Meticoloso, zelante ed estremamente attento ai dettagli. Non potrebbe dirsi altrimenti di Simone Vagnozzi, coach del numero uno azzurro, Jannik Sinner, plasmato e modellato dall’allenatore marchigiano a partire dal febbraio 2022, quando l’altoatesino decise di porre fine alla collaborazione con Riccardo Piatti.
Un biennio stratosferico, arricchito da innumerevoli successi, culminato in un 2024 stellare, nel quale Jannik ha messo in bacheca due Grand Slam, raggiungendo persino il primo posto del ranking mondiale, dal quale non sembra volersi scollare così facilmente. In una recente intervista rilasciata al Corriere Adriatico, Vagnozzi si è espresso sugli obiettivi della prossima annata, mettendo al primo posto la conquista del Major più prestigioso: “accanto a Sinner vincere Wimbledon sarebbe la consacrazione. Un fascino e una tradizione che non si respirano altrove. Voglio sognare ancora“.
La conquista di Church Road non è il solo obiettivo prefissato dal coach marchigiano, che va oltre i limiti dell’immaginazione, desideroso di portare la Coppa Davis in casa propria, a San Benedetto del Tronto, dove lì, pare che Simone riesca realmente a trovare il suo piccolo angolo di paradiso, mettendo in off le sue delicate mansioni lavorative: “quando siamo fuori dedichiamo ogni minuto al nostro obiettivo, anche quelli apparentemente liberi. Riesco a staccare la spina davvero solamente a casa mia, nelle Marche, dove posso godermi il divano e i giovani dell’Academy di San Benedetto”.
Nonostante il carattere mite e la pacatezza di Jannik, non sempre tutto è rose e fiori come sembra, e le divergenze, tra il numero uno del mondo e il proprio coach, sono dietro l’angolo: “sono molto esigente – sottolinea Vagnozzi – ma Jannik lo è altrettanto con sé stesso. Capita anche di litigare spesso, soprattutto sul campo. Il confronto è alla base di tutto. È un punto di forza”. Chissà, se nel 2025, l’altoatesino riuscirà a spodestare l’egemonia di Carlitos Alcaraz in quel di Wimbledon, tanto desiderato dal proprio allenatore, certo del fatto che Jannik e Carlos domineranno incontrastati il futuro del tennis: “sono i più forti, si sono divisi gli Slam. In questo momento sono come Cristiano Ronaldo e Messi nel calcio. Sarà la sfida infinita a meno che non esploderà qualcun
altro”