Paolini boom: quarta al mondo, eguagliata la Schiavone (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
La stagione delle meraviglie di Jasmine Paolini non poteva che concludersi con la miglior classifica della carriera. L’azzurra, da ieri numero 4 al mondo, ha eguagliato Francesca Schiavone per miglior ranking mai raggiunto da una tennista italiana. Francesca aveva raggiunto il numero 4 della classifica Wta nel 2011, qualche mese dopo la vittoria del Roland Garros. Jasmine ha superato anche Sara Errani, numero 5 nel maggio 2013, e Flavia Permetta, al numero 7 nel settembre 2015, dopo aver conquistato lo Us Open in finale contro Roberta Vinci, anivata al n.7 a maggio del 2016.
Due finali Slam, a Parigi e Wimbledon, e una vittoria 1000 a Dubai hanno dato invece la spinta alla corsa della toscana. Dal numero 30 al mondo del novembre scorso, è entrata in top 10 a giugno, numero 7 dopo il Roland Garros. Ha migliorato di due posizioni dopo Wimbledon e, infine, ha toccato il quarto posto proprio ieri. Paolini ha dovuto saltare il torneo di Ningbo per un problema da sovraccarico al piede sinistro ed è ferma da due settimane, ma è pronta a ripartire. La 28enne azzurra, cresciuta moltissimo grazie a Renzo Furlan che l’ha fatta progredire sia dal punto di vista tecnico che atletico, si appresta a giocare le Wta Finals di Riad, al via sabato. Jasmine è partita ieri in direzione Arabia Saudita insieme a Sara Errani, con cui si è qualificata in doppio e ha vinto uno storico oro
olimpico a Parigi 2024 […]. Un sodalizio che ha giovato a entrambe, con la romagnola che per Paolini è diventata molto più che una compagna di doppio. Grazie all’esperienza di Errani, la giocatrice toscana ha ampliato il bagaglio tecnico a rete ed è cresciuta tatticamente […].
I primi segni di questa crescita si erano visti già alla fine dello scorso anno, quando Paolini aveva trascinato la squadra fino alla finale di Billie Jean King Cup a Siviglia. Le azzurre di Tathiana Garbin avevano dovuto arrendersi al Canada, ma quest’anno potranno ritentare la corsa per il titolo a squadre con una carta in più, il doppio con Sara Errani. Paolini è pronta a fare anche gli straordinari.
Paolini record: è la n°4 (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)
L’Italia del tennis fa festa ancora in questo indimenticabile 2024, stavolta tocca a Jasmine Paolini che, in attesa di disputare le WTA Finals sia in singolare che in doppio (in coppia con Sara Errani), forte delle due finali Slam stagionali (Roland Garros e Wimbledon) e del primo trofeo “1000” (Dubai), sale al numero 4 del mondo in singolare eguagliando il miglior piazzamento di sempre di un’azzurra nella classifica WTA, quella di Francesca Schiavone che ci riuscì il 31 gennaio 2011.
Intanto, nell’ultimo “1000” dell’anno, a Parigi-Bercy, l’Italia al maschile schiera gli 8 giocatori fra i top 80 della classifica. Anche se perde ancor prima del via Flavio Cobolli, con la spalla malandata, e al primo ostacolo, comunque da pronostico sulla veloce superficie indoor, Luciano Darderi cede per 6-3 6-4 al temibile Griekspoor così come il veterano Fabio Fognini si arrende per 7-5 7-5 al talento indisciplinato di Alex Bublik che non vinceva una partita da settembre […]. Oggi toccherà a Musetti (contro il temibile attaccante Struff), Arnaldi (con Rune, campione locale 2 anni fa) e Berrettini (contro il picchiatore Popyrin) ma tutti i riflettori saranno puntati su Giovanni Mpetshi Perricard, il 21enne pivot di 2.03 di casa dal servizio-bomba che ha appena vinto il titolo a Basilea ed è però sfavorito contro il 17 ATP, Frances Tiafoe. Di papà ex calciatore di origini congolesi e mamma ex cestista, Giovanni, numero 206 del mondo alla fine dell’anno scorso, è salito oggi alla clasific-record di 31, avvicinandosi all’ex gemello dei tornei juniores, il 20enne Arthur Fils, 20. Perricard è spinto soprattutto dal poderoso servizio, con la prima che viaggia anche a 240 all’ora e la seconda anche a 213, tanto che in Svizzera ha messo giù 109 ace in 5 match. E’ un’arma paralizzante che ha sempre avuto, ma che è diventato sempre più solido tanto che la settimana scorsa non l’ha mai perso, aggiungendosi una più accorta gestione degli scambi da fondo – appena 9 errori gratuiti contro Shelton – con un ottimo rovescio a una mano, anche slice.
Le carte in più di Volandri (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Due anni dopo Bologna, la Selección albiceleste sogna la rivincita contro gli azzurri. Alcuni protagonisti saranno gli stessi della sfida vinta 2-1 dall’Italia, ma con alcune novità lampanti: Jannik Sinner è ora il numero 1, e l’Italia è tornata a vincere la Coppa Davis dopo 47 anni. Sulle panchine ancora Filippo Volandri e Guillermo Coria, 1-1 nei precedenti da giocatori, questa volta per giocarsi un posto in semifinale e non un semplice match di fase a gruppi.
Se l’Italia potrebbe schierare addirittura due o tre squadre, come ha dichiarato lo stesso Coria, l’Argentina ha opzioni più limitate. Il numero 1 argentino, Sebastian Baez (n. 26 Atp), sta faticando, specialmente sul cemento indoor. Ecco perché è probabile che, come già successo, il primo singolarista sia Francisco Cerundolo (n. 29). A lui in caso l’onore di affrontare Sinner, rivale che ha sconfitto lo scorso anno a Roma. Per il secondo singolare, Tomas Martin Etcheverry (n.40).
Per quanto riguarda il nostro secondo singolare, potrebbe profilarsi un ballottaggio tra Musetti e Berrettini (qualora fosse convocato), con Cobolli in posizione più defilata (ancora problemi alla spalla) lobiettivo albiceleste sarebbe arrivare al doppio in situazione di parità, per giocarsi tutto su Andrés Molteni e Maxirno Gonzalez, capaci di battere Vavassori e Bolelli per 6-4 6-4 a Shanghai. Il nostro doppio è forte, ma l’opzione Sinner si è dimostrata più che valida nel trionfo dei 2023. Al momento, solo Jannik e Musetti sono davvero sicuri del biglietto aereo per la Spagna. Per gli altri tre posti, resta da capire se Vavassori e Bolelli saranno confermati, lasciando spazio solo a un ulteriore singolarista o a sorprese dell’ultimo minuto.