Daniil Medvedev, autore di una buona prestazione contro Stefanos Tsitsipas, si è qualificato per i quarti di finale del Masters 1000 di Shanghai per la prima volta dal 2019, anno in cui sconfisse Alexander Zverev in finale e conquistò il suo secondo (su sei in totale) titolo in tornei di questa categoria. 7-6 6-3 il punteggio con cui l’ex numero 1 del mondo ha battuto il tennista greco per la decima volta su quattordici scontri diretti in totale, confermandosi un avversario per Tsitsipas incredibilmente ostico. Ora, come già accaduto in finale all’Australian Open, in semifinale a Miami e ai quarti di finale di Wimbledon e US Open, il russo dovrà vedersela contro Jannik Sinner. Intervistato in conferenza stampa, Medvedev ha commentato il match appena vinto e quello che invece si appresta ad affrontare contro l’attuale prima forza della classifica mondiale.
D. Come valuti la tua prestazione?
“In realtà credo di aver giocato meglio nelle prime due partite piuttosto che oggi. Era un campo diverso rispetto al Centrale, un po’ più piccolo e ciò rendeva più complesso il controllo della palla, soprattutto in condizioni ventose come oggi. Sono comunque soddisfatto del livello che ho espresso, di come ho interpretato la gara tatticamente e soprattutto di come ho gestito i momenti più importanti del match”.
D. Hai subito un trattamento alla spalla tra un set e l’altro. Come ti senti?
“Non male in realtà, però siamo alla fine della stagione e il mio corpo sta iniziando a soffrire un po’ la fatica. Ogni tanto, insomma, può capitare di percepire qualche dolore articolare o muscolare: qualche giorno fa ho avuto dolore ai glutei, oggi un po’ alla spalla. Cercherò di recuperare al meglio, farò dei trattamenti e spero che domani sarà tutto a posto”.
D. Adesso ti aspetta un match contro Sinner, cosa ti aspetti?
“È già la quinta volta che affronto Sinner quest’anno, lui ha vinto tre volte e io una, alcuni match sono stati molto combattuti e altri meno. Uno di questo è finito agevolmente in suo favore, gli altri sono stati duri per entrambi, e in certi momenti sono riuscito a fare del mio meglio. So di poter giocare bene contro di lui, ma allo stesso tempo so che sarà molto difficile. Lui è il tennista migliore del mondo in questo momento. Ho bisogno sicuramente di esprimere il mio miglior tennis, devo servire bene e fisicamente devo essere pronto a battagliare anche per molto tempo, l’incontro può essere lungo. Preparerò bene la partita tatticamente, mentalmente e fisicamente. Spero di sentirmi bene e di poter lottare al massimo delle mie possibilità”.
D. Ti ha disturbato dover attendere quando c’è stata la discussione tra Tsitsipas e il supervisor?
“No, io sono il primo che discute spesso con gli arbitri, dunque ho solo atteso che il problema si risolvesse tra Stefanos, il giudice di sedia e il supervisor. Dal mio canto, ho cercato semplicemente di rimanere concentrato su me stesso e il mio piano di gioco, perché a volte può non essere semplice riprendere a giocare dopo una lunga pausa. Credo che lui non sia più stato lo stesso dopo quella discussione: questi episodi a volte ti caricano e ti danno una spinta in più, altre volte ti distraggono e diminuiscono il tuo livello di attenzione. Io ho sfruttato le occasioni che mi ha concesso da quel momento in poi e sono felice di aver chiuso il match al meglio”.