Si sono giocati nella notte italiana (e mattinata giapponese) i primi ottavi di finale del Kinoshita Group Japan Open di Osaka. Una notte sfortunata per il tricolore, visto che le due italiane presenti in Giappone, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto, sono state eliminate dal torneo. Ecco i match nel dettaglio:
[Q] S. Lamens b. L. Bronzetti 6-3 6-4
La prima a scendere in campo nella mattinata giapponese è Lucia Bronzetti, favorita contro l’olandese Suzan Lamens proveniente dai turni di qualificazione. Bronzetti paga un’avvio con il piede sbagliato, dove Lamens trova subito il break al primo gioco. Vantaggio sapientemente gestito e incrementato dall’olandese al nono game, vincendo il primo set per 6-3.
Nel secondo set la riminese riesce a rimanere attaccata al match fino al sesto game, quando l’olandese le strappa il servizio portandosi sul 4-2. Poi, proprio quando Lamens ha l’occasione di servire per il match arriva il controbreak dell’azzurra, che poi però si fa ancora una volta rubare il servizio dall’olandese, che si impone così per 6-4.
[Q] A. Ito b. [8] E. Cocciaretto 6-4 6-3
Ancora più clamorosa è la sconfitta subita dalla testa di serie numero 8 Elisabetta Cocciaretto dalla numero 188 del ranking, la giovane padrona di casa Aoi Ito. La giapponese, vincitrice all’esordio contro la detentrice dell’Australian Open 2020 Kenin e fresca campionessa a livello ITF a Nanao, si pone ora all’età di venti anni come uno dei prospetti più interessanti del panorama nipponico. Un match discontinuo fatto di continue oscillazioni di punteggio e scambi di break. Alla fine, nella confusione generale la spunta la giapponese, 6-4 al primo e 6-3 al secondo. La ventunenne anconetana nei momenti clou molla la presa e subisce il gioco nipponico, subendo così l’eliminazione.
Gli altri match
Negli altri due match della nottata la tedesca Eva Lys si è imposta in tre set sull’americana McCartney Kessler in un match combattuto di quasi tre ore. Mentre la numero 63 del mondo, la giovane danese Clara Tauson, ha trionfato agevolmente in due set sulla britannica Harriet Dart.