[3] C. Alcaraz b. G. Monfils 6-4 7-5
Partita di buon livello sul centrale dell’ATP Master 1000 di Shangai, dove Carlos Alcaraz ha battuto in due set l’ex numero sei del mondo, Gael Monfils rifacendosi dopo la bruciante sconfitta di Cincinnati. Il francese, nonostante le dichiarazioni prematch in cui si diceva già nettamente sconfitto, è ovviamente sceso in campo con grande voglia di lottare e provarci, fino alla fine. I 17 anni di differenza, però, hanno ampiamente deciso la partita, a favore di uno spagnolo non perfetto, ma bravo a concretizzare le chance offertegli da un Monfils quasi sempre molto preciso alla battuta. Ora, per lo spagnolo, c’è Tomas Machac.
Primo set: Alcaraz cinico
La velocità dei piedi del trentottenne transalpino, è sempre uno spettacolo: comincia con grande decisione, variando al servizio e tenendo a 15 i primi due giochi. Gael sa bene di dover chiedere tutto il possibile al proprio talento, per provare a sopperire alla pesantezza dei colpi del fuoriclasse spagnolo: e i primi due tentativi di uscita lungolinea, ne sono subito un chiaro indizio, nonostante l’esito di poco negativo. Nel primo punto del quinto gioco, il francese resta fedele al vario piano tattico, cercando il serve and volley: perde gli appoggi, scivola e rischia di farsi non poco male.
Nonostante i 17 anni di differenza, Carlitos sembra soffrire il colpo del francese, faticando a incidere in potenza come suo solito: sotto 0-30, recupera la parità, ma spedisce in corridoio uno schiaffo al volo oggettivamente non complicato, concedendo la prima palla break. Evidentemente, è l’aria del centrale: ace. Gael spedisce lungo un passante in lob, sprecando l’occasione per una seconda chance di break, e permettendo allo spagnolo di riprendere il tre pari. Il settimo gioco, è un game da incorniciare, per bellezza e precisione di colpi di un Monfils decisamente in palla da ogni lato del campo, capace di manovrare col colpo bimane come mai aveva fatto. Immaginavamo non potesse durare per sempre: Alcaraz comincia a trovare il timing migliore, spingendo al primo accorcio del francese che, per quanto talentuoso, non può reggere a lungo su nessuna delle due diagonali. Di potenza, lo spagnolo conquista le prime due palle break: e così, accelerando di rovescio, Carlos va a servire per il set.
Nessun dubbio, parziale vinto su un ottimo Monfils che, probabilmente, non può fare più di così.
Secondo set: Monfils ci prova, ma non basta
Monfils sembra dover far fronte a tutte le proprie energie per vincere ogni singolo punto, con un Alcaraz sempre invalicabile in difesa. Lo spettacolo aumenta, i punti si fanno sempre più entusiasmanti per merito di entrambi, abituati a giocare per il pubblico. Il francese al servizio continua a concedere poco e niente, ma faticando sempre nel disinnescare la potenza murciana e il muro da lui eretto, troppo spesso impossibile da abbattere. In un game in cui era sopra 40-0, Gael si fa rimontare, cominciando ad apparire visibilmente affaticato. Ma alla fine, dopo diversi minuti e occasioni mancate, riesce a venirne fuori, restando aggrappato al match.
La battuta continua a regnare sovrana da ambe due le parti, con Monfils consapevole di dover accorciare gli scambi per non finire preda del numero 2 del mondo. Questa volta, sul 4 pari, il francese non si fa fregare, concedendo un solo quindici e portandosi sul 5 a 4. E a subire la pressione di dover inseguire, è Alcaraz: anche lui sopra 40-0, concede la rimonta, complice un francese precisissimo in risposta. Con classe, estro e talento, ne viene fuori ancora una volta, regalando spettacolo e allungando un secondo parziale di grande divertimento. I tre punti di vantaggio, sembrano una maledizione e quando Carlitos gioca con aggressività, è impossibile contenerlo. Quattro punti consecutivi e occasione di break, ben annullata, però, dall’ex numero 6 del mondo. Un gratuito concede allo spagnolo un’altra chance, ma Monfils è bravo a prendere la rete. Alla terza possibilità, il francese non regge più: dritto ampiamente sotto al nastro che manda Carlos Alcaraz a servire per conquistare i quarti di finale. Senza difficoltà, chiude con un break per set, aspettando Tommy Paul o Tomas Machac.