(a cura di Francesco MaconI)
Dopo aver vinto contro Holger Rune in semifinale a Parigi-Bercy, Sascha Zverev ha riflettuto, avendo superato Carlos Alcaraz nel ranking ATP al numero 2 del mondo, su cosa gli manca per raggiungere la posizione numero 1 e vincere un torneo dello slam. Per Sascha il percorso è ancora lungo e la chiave sta nel migliorarsi sempre, andando ad allenarsi anche dopo aver vinto una semifinale a livello 1000. L’infortunio al Roland Garros 2022 ha sicuramente penalizzato Sascha, che ora deve recuperare il terreno perso contro i suoi due nuovi rivali.
D: Congratulazioni per la vittoria. Solo per curiosità: dopo il match vai sempre ad allenarti. Non sei abbastanza stanco?
ALEXANDER ZVEREV: “No, non si tratta di quello (sorride). Ho risposto già ieri. Per me si tratta di migliorare alcuni aspetti. Penso che, sai, Jannik e Carlos in questo momento facciano alcune cose meglio di me. Voglio migliorare. Non voglio migliorare per domani o per oggi, o per le partite che ho giocato qui. Voglio migliorare in generale anche per l’anno prossimo. È per questo che prendo questa settimana come una grande opportunità per allenarmi e voglio migliorare il mio gioco per l’anno prossimo.”
D: Sascha, quando dici che Jannik e Carlos fanno alcune cose meglio di te, quali sono quelle su cui senti di dover lavorare e che ti preoccupano di più?
ALEXANDER ZVEREV: “Preoccupazione non è la parola giusta, ma sento che loro sono molto aggressivi. Penso che il tennis stia andando in quella direzione. Quando hanno una palla facile, quando sono in una posizione di attacco, il 90% delle volte il punto è concluso, sia che si tratti di un vincente o di un errore non forzato. Colpiscono la palla così forte, sono così aggressivi. In quell’aspetto credo di poter migliorare, ed è su questo che sto cercando di lavorare.”
D: Non ti troverai ad affrontare nessuno dei due in tempi brevi nel circuito. Ti preoccupa il fatto che forse ti stai mettendo troppa pressione con questo allenamento intenso?
ALEXANDER ZVEREV: “No. Penso che nel tennis si debba sempre migliorare. Se ti fermi, andrai indietro perché anche gli altri giocatori stanno migliorando. Jannik è migliorato molto quest’anno. Anche Carlos ha migliorato alcune cose. Penso che Novak, negli ultimi 15-20 anni, sia migliorato ogni singolo anno. Se gli chiedessi se è un giocatore migliore quest’anno rispetto al 2023, o anche rispetto a dieci anni fa, quando era più giovane, credo che risponderebbe di sì. Questo perché tutti cercano di migliorare. Se non migliori, resti fermo. Io voglio raggiungere i miei obiettivi più grandi, e per questo so che devo migliorare, perché finora non è stato abbastanza.”
D: È difficile fare paragoni, ma come valuteresti il tuo livello attuale rispetto a quello che avevi prima dell’infortunio di due anni fa? Questa è la versione migliore di Sascha Zverev? Sei sorpreso di essere tornato al top così in fretta?
ALEXANDER ZVEREV: “Beh, lo spero. Spero sia la versione migliore. Penso che nel 2021 ci fosse un cambiamento in corso, perché, sai, i grandi titoli, soprattutto alla fine dell’anno, erano condivisi tra Novak, Daniil e me. Novak ha vinto Wimbledon, Daniil lo US Open, io le Olimpiadi e le ATP Finals. C’era un periodo in cui sembrava che ci fosse un cambiamento, e poi nel 2022 sentivo di essere sulla buona strada al Roland Garros, speravo di poter realizzare il mio sogno di vincerlo. Ero numero 2 al mondo, molto vicino a diventare numero 1. Andava in quella direzione, e poi ci sono stati due anni di stop a quel percorso. Sono due anni in cui non sono stato competitivo per gli Slam, non competitivo per il numero 1. Quindi sono felice di essere di nuovo a questo livello, perché non c’era alcuna garanzia che ci sarei tornato. Mi dà grande soddisfazione essere di nuovo qui, ma, ancora una volta, voglio migliorare e andare ancora più in alto.”
D: Si parla molto di migliorare e aggiungere cose al tuo gioco. In termini di percentuale, quanto pensi di poter ancora migliorare? E ti poni ancora degli obiettivi su base annuale?
ALEXANDER ZVEREV: “Per me, il mio obiettivo principale ora è migliorare negli aspetti in cui penso di essere meno bravo rispetto agli altri. Questo è il mio obiettivo fino agli Australian Open. Sì, sono in finale qui, sono estremamente felice per questo e per come sto giocando, ma questo non è il mio obiettivo principale. Certo, essere in una finale di un Masters 1000 è una grande cosa per me e per qualsiasi giocatore. È un privilegio trovarsi in queste situazioni. Ma io e il mio team, il mio staff tecnico e il mio preparatore fisico, abbiamo fissato l’obiettivo di migliorare per la prossima stagione. Questa è la nostra visione. E questo, per me, è l’unico obiettivo che ho al momento.”