Sarà sicuramente uno scontro generazionale. I finalisti dell’ATP di Anversa saranno Roberto Bautista Agut e Jiri Lehecka, 13 anni di differenza che potrebbero essere un fattore in campo. Divario anagrafico non avvertito dallo spagnolo che, con merito, ha fatto sua la semifinale contro il classe 2000 Gaston Hugo imponendosi in due set con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e mezza di gioco. L’iberico si concederà la chance di rimpinguare il suo palmares, fermo all’affermazione all’ATP di Kitzbuhel più di due anni fa. Chi proverà ad impedirglielo sarà appunto il tennista ceco, autore di un percorso straordinario in terra fiamminga che ha regolato il proprio impegno superando comodamente Marcus Giron, con il risultato che recita
R.Bautista Agut b. H.Gaston 6-3 6-4
E’ la settimana dei vecchietti terribili. Se sulla sponda Stoccolma c’è un redivivo Stan Wawrinka in versione amarcord, in terra fiamminga c’è spazio anche per gli ultimi fuochi di un altro veterano del circuito. Roberto Bautista Agut centra la finale dell’ATP Anversa, sbarazzandosi in maniera autoritaria di un Hugo Gaston troppo discontinuo. L’atteggiamento del francese non è stato impeccabile, un gioco a luci alterne che non basta per accecare chi fa proprio della costanza di rendimento il suo pane quotidiano. Il classe 2000 va subito in difficoltà sui propri turni di battuta ed è costretto subito ad annullare due palle break. Il pressing dello spagnolo continua, ma stavolta si unisce anche ad una concretezza spietata che vale il break piazzato nel quarto gioco. Break confermato, è 4-1 per l’iberico. Non ci sarà l’ombra di una palla break per il transalpino, così come per tutta la partita. L’ex numero 9 del ranking firma un comodo 6-3 e scrive 1-0.
Urge un cambio di passo per Hugo, ma il secondo set inizia con sviluppi analoghi al primo. Non bastano le tre occasioni annullate nel gioco di apertura, è sempre nel secondo turno di battuta dell’avversario che il valenciano piazza nuovamente la zampata. Anche stavolta è solo un break a fare la differenza nel 6-4 messo a referto, ma la sensazione è che la superiorità palesata potesse avere nel risultato contorni più pesanti per Gaston.
[5]J.Lehecka b. M.Giron 6-3 4-6 6-2
Negli scontri diretti Lehecka e Giron sono fermi sul 2-1. Il quarto confronto inizia con alcuni game interlocutori, fino a quando il ceco non mette le marce pesanti e strappa la battuta all’americano nel quarto gioco volando sul quarto gioco che, con game confermato, gli permette agevolmente di volare sul 4-1 con la strada spianata. Lo statunitense è ancora in difficoltà quando è costretto ad annullare due palle break per non capitolare ancora una volta, ma è una resistenza vana perché dopo appena 38 minuti, il servizio vincente del numero 33 del ranking chiude sul 6-3 il primo round.
Giron va al servizio in apertura di secondo parziale, si scuote portando a casa un ottimo game condito da un meraviglioso passante di dritto in corsa con cui prova anche a chiamare a raccolta il pubblico. Un sostegno che lo spinge a procacciarsi due palle break, facilitato anche da un passaggio a vuoto di Jiri. Il ceco fa in tempo a riassestarsi perché inanella 4 punti di fila, di cui uno con una strepitosa volèe con piroetta, riuscendo ad evitare pericoli peggiori. Lo statunitense non sfrutta un’occasione break anche due game più tardi, ma è sul 4-5 che deve capitolare di fronte a uno splendido recupero di diritto di Giron seguito da un altro attacco lungolinea vincente. Un set pari.
Nel parziale decisivo è però Lehecka che parte con il piede giusto, stratta subito il servizio all’avversario grazie a una risposta di rovescio molto aggressiva e allunga poi sul 4-1 pesante continuando il forcing sulla seconda e costringendo Giron a sbagliare. Dopo 1 ora e 56 minuti Jiri Lehecka chiude il match raggiungendo la terza finale ATP in carriera, la seconda nella stagione dopo quella vinta in gennaio ad Adelaide contro Draper, e soprattutto dopo l’infortunio alla schiena che gli ha impedito di giocare la semifinale del Mutua Madrid Open e l’ha tenuto fuori da tutti gli appuntamenti dell’estate scorsa, Olimpiadi comprese