(a cura di Niccolò Moretti)
Diego Schwartzman, argentino, 32 anni, un passato da top-10 ormai alle spalle e un ritiro imminente (febbraio 2025).
Ha disputato la semifinale al Roland-Garros 2020 e con il suo metro e settanta di altezza è stato uno degli interpreti più singolari del nostro sport.
Ormai non ha più molto da chiedere agonisticamente al tennis e si sta godendo gli ultimi mesi nel circuito aspettando di salutare i propri fan per un’ultima volta all’Open di Buenos Aires il prossimo febbraio e togliendosi qualche sassolino dalle scarpe.
Intervistato dagli ex tennisti statunitensi John Isner (best ranking 8) e Steve Johnson (best ranking 21) nel podcast “Nothing Major” il tennista argentino, che si è sempre distinto per la amabilità mostrata in campo e fuori, ha espresso alcune peperite considerazioni riguardanti alcuni suoi colleghi:
“I tennisti francesi sono sempre stati scortesi; voglio dire, ci incontriamo ogni settimana e nemmeno salutano? Ma dai, un po’ di rispetto. Non che volessi essere loro amico ma ci incontravamo sempre in spogliatoio, sarebbe stato cortese salutare”
E poi, interrogato sul rapporto con i colleghi americani:
“C’era anche uno statunitense che si comportava così, non vi dirò chi. Ma se volete un indizio posso dirvi che sta facendo bene e che l’ho battuto due volte”.
Spulciando l’elenco dei migliori tennisti americani che hanno affrontato Schwartzman l’unico ad aver perso due volte dall’argentino risulta essere Frances Tiafoe.
Ha inoltre parlato dell’azzurro Musetti, annoverandolo tra i tennisti che ha sconfitto con più facilità.