Ad Olbia, sui campi in cemento del ‘Tennis Club Terranova’, va in scena la seconda edizione del torneo organizzato da MEF Tennis Events, con 10 italiani in tabellone, dopo l’eliminazione nelle qualificazioni di Andrea Picchione e, tra gli altri, dei giovanissimi Matteo Vavassori, Matteo Mura e Massimo Pizzigoni. Il Challenger di categoria 125 presentava un tris meraviglioso di wild card: Luca Nardi, Federico Cinà e Mattia Bellucci. Va detto che solo quest’ultimo è riuscito a sopravvivere ad un esordio che invece si è rivelato difficoltoso per gli altri due. Nel caso di Nardi complice un fastidioso infortunio alla caviglia che dopo soli quattro giochi ha trasformato il suo match contro lo spagnolo Javier Barranco Cosano in un autentico calvario. Il pesarese ha lottato comunque, provando ad onorare l’impegno, fino a quando è stato costretto al ritiro mentre era sotto 7-5 4-1.
Cinà da parte sua si è arreso alla maggiore esperienza di Remy Bertola (n.221) 26enne svizzero che da anni si allena in Italia alla MXP di Chiappini e Brigo. Se la gode anche il suo compagno di scuderia Mattia Bellucci che regola senza patemi (6-3 6-4) il francese Maxime Janvier (n.253) e poi concede il bis (6-3 6-2) contro il qualificato ceco Hynek Barton (n.423). Nei quarti Bellucci affronterà il francese Constant Lestienne (n.172 e sesta testa di serie). Esordio perdente invece per Federico Arnaboldi che ha subito un sorprendente doppio bagel dal ceco Dalibor Svrcina (n.278), a testimonianza di come la lunga stagione, pur coronata da ottimi risultati, l’abbia prosciugato di energie. Eliminati nel primo turno anche Enrico Dalla Valle (6-4 6-3 dallo spagnolo Daniel Merida) e Jacopo Berrettini che nulla può (7-5 6-0) contro Stefano Travaglia, a sua volta poi eliminato da Martin Landaluce, il terribile teenager madrileno. Chi invece non si fa sorprendere è Andrea Vavassori, che qui è alla ricerca di punti importanti come singolarista per tentare la via delle qualificazioni (ora è n.258) ai prossimi AO. Andrea dopo i trionfi in doppio, che l’hanno portato al n.6 della classifica mondiale, aveva dichiarato prima dell’inizio del torneo: “Quest’anno non ho giocato tanto in singolare, però non ho certo tralasciato di allenarmi per la specialità. Ed è proprio da qui che parto per un grande finale di stagione”. L’azzurro è stato di parola, infatti prima battuto il britannico Jan Choinski (6-4 6-0) e poi tenuto la barra a dritta nel secondo turno eliminando Merida, il giustiziere di Dalla Valle, col punteggio di 6-4 7-6(1). Il tennista piemontese è stato autore di una grande rimonta nel secondo set in cui si era trovato sotto 2-5. “Non è stata una gran partita – ha commentato alla fine Andrea – anche perché ho avuto dei mesi molto intensi e ovviamente sento un po’ di stanchezza. Fondamentale è stato il supporto di mio padre e coach Davide, cui per l’occasione si è unito mio fratello Matteo con cui giocherò il doppio”. Ora l’attende proprio Landaluce e sarà sicuramente uno scontro generazionale molto interessante. Nei quarti ci saranno anche Samuel Vincent Ruggeri e Matteo Gigante. Il tennista bergamasco sembra aver concluso il momento di ripiegamento dopo l’entusiasmante inizio di stagione. Qui sull’isola, lui che è ragazzo di terra, ha ritrovato la giusta energia battendo prima Benoit Paire 6-3 6-2 e poi il simpatico mestierante argentino Marco Trungelliti che pure, dopo aver perso 6-4 il primo, sembrava ormai aver portato a casa il secondo set. Ma Ruggeri ha stretto un paio di bulloni e con un break decisivo nel decimo gioco ha portato il match al tie-break che ha vinto a quattro. Ora troverà il ceco Svrcina che sogna il bis dopo la vittoria sull’altro italiano Arnaboldi. Comunque vada per Ruggeri è già best ranking alla posizione n.255 ATP. Gigante da parte sua ha letteralmente passeggiato (6-2 6-2) contro il tedesco Rudolf Molleker (n.240) e poi ha fatto ancora meglio (6-1 6-1) con il qualificato francese Laurent Lokoli (n.469). Nei quarti avrà lo spagnolo Javier Barranco Cosano (n.215) e noi lo daremmo sicuramente per favorito, anche se talvolta il ragazzo ci ha regalato qualche delusione.