la giornata di sabato aveva in serbo un altro appuntamento importante: se infatti sono trent’anni che un’italiana non vince i Campionati Europei under 16 nel singolare femminile, erano altrettanti che due nostre connazionali non si prendevano il titolo nel doppio. Un tabù sfatato a Parma da Carla Giambelli e da Fabiola Marino, capaci di completare col trionfo in coppia una settimana che difficilmente dimenticheranno con la vittoria contro le rumene Maria Ilinca Burcescu e Giulia Safina Popa, coppia numero 1 del tabellone. Sul Centrale del Tennis Club President è finita 6-4 5-7 12/10, punteggio che ben racconta l’andamento di un confronto sempre in bilico. Per definire il risultato è stato necessario il match tie-break finale che le rumene hanno condotto a lungo, arrivando anche ad avere anche un match-point sul 9-8. Ma nel momento più delicato è salita in cattedra la Giambelli. La milanese ha negato l’opportunità alle rivali servendo un ace, e poi ha traghettato la compagna al trionfo. Giambelli e Marino sono le seconde italiane a vincere gli Europei under 16 in 48 anni di storia: prima di loro solo Alice Canepa e Giulia Casoni nel 1994 in Austria. Le ultime finaliste, invece, erano state niente meno che Flavia Pennetta e Roberta Vinci, due future top-10, costrette nel ’98 ad accontentarsi del secondo posto.