A. Muller b. L. Nardi 4-6 6-1 6-1
I Rolex Shanghai Masters iniziano nel peggiore dei modi per gli italiani. Continua il periodo nero di Luca Nardi, che non trova una vittoria in un main draw ATP dal torneo di Hertogenbosch a giugno. Un Nardi a due facce quello visto oggi, in fiducia nel primo set e sprecone nei restanti due, che subisce la furente rimonta di un solidissimo Alexandre Muller. Secondo turno in arrivo quindi per il francese che affronterà ora la testa di serie numero 18 Auger-Aliassime.
Primo set: fatica Muller
L’inizio della partita è in ripidissima salita per il francese, che con inizio incerto e passivo subisce inizialmente il gioco del numero 88 del mondo. Avvio stentato che porta Nardi a comandare fino al 4-0 con ben due break di vantaggio. Così, nonostante le avvisaglie di ripresa da parte del francese che recupera un break, il margine accumulato permette al pesarese di gestire il set controllato fin dall’inizio, arrivando alla vittoria per 6-4.
Secondo set: la rimonta
Ma quelle che fino a poco fa erano avvisaglie si trasformano presto in squillanti trombe. Dopo la vittoria del primo set il ventunenne italiano si siede, e non riesce più a mantenere gli stessi standard di spinta. Dall’altro lato del campo invece Muller sembra rivitalizzato dopo i buoni segnali lanciati nel finale del primo set. Il francese è spietato, spinge e non sbaglia più. La somma è presto fatta, un secchissimo 6-1 che lascia poco spazio alle interpretazioni.
Terzo set: quanti errori…
All’alba dell’ultimo parziale il pesarese tenta una disperata reazione, tiene bene il primo servizio e nel gioco successivo guadagna anche due palle break. Ma al terzo game tornano gli errori, marchiani e sistematici, da parte del tennista italiano. Quattro sbagli di fila concedono il primo break dopo 8 punti di fila messi a referto da Muller. Da lì il francese prende il largo e la carneficina è uguale a quella del set precedente. Gli errori si concentrano tutti da un lato del campo, quello dell’italiano, che in un baleno subisce un altro break. Poi l’ultimo, ennesimo, errore di rovescio dà a Muller la vittoria per 6-1.