dal nostro inviato a Vienna
T. Machac b. [3] G. Dimitrov 6-7(5) 6-4 6-3
Brutto cliente oggi per Dimitrov che si trova a dover affrontare uno dei giocatori più in forma del circuito in questo ultimo scorcio di stagione. Fatale per Grigor il momento di defaillance a fine secondo set che ha regalato il set a Machac. Nel terzo il ceco ne ha di più e prevale.
Primo set – Fra alti e bassi prevale Dimitrov
Primo game, si parte con Dimitrov al servizio. Come ieri contro Zhang la partenza del bulgaro è un po’ da registrare. In particolare una facile (per Grigor) volee di dritto in avanzamento spedita fuori lascia perplessi. Machac ha così l’opportunità di cominciare subito con il piede giusto e si procura un break point, cancellato però da Dimitrov con il servizio. Il bulgaro riesce così a superare il momento difficile e a mettersi in ritmo. Dim 1-0 Mac.
Si arriva così al quinto game per tornare a vedere qualche situazione scabrosa, con Dimitrov al servizio. Prima un paio di errori non forzati di Grigor socchiudono la porta, per ingolosire Thomas. Dimitrov poi completa la frittata con un altro errore non forzato per regalare il break a Machac. BREAK MACHAC. Dim 2-3 Mac.
Non sembra un Dimitrov in gran giornata, ma Machac ha il demerito grave di non affondare il colpo nel momento di difficoltà e lo rimette inopinatamente in carreggiata regalando l’immediato controbreak con due doppi falli nel successivo game di servizio. BREAK DIMITROV. Dim 3-3 Mac.
Si arriva così sul 6-5 Dimitrov, con il bulgaro che prova a farsi vedere in risposta, ma il ceco non lascia strada. Il tie break è la logica conclusione di questo primo parziale nel quale nessuno dei due è riuscito ad essere impeccabile.
Si comincia con Dimitrov al servizio e Machac subito aggressivo in risposta. Il ceco risponde e prende la rete, ma il passante velenoso in slice di Dimitrov manda fuori giri Machac. Dim 1-0 Mac.
Nei successivi turni di servizio Machac non trova la prima ma è bravo a manovrare. Sulla diagonale di dritto Grigor non riesce a trovare il bandolo della matassa ed è invece Thomas a chiudere bene a rete con una stop volley. Stavolta il passante in slice viene addomesticato alla perfezione dal ceco. Dim 1-2 Mac.
I successivi punti filano via abbastanza lisci fino al 4-3 Machac. Qua Dimitrov va a servire e assistiamo al punto del match che vi invitiamo a vedere sotto, le immagini valgono più di ogni commento. Dim 3-5 Mac
Il bulgaro però non molla e dopo uno scambio interminabile è Machac il primo a sbagliare: Dimitrov avrebbe avuto la possibilità di entrare con il lungolinea di rovescio ma il tennista di Hoskovo non se la sente e prosegue nello scambio. Buon per lui che alla fine è Machac a fallire il lungolinea di dritto che avrebbe potuto mandarlo a set point. Viceversa, l’errore innervoisce Machac che poi si consegna con un doppio fallo. SET POINT DIMITROV. Dim 6-5 Mac.
Si tratta del momento decisivo del primo parziale, in quanto poi Dimitrov chiude agevolmente con un vincente di dritto.
Secondo set – Suicidio Dimitrov nel finale
Parziale che inzia con il ceco al servizio; Thomas potrebbe aver accusato il colpo dopo un primo parziale sostanzialmente buttato alle ortiche, ma il ragazzo boemo è bravo a resettare e ricomincia a macinare il suo tennis fatto di accelerazioni e pressione. Dal canto suo Dimitrov sembra prendere sempre più confidenza trovando con regolarità la via della rete nei suoi turni di servizio, minimizzando il dispendio energetico e regalando alcuni tocchi di alta scuola, come una volee dorsale nell’ottavo gioco degna di Panatta.
Da un punto di vista tattico però il match è abbastanza bloccato. Nei turni di servizio di Dimitrov il bulgaro è consistente e riesce ad accorciare gli scambi a suo piacimento nei propri turni di servizio liberando il dritto e chiudendo a rete
Dall’altro lato però nei turni di servizio di Machac, Grigor proprio non riesce ad essere costante. Il rovescio in top oggi è un costante mal di testa, tanti errori in manovra sulla diagonale e quasi mai soluzioni lungolinea. Machac ovviamente ne è facilitato, sapendo che non deve preoccuparsi più di tanto di coprire quel colpo.
Bisogna insomma aspettare il decimo game per vedere qualche brivido. Serivizo Dimitrov e il ceco comincia bene con un gran dritto in corsa che lascia fermo il bulgaro. Grigor poi ontinua negli errori di rovescio, sia in top che slice e concede addirittura 3 set point consecutivi a Machac. Sui primi due il bulgaro pizzica le righe con due vincenti, ma al momento di raddrizzare la baracca crolla definitivamente e con un sanguinosissimo doppio fallo concede il secondo parziale a Machac. SET MACHAC. Dim 4-6 Mac.
Terzo set – Tennis champagne, la spunta Machac
La botta sembra quantomeno svegliare un po’ Dimitrov che nel primo game del terzo set cerca di essere più propositivo. Il bulgaro però è anche sfortunato, in quanto un paio di dritti in recupero si spengono sul nastro e una volee non impossibile gli sfugge di mano. La buona notizia è che ricominciamo a vedere dei rovesci lungolinea uscire dalla pro staff del bulgaro. Non se ne vedevano da un po’ e se ne sentiva la mancanza.
Peccato però che nel game successivo Machac salga di livello e si proponga in maniera decisa in risposta. Due break point per Machac. Sulla prima opportunità Grigor cancella da par suo, ma sulla seconda il ceco impatta splendidamente di rovescio una prima a uscire tirata a oltre 200 Km/h dal bulgaro: palla che atterra sulle stringhe di Grigor che stava ancora riorganizzando l’uscita dal servizio che può solo rimandarla di là, per la facile chiusura di Machac. BREAK MACHAC. Dim 0-2 Mac.
FInalmente la partita sale di tono, Dimitrov non ci sta e comincia a rispondere aggressivo. Palla per l’immediato controbreak, ma Machac si affida a San Servizio stavolta, che ne ascolta le preghiere.
Ma il game è ancora lungo e adesso Dimitrov alterna bene le soluzione slice a quelle di rovescio in top. Se poi ci aggiungiamo alcune soluzioni Grigoresche come la stop volley dalla terra di nessuno, capite bene come adesso la Stadthalle sia the place to be.
Nuova palla break allora per Dimitrov, che ha sulle corde una palla comoda per chiudere ma affossa il rovescio in rete. Il bulgaro si dispera ma alla fine è bravissimo ad agganciare le bordate di Machac e guadagnarsi un meritatissimo controbreak. BREAK DIMITROV. Dim 1-2 Mac.
Si arriva così al settimo gioco con Dimitrov che prova a bussare alla porta di Machac, ma il ceco con il rovescio oggi è in vena: come assorbe certe soluzioni velenose nella terra di nessuno di Dimitrov è veramente da applausi. Mac 4-3 Dim
Tatticamente la partita adesso è in equilibrio ma per motivi opposti rispetto ai primi due parziali. Da un lato Dimitrov ha trovato il giusto ritmo per alternare slice e topspin di rovescio; in particolare la variazione slice di lungolinea a sorprendere Machac è utilissima a girare l’inerzia dello scambio. Machac dal canto suo tiene molto bene in difesa e riesce ad allungare gli scambi. Per Dimitrov adesso diventa più complicato ottenere punti veloci e poco dispendiosi come nel secondo parziale sul proprio servizio.
Ottavo game allora in cui Dimitrov deve fronteggiare un nuova palla break, ma si salva da campione con uno scambio chiuso di fioretto. Adesso però Machac riesce a far male soprattuto col rovescio e alla fine finisce per prendere DImitrov per sfinimento. Nuova palla break per il ceco e servizio che adesso riesce a trovare le misure sugli slice di Dimitrov e lascia partire dei traccianti di rovescio lungolinea micidiali. BREAK MACHAC. Dim 3-5 Mac.
Machac va così a servire per il match. Il ceco vola 40-0, ma quasi rischia di farsi risucchiare. 40-0 e primi due match point annullati dal bulgaro, ma sulla terza chance, il bulgaro, pur riuscendo a far partire lo scambio, commette un errore non forzato che lo condanna. MATCH MACHAC. Dim 3-6 Mac.
Adesso per Machac ci sarà nei quarti Jack Draper, contro cui aveva perso agli US OPEN, ma forse domani potrebbe essere un’altra storia.
K. Kachanov b. B. Nakashima 1-6 6-3 6-4 (Christian Attanasio)
Dopo il ritiro di Flavio Cobolli, si è giocata un’altra sfida che riguarda l’Italia anche se non direttamente. Infatti la sfida tra Karen Khachanov e Brandon Nakashima mette in palio il match contro Matteo Berrettini per aggiudicarsi un posto in semifinale contro Jakub Mensik o Alex De Minaur.
Primo set – Nakash…ow! Parte molto male Khachanov
Se il buongiorno si vede dal mattino, allora è facilmente preventivatile una sconfitta nel primo set per Karen Khachanov. Dopo aver tenuto il servizio senza affanno, Nakashima strappa il primo break della partita mettendo alle strette il russo con scambi molto precisi e potenti. Il numero 24 al mondo ha un chance di riprendersi il servizio perduto, ma la difesa di Nakashima si rivela efficace tanto quanto l’attacco: breakpoint salvato e secondo break di fila per lo statunitensi. Infatti nel quarto gioco, Brandon fa subito capire le sue intenzioni portando Khachanov sullo 0-30. Quando però Khachanov rimette tutto in carreggiata, lo stesso classe 1996 si fa scappare nuovamente la partita di mano regalando la seconda palla break a Nakashima che non se lo fa ripetere due volte andando sul 4-0.
Sorvolando sul quinto e sesto gioco, dove ognuno fa il suo confermando il servizio (per Karen è la prima volta), andiamo ad analizzare il settimo game. È risaputo storicamente che spesso il servizio per chiudere il set o la partita è sempre il più difficile. Così è stato per Nakashima che per ben tre volte, due consecutive, concede importantissimi break point a Khachanov. Il russo anziché approfittarne per rientrare quantomeno in partita, getta tutto alle ortiche e Nakashima ringrazia convertendo il primo set point.
Secondo set – Khachanov rialza la china: più concentrazione e 1-1
Il russo, che era partito con i favori del pronostico seppur non in maniera netta, è consapevole di essere all’ultima spiaggia quantomeno per provare a giocarsela al terzo e decisivo set. La cosa più importante per il russo era quella di gestire alla perfezione i propri turni di battuta, situazione che nel set precedente aveva letteralmente regalato a Nakashima. Lo statunitense cala i ritmi, forte del vantaggio ottenuto nel 6-1 di qualche minuto prima. Dall’altra parte c’è però un tennista esperto che sa punire e al sesto set arrivano addirittura tre palle break consecutive. Una circostanza molto simile all’ultimo game del primo set quando Karen vanificò proprio tre palle break. Stavolta, dopo averne cestinate due, Khachanov mantiene la calma e va in vantaggio per 4-2. Quando a conquistare i break sono giocatori del calibro di Khachanov allora diventa difficile riprendersi il proprio servizio e infatti Nakashima seppur provandoci in maniera particolare al settimo game non riesce in alcun modo.
Ma cos’è cambiato maggiormente? Innanzitutto la percentuale di punti vinti con la prima di servizio di Khachanov che passa da 6 su 10 a 17 su 21, un balzo in avanti del quasi 30%. Raddoppiano addirittura per il russo i colpi vincenti passando da 7 a 14. È vero che ci sono stati anche più momenti per incrementare questi numeri, ma proprio questo ha fatto la differenza.
Terzo set – Khachanov, la rimonta è servita!
Il terzo set inizia con due servizi a zero che significano una cosa molto importante a livello mentale: i due tennisti sono concentrati. Naturalmente arriverà (tra l’altro ben presto) la svolta, ma entrambi sono scesi in campo con le idee chiare sul da farsi. Come detto, basta poco per spezzare l’equilibrio e ad approfittarne è Khachanov. Il russo si porta con due “15” di vantaggio sull’avversario, Nakashima annulla due breakpoint ma Karen oggi ci ha insegnato che la terza è quella giusta: break, 2-1 e servizio a favore. Quando avviene un break nel terzo set o lo si controbatte immediatamente o diventa una montagna da scalare immensa dato che la fatica si fa sentire, l’inerzia diventa protagonista e naturalmente il risultato vien da sé. L’incontro prosegue con grandi difficoltà per Nakashima che rimane in partita, ma consapevole che per riottenere il servizio perduto ha bisogno di un miracolo. Khachanov però non ha mai servito così bene e probabilmente ciò che è mancato nel primo set l’ha ritrovato nel terzo. Meglio tardi che mai, soprattuto nel tennis. Il ruolino di marcia prosegue e con l’undicesimo game consecutivo mantenendo il servizio chiude la partita 6-4. Ora per Khachanov arriva Berrettini, avversario con cui il russo ha giocato cinque volte perdendone quattro. Appuntamento dunque a domani!