Mentre il tour maschile ha lasciato l’Asia (con l’eccezione della retroguardia di Almaty), quello femminile rimane saldamente ancorato all’Estremo Oriente. Un po’ meno salde le giocatrici, con alcune di loro che hanno già chiuso la stagione, come Maria Sakkari per recuperare dall’infortunio alla spalla, Victoria Azarenka per il problema al piede, (ultimo di una stagione tempestata da guai fisici) o Jelena Ostapenko che non risulta iscritta a nessun torneo dopo la rinuncia a Pechino per un guaio agli addominali; poi c’è l’incognita Elena Rybakina dopo la separazione dal coach Vukov. In questo quadro, sorprende fino a un certo punto la raffica di forfait al Ningbo Open, ben sette. E, in un certo senso, ci ha messo del suo un tweet errato del torneo.
“Sfortunatamente, le nostre teste di serie 1 e 2 sono fuori. Emma Navarro si è ritirata per un malessere, Jasmine Paolini per un infortunio al piede sinistro” hanno scritto sul social gli organizzatori. Sarebbe stato più corretto nominare prima Jasmine, tds n.1, ma l’errore (anche più veniale) è che Navarro non era la seconda del seeding. Poco dopo, la rettifica: “Spiacenti dell’equivoco, Emma Navarro era la n. 3”.
Il destino (“la forza cosmica con un tragico senso dell’umorismo”) si era però già messo in moto e l’errore del tweet è presto diventato realtà: la seconda testa di serie ha davvero rinunciato a partecipare. Perdere le prime tre tenniste prima del loro match di esordio è l’incubo di ogni torneo; qui c’è pure la “ciliegina” della giocatrice di casa e medaglia d’oro olimpica Qinwen Zheng. “Mi dispiace davvero dovermi ritirare perché amo questo torneo, ma dopo aver giocato consecutivamente a Pechino e Wuhan il mio corpo ha infortuni e malanni”, ha spiegato la numero 7 del mondo. Non lo sappiamo, ma potrebbe aver contribuito alla decisione la parte per cui il ritiro di Navarro ha assicurato a Zheng la qualificazione alle WTA Finals.
Tante infortunate e altrettante “fortunate”. Ma una spicca su tutte
Se gli è stato abbinato l’aggettivo lucky, un motivo c’è. Il lucky loser è il tennista sconfitto nell’ultimo turno di qualificazioni ma poi ripescato per sostituire nel tabellone un giocatore che si ritira prima del suo match di esordio. A volte il perdente è parecchio fortunato se va a sostituire una testa di serie accoppiata a un bye, ritrovandosi così direttamente al secondo turno con relativo montepremi (dedotto quanto eventualmente spettante alla giocatrice che si ritira, ma non i punti) assicurato e un percorso verosimilmente agevolato. La rumena Jaqueline Cristian, n. 73 WTA, ha fatto anche di più. Non che abbia effettivamente fatto qualcosa.
Prima di Zheng, si erano chiamate fuori anche la connazionale Yafan Wang (parte bassa della schiena), Anastasia Potapova (indisposizione gastrointestinale), Ekaterina Alexandrova (spalla destra) e Liudmila Samsonova. I forfait erano arrivati a sei, il che significa che tutte le sei perdenti al secondo e decisivo turno di qualificazione erano entrate in tabellone. Per sostituire Qinwen si è allora andati a pescare più indietro e la fortunata è stata appunto Cristian, catapultata agli ottavi del main draw nonostante la sconfitta al primo turno di quali.
In queste situazioni, tuttavia, la sorte sorride anche a chi incontra la lucky loser invece della testa di serie. Un’ottima chance per entrambe e, in questo caso, potrebbe ben approfittarne l’avversaria di Cristian, Karolina Muchova. Vero anche che nell’ultimo confronto diretto con Zheng, in semifinale a Pechino un paio di settimane fa, la ceca aveva vinto in due set, ma siamo moderatamente sicuri che non si ritenga granché sfortunata per trovare la rumena piuttosto che una Qinwen a caccia delle Finals – obiettivo come detto raggiunto in virtù del forfait di Navarro. E, sì, Jaqueline avrebbe anche potuto pescare di meglio, ma non pretendiamo troppo.
Morale della storia: mal(essere) individuale, triplo gaudio.