M. Berrettini b. [8] L. Darderi 6-4 6-3
Il derby azzurro nonché sfida inedita che chiude il programma di lunedì del BNP Paribas Nordic Open va a Matteo Berrettini, che in un’ora e diciassette minuti si impone sul n. 44 del ranking Luciano Darderi per 6-4 6-3. Come nelle previsioni, un risultato mai davvero in discussione a dispetto del tentativo di allungo di Darderi nel quinto game, subito rintuzzato da Berrettini che ha infilato un parziale di sette giochi a uno; ciò gli ha permesso di prendersi il primo set e amministrare il secondo con appena tre punti lasciati alla risposta. 89% di punti vinti con la prima battuta che di media viaggiava a 207 km/m, con un picco di 223.
È stato il 42° match del 2024 per Matteo, 32 vittorie (28-9 nel Tour), in una stagione per lui cominciata in marzo a Phoenix, interrotta tra Monte Carlo e lo swing verde, con il ricorrente problema agli addominali che lo ha costretto al ritiro fortunatamente precauzionale contro Fils a Tokyo. Lo scopo dichiarato era ritrovare continuità e, nel percorso, sono finora arrivati i titoli di Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel.
Per Darderi si è invece trattato del secondo match indoor della carriera, il primo a livello ATP, ma soprattutto Luciano sta facendo registrare una vittoria e nove sconfitte sul duro quest’anno che, ricordiamo, è il primo nel circuito maggiore; il prossimo passo, non semplice ma imprescindibile, sarà migliorare anche sull’hard.
Primo set – Darderi è il primo a brekkare, poi Berrettini sale
Luciano lascia la battuta a Matteo che la sfrutta al meglio, nessun “15” lasciato nei primi due turni, ma anche l’italiano nato in Argentina riesce a ottenere quanto basta per rimanere incollato nel punteggio. È anzi lui il primo ad andare a palla break, complici un doppio fallo e dritto comodo che scappa, per poi trasformarla grazie a un altro unforced di Berrettini. Impreciso a sua volta, Darderi non riesce a consolidare il vantaggio, 3 pari.
Si scambia un po’ di più rispetto ai primi game, ma la partita stenta a decollare sul piano dello spettacolo, con il classe 1996 romano che fa qualcosa di più in questo senso con alcune smorzate di dritto ben eseguite. Servendo sotto 4-5, Luciano mette sempre la prima senza trovare punti diretti, anzi, Berrettini risponde bene da entrambi i lati e si assicura il parziale.
Secondo set – Vantaggio iniziale, vantaggio esiziale
Il livello di Matteo è decisamente cresciuto nelle fasi finali del primo parziale e così rimane nel secondo. Un gran dritto in corsa su un insidioso slice lungolinea di Luciano sposta l’equilibrio del secondo gioco e il break arriva puntuale, agevolmente confermato per il 3-0. Darderi muove il punteggio e, sul 4-1, una sua prima sul nastro fa sganciare la cinghia tendirete. Louise Azemar Engzell scende dalla sedia, giochicchia con la ferramenta fuori posto, neanche il supervisor ne esce, finché non arriva un addetto con una nuova cinghia e dopo una decina di minuti si può ricominciare.
La pausa non ha alcun effetto sui due tennisti e dunque sul match, ormai indirizzato. Berrettini è impeccabile al servizio, tiene a zero gli ultimi due turni e avanza agli ottavi, dove è atteso dallo svizzero Dominic Stricker, in tabellone con ranking protetto che ha superato in tre set lo statunitense Aleksandar Kovacevic trovando la seconda vittoria a livello ATP del suo 2024. Sarà un’altra sfida inedita.
LE PAROLE A FINE MATCH – Prima volta a Stoccolma per Matteo dopo il forfait dello scorso anno. “Siamo entrambi italiani, ma non abbiamo giocato contro, quindi non sapevo cosa aspettarmi. Prima volta a Stoccolma e anche prima volta sul Centrale, tutto nuovo ma penso di aver avuto un ottimo atteggiamento e più giocavo meglio mi sentivo. Buona prestazione”. A proposito dell’incidente con la rete dice che non è la prima volta, “può succedere, colpiamo molto forte. Dovremmo far andare la palla oltre la rete, non… (aggiunge ridendo) colpirla in basso, quindi…”.