Carlos Bernardes, 58enne brasiliano, è uno dei volti più noti della classe arbitrale nel mondo del tennis. Dal 1990 ad oggi ha arbitrato i giocatori più forti del mondo, costruendo una delle carriere più longeve nella storia dell’ATP da quando – a fine Anni ’80 – i migliori giudici di sedia sono diventati “full timer”, quindi dipendenti dell’ATP a tempo pieno. Dopo aver annunciato che il 2024 sarebbe stato l’ultimo anno della sua lunga carriera, Bernardes ha ricevuto diversi riconoscimenti, uno dei più importanti a Barcellona, sulla pista Rafa Nadal. Durante la cerimonia organizzata in suo onore, l’arbitro visibilmente commosso ha ricevuto una targa dal direttore del torneo David Ferrer, tra gli applausi del pubblico.
Ma proprio sul finale di una grande carriera, Carlos Bernardes rischia di lasciare un ricordo amaro sulla sedia dell’arbitro. Un suo errore di punteggio ha contribuito a dare al numero 30 del ranking ATP, Flavio Cobolli, un break al quanto decisivo nella sua vittoria in tre set su Stan Wawrinka, nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai.
Sullo 0-1 del terzo set, il tre volte campione del Grande Slam e attuale numero 236 del mondo, Wawrinka, ha messo in campo una prima di servizio insidiosa, al centro. Cobolli non è riuscito a contenere la risposta di rovescio, mandando la pallina in corridoio. Bernardes ha prontamente chiamato il punteggio corretto al microfono: 15-0, prima di chiedere con il walkie-talkie degli elettroliti per Cobolli.
Pochi attimi dopo, Cobolli ha vinto il punto successivo con un drop shot morbido ed ingiocabile per Wawrinka. Lo svizzero ha rimandato la pallina in rete e Bernardes ha chiamato di nuovo il punteggio: 0-30, quando in realtà era 15 pari. Wawrinka ha vinto un altro punto per andare 15-30, prima che Cobolli vincesse i due successivi per salire 15-40 e strappare il servizio al suo avversario, portandosi sul 2-0 grazie a quello che sarà l’unico break della partita. Il punteggio, però, sarebbe dovuto essere 30-40, con Wawrinka costretto a salvare solamente una palla break, la quarta dall’inizio del match.
Cobolli invece si è preso il primo game di vantaggio dall’inizio della partita, i cui due set precedenti erano andati al tie-break. Né Bernardes, Wawrinka, Cobolli o l’entourage di entrambi i giocatori – e neanche il pubblico! – hanno notato l’incidente. E senza alcuna protesta da parte di Wawrinka, Cobolli ha vinto la partita: 6-7(6), 7-6(4), 6-3. Ora lo attende Novak Djokovic al terzo turno del Rolex Masters Shanghai, vincitore al secondo turno contro Alex Michelsen.
Ma com’è potuto accadere che nessuno si sia accorto di un tale errore? Con tutte le persone presenti, possibile che nessuno l’abbia notato? Forse qualcuno invece avrebbe voluto dirlo, ma Bernardes è un arbitro di tutto rispetto e contraddirlo in una situazione del genere non era una cosa scontata.
Secondo il regolamento dell’ATP, l’errore di punteggio è una delle situazioni che possono essere verificate con il Video Review, che non è ancora ampiamente operativo nel circuito ATP e viene utilizzato insieme all’Electronic Line Calling (ELC). Il sistema elettronico infatti, non è presente al Masters 1000 di Shanghai, dove sono i giudici di linea ad arbitrare e ogni giocatore ha a disposizione tre chiamate per set con cui può rivedere il punto tramite la tecnologia Hawk-Eye.
Quindi senza una replica video immediata, probabilmente la contestazione di chiunque sarebbe stata vana.
Al termine del match, come da tradizione di molti tornei, al vincitore della partita è stato chiesto di fare una firma con un pennarello sulla telecamera. Cobolli, forse ancora ignaro di quanto accaduto in precedenza, ha scelto di scrivere: “Grazie Stan”. Wawrinka (per il momento) ha deciso di non dire niente e Bernardes ha commesso un errore, probabilmente l’ultimo, dopo oltre 30 anni di partite. Peccato sia successo proprio sul gran finale.